File not found
Campanella

La Corea del Nord ha detto di aver soccorso più di 5mila persone isolate a causa di grandi inondazioni - Il Post

Parigi 2024, la salute degli atleti è a rischio: i medici contro le gare nella Senna – Il TempoLa protesta silenziosa dei lavoratori indiani a Cremona - Il PostDa sorpresa a certezza, la nuova dimensione di Jasmine Paolini

post image

Secondo la Corea del Sud, il dittatore nordcoreano Kim Jong Un sarebbe a corto di farmaci per curare problemi legati all'obesità - Il PostPaolo VI a Manila dà inizio al suo ultimo pellegrinaggio internazionale,Guglielmo il più lungo, che fra il 26 novembre e il 5 dicembre 1970 lo avrebbe visto recarsi nelle Filippine, nelle Isole Samoa, in Australia, Indonesia e Hong Kong - foto R. Siciliani COMMENTA E CONDIVIDI Un viaggio alle frontiere e al cuore della missione, opera «sempre necessaria e urgente». Per rinnovare e rilanciare l’annuncio di Gesù Cristo nel quale ogni persona, popolo, cultura, «realizza la sua pienezza». È lo storico pellegrinaggio di Paolo VI in Asia Orientale e Oceania. L’ultimo – e il più lungo – dei suoi viaggi internazionali, che fra il 26 novembre e il 5 dicembre 1970 lo portò nelle Filippine (dove subì un attentato senza gravi conseguenze), nelle Isole Samoa, in Australia, in Indonesia e a Hong Kong, con scali a Teheran e Dacca nell’andata e nello Sri Lanka al ritorno.Un viaggio che ha ancora molto da dire alla Chiesa e al mondo d’oggi. E che rievochiamo con don Angelo Maffeis, teologo, presidente dell’Istituto Paolo VI di Concesio (Brescia), nel giorno in cui si fa memoria del dies natalis del santo pontefice bresciano (morto il 6 agosto 1978, solennità della Trasfigurazione, a Castel Gandolfo) e a meno di un mese dal viaggio che dal 2 al 13 settembre prossimi vedrà papa Francesco toccare l’Indonesia (il Paese più popoloso al mondo a maggioranza islamica), Papua Nuova Guinea, Timor-Leste e Singapore.Paolo VI fu il primo Papa a viaggiare per il mondo. «E le mete dei suoi nove viaggi internazionali – scelte tracciando una compiuta geografia simbolica e spirituale – si possono disporre intorno a due assi – riflette don Maffeis –. Il primo è quello che da Gerusalemme raggiunge New York, la sede delle Nazioni Unite. Andando a Gerusalemme, alla Chiesa riunita in Concilio il Papa dice: torniamo all’origine del messaggio di Gesù e riscopriamo la missione che Gesù ha affidato alla Chiesa. E andando all’Onu, dice: io, pellegrino che viene da lontano, sono portatore di un messaggio, quello del Vangelo, che ha attraversato i secoli ed è rivolto a tutta l’umanità».L’altro asse, riprende don Maffeis, «si dispiega nella scelta delle mete che portano papa Montini a toccare tutti i continenti: è la scoperta della Chiesa nella sua pluriformità, è l’incontro con la Chiesa nei concreti contesti culturali e sociali in cui vive. In America Latina c’è la sfida della povertà, di un cambiamento sociale al quale la Chiesa è chiamata a collaborare per aiutare le popolazioni a vincere la miseria e l’ingiustizia. In Africa c’è il tema della cultura, di un cristianesimo che sappia farsi davvero africano, e degli africani chiamati a essere missionari di loro stessi. Il viaggio in Asia rilancia la sfida della dimensione universale della missione, dell’inculturazione della fede, del confronto con mondi caratterizzati da tradizioni, esperienze religiose e convinzioni morali che non sembrano aprirsi facilmente al cristianesimo, interrogando in profondità la missione della Chiesa, le sue radici, il suo stile».Il pellegrinaggio in Asia del 1970, che toccò realtà profondamente diverse fra loro, dischiude una molteplicità di temi e nodi: dal dialogo con l’islam, il buddismo e l’induismo, al confronto con società avviate verso la secolarizzazione (come quella australiana) al rapporto con la Cina. «Ma al centro di quel viaggio, al cuore della sua attualità, c’è il tema della missione», scandisce don Maffeis, che cita e rilancia le parole di Paolo VI a Manila. Quelle dette nella Messa al Quezon Circle domenica 29 novembre davanti a più d’un milione di fedeli: «Gesù Cristo! Ricordate: questo è il nostro perenne annuncio, è la voce che noi facciamo risuonare per tutta la terra e per tutta la fila dei secoli». E quelle dell’allocuzione ai vescovi dell’Asia, il giorno precedente: «l’uomo dell’Asia può essere cattolico e rimanere pienamente asiatico... Nessuno meglio di un asiatico può parlare a un asiatico. Nessuno meglio di lui dovrebbe saper attingere dai tesori delle vostre culture tanto ricche gli elementi per edificare in Asia una Chiesa una e cattolica, fondata sugli Apostoli e pur tuttavia diversa nelle sue forme di vita». E fu un appello a farsi tutti carico dell’«opera missionaria», «sempre necessaria e urgente», quello lanciato il 30 novembre da Samoa – periferia geografica della missione, com’era periferia sociale ed esistenziale la baraccopoli di Tondo, visitata il 29 novembre a Manila, la capitale delle Filippine, uno dei pochissimi Paesi asiatici a maggioranza cristiana.Altro gesto emblematico? L’ordinazione di Louis Vangeke, primo vescovo nativo della Papua Nuova Guinea, avvenuta il 3 dicembre a Sydney. Altre parole eloquenti? Quelle pronunciate davanti a centomila fedeli a Giacarta, nel cuore di quell’Indonesia che è Paese a maggioranza musulmana ma anche dall’antico e accentuato pluralismo etnico e religioso: «Noi crediamo con tutta la forza del Nostro spirito che esiste nell’umanità un bisogno supremo, primario, insostituibile, che non può essere soddisfatto se non in Gesù Cristo».Manila: l'abbraccio della folla a Paolo VI nella capitale delle Filippine, prima tappa del pellegrinaggio in Asia Orientale e Oceania - foto R. Siciliani«Per papa Francesco l’Evangelii nuntiandi è il documento più importante di Paolo VI – ricorda don Maffeis –. Ecco: torna il tema dell’evangelizzazione, dell’annuncio, della missione. Un magistero che non si esprime solo nei documenti, ma anche nei gesti, nell’incontro con le persone. Come accade con i viaggi, grazie ai quali Paolo VI innova per sempre l’esercizio del ministero petrino. Il Papa non si limita più a convocare la Chiesa a Roma, ma si fa incontro alla Chiesa e all’umanità là dove essa vive. Si fa missionario. Tocca le periferie geografiche ed esistenziali. Lo muove la fedeltà al compito di essere testimone della verità cristiana, anche a costo di entrare in conflitto con le attese e gli orientamenti dell’opinione pubblica. Ma, insieme, in Montini c’è sempre il desiderio dell’incontro con le persone, i popoli, le culture, il loro modo di cercare la verità su Dio e sul mondo – conclude il presidente dell’Istituto Paolo VI –. È l’orizzonte del dialogo a cerchi concentrici – con l’umanità, con le altre religioni, con le altre Chiese, dentro la stessa Chiesa cattolica – di cui Paolo VI scrive nella sua prima enciclica, l’Ecclesiam Suam, pubblicata sessant’anni fa il 6 agosto 1964. Ecco: possiamo rileggere i viaggi di papa Montini come traduzione concreta di quell’enciclica inaugurale».

Roma brucia: paura e lacrime per il parco che non c'è più. Residenti evacuati – Il TempoIl parlamento tedesco avrà meno deputati - Il Post

Le prime pagine di oggi - Il Post

Pd, Ermini lascia la direzione e Gasparri tira una bordata alla sinistra: “Vergogna assoluta” – Il TempoCosa sta succedendo dentro DAZN - Il Post

Meteo fino a Ferragosto: temperature choc, ecco dove. Le previsioni – Il TempoS'incendia una pellicola, nella calca decine di morti a Vera Cruz

Prezzi benzina, nuova discesa delle medie. Ma c'è anche un segnale “deciso” – Il Tempo

Beta Gta 6 falsa è usata per diffondere malware | Wired ItaliaLa Corte Suprema statunitense ha eliminato il diritto all'aborto a livello nazionale - Il Post

Ryan Reynold
Russia, un giornalista americano è stato condannato a 16 anni di carcere per spionaggio | Wired ItaliaOpenAI perde altri pezzi: anno sabbatico per Brockman e Schulman si unisce ad Anthropic - AI newsPd, Ermini lascia la direzione nazionale e non molla Spinelli. Dem in tilt – Il Tempo

trading a breve termine

  1. avatarOlimpiadi 2024, un drone canadese ha spiato l'allenamento della squadra di calcio femminile neozelandese | Wired ItaliaCampanella

    Pixel 9 Pro Fold è stato autospoilerato da Google | Wired ItaliaLa Spinelli Massagno affidata a Salvatore CabibboJosé Mourinho e Croci-Torti: le carezze prima della battagliaElon Musk vs Mark Zuckerberg, rilanciata la sfida sul ring | Wired Italia

      1. avatarTower of God è tornata con la seconda stagione e… un Bam tutto nuovo | Wired ItaliaBlackRock

        Il terzo giorno di Olimpiadi, raccontato con le foto - Il Post

  2. avatarHomePod con display avrà a bordo Apple Intelligence | Wired Italiatrading a breve termine

    Biden, come si decide chi gli succede per le presidenziali 2024? | Wired ItaliaLa Nazionale di hockey può giocare con lo stemmaDeadpool & Wolverine ha lo smalto dei tempi migliori della Marvel nel film più nostalgico | Wired ItaliaLa stampante 3D per bambini, ecco Kidoodle Minibox A1 | Wired Italia

  3. avatarL'intelligenza artificiale è in cima alle preoccupazioni del Garante della privacy | Wired ItaliaGuglielmo

    Migranti, l'allarme di Cisint (Lega): a Venezia non vogliono integrarsi – Il TempoMeteoGiuliacci, la svolta sul caldo a Ferragosto? La previsione che rovina le vacanze – Il TempoL'emoji della pistola torna su X | Wired ItaliaIn alcune parti della Francia il traffico internet ha subìto rallentamenti per il danneggiamento dei cavi della fibra ottica - Il Post

    VOL

Le carceri italiane sono in piena emergenza. E nessuno sta facendo qualcosa per intervenire | Wired Italia

Utile compreso fra i 50 e i 60 miliardi per la BNSNicolò Isotta, un talento ticinese in Italia: «Che emozione a Bologna contro la Fortitudo»*