File not found
Capo Analista di BlackRock

Asilo per cani chiuso dai carabinieri del NAS perché irregolare

Allerta meteo arancione lunedì 3 aprile in Calabria e in Sicilia, sette Regioni in allerta giallaRegno Unito: 4 ragazzini lanciano un carrello della spesa su un anziano sulle scale mobiliVasto incendio in un capannone in provincia di Perugia

post image

Il 18 marzo è la giornata per le vittime del CovidIn Italia compiuti i 70 anni di età tutti gli edifici pubblici sono vincolati e quindi trattati come Palazzo Farnese o il Castello Sforzesco di Milano. Ma tutto questo rallenta e blocca la riqualificazione energetica e la messa in sicurezza Chi l’avrebbe mai detto che un giorno quegli edifici in costruzione che si vedevano sullo sfondo dei film che hanno raccontato la ricostruzione del paese nel secondo dopoguerra sarebbero diventati un bene culturale,ETF oggetto di attenzione e tutela come Palazzo Ducale a Venezia o il Castello Sforzesco di Milano. Quei palazzoni di edilizia popolare, quelle scuole e chiese spesso ancora non completate dei film di Monicelli, Antonioni, Visconti, avendo compiuto 70 anni di età, rientrano automaticamente tra gli edifici oggetto di specifica autorizzazione da parte delle Soprintendenze del ministero dei Beni Culturali. Di questa norma, va detto poco conosciuta, si ride tra gli addetti ai lavori facendo la conta di quanti edifici presto saranno ricompresi – di cui tanti davvero anonimi, costruiti di fretta e inadeguati –, ma dove anche il cambio degli infissi deve avere una specifica autorizzazione, come se fossero le vetrate della loggia di Palazzo Farnese a Roma disegnata da Michelangelo. Purtroppo, c’è poco da scherzare. Perché queste regole, nate con intenti condivisibili, oggi appaiono incomprensibili visto che andranno progressivamente a interessare larga parte del patrimonio edilizio pubblico italiano. Proprio quando il nostro paese avrebbe bisogno di mettere in sicurezza scuole e ospedali, trasformarli per ridurre i consumi energetici e installare fonti rinnovabili, gli interventi sono rallentati o rinviati per questa norma che scatta per una ragione di età e non di riconosciuto valore del bene. La conseguenza è che negli interventi finanziati con il Pnrr gli edifici costruiti prima del 1952 sono stati scartati a priori dai comuni, pena l’incertezza sui tempi degli interventi. E oggi quando si pensa all’installazione di pannelli solari fotovoltaici per realizzare comunità energetiche si cerca di evitare in ogni modo questi tetti per non incorrere in un parere della soprintendenza, discrezionale, che potrebbe anche fermare l’intervento. DatiAddio al Belpaese? La percezione dell’Italia diventa più negativaEnzo Risso Tutto va tutelato? Ci sono voluti quaranta anni per accettare la definitiva storicizzazione di quella parte di storia dell’architettura italiana costruita sotto il regime fascista, ossia tra il 1922 e il 1943. Oggi nessuno mette in discussione che l’urbanistica e l’architettura del ventennio meriti attenzione, studio, tutela ma non per un fatto di età quanto per una qualità architettonica e identità urbanistica che ha segnato i tessuti di larga parte delle città italiane. La differenza con il secondo dopoguerra è nel salto di scala avvenuto nella crescita delle città italiane e nel numero di edifici realizzati, non solo di quelli privati ma anche e soprattutto di quelli pubblici. Oggi in Italia si contano oltre cinquantamila scuole, 17mila edifici per uffici della pubblica amministrazione, 11mila tra ospedali e strutture sanitarie, lasciando da parte le case di edilizia residenziale pubblica e le caserme. Larga parte di questo patrimonio è stato costruito tra gli anni Cinquanta e Settanta, e dunque sta entrando automaticamente in questo regime di tutela. Se vogliamo tenere assieme gli obiettivi europei di decarbonizzazione dei consumi energetici e quelli di tutela abbiamo bisogno di guardare dentro questo patrimonio e valutare cosa valga la pena conservare, cosa debba essere riqualificato, cosa invece demolito e ricostruito. Perché ci sono complessi di edifici di grande qualità come quelli costruiti nell’ambito del Piano Fanfani di edilizia sociale a Matera e Firenze, a Roma e Milano disegnati da architetti come Quaroni, Ridolfi, Gardella. Ma anche tante scuole costruite di fretta durante periodi in cui mancavano le aule, in cui si era costretti a organizzare classi serali, e che oggi sono del tutto inadeguate, fredde d’inverno e calde d’estate, in zone a rischio sismico. Cosa fare di questo patrimonio non è una scelta banale, certamente è un problema che riguarda anche gli altri paesi europei che hanno vissuto situazioni simili, ma noi siamo l'unico paese che ha il problema di un vincolo culturale che può rallentare o fermare del tutto gli interventi di riqualificazione. CommentiL’illusione del panopticon. L’ossessione per il controllo che ci rende vulnerabiligabriele segre La direttiva sulle case green Di questa vicenda bisognerà certamente occuparsi in un paese dove tutti sono d’accordo sul fatto che nei prossimi anni la riqualificazione edilizia sarà centrale negli investimenti e imprescindibile per il rilancio economico, sociale e turistico. Per ora nessuno ne parla, in parlamento non si conoscono provvedimenti che propongono una soluzione al problema mentre la lancetta del tempo scorre inesorabile e centinaia di edifici ogni anno si ritrovano nell’elenco di quelli dove nulla si tocca senza che la Soprintendenza abbia prima dato un esplicito via libera. Come uscirne? Di sicuro evitando scorciatoie per cui tutto è automaticamente oggetto di tutela, come ora, o eliminando tout court ogni vincolo. Per tranquillizzare rispetto a possibili scempi, da tempo i piani regolatori delle città tutelano i tessuti urbani dove si trovano queste scuole e palazzi che oramai sono considerati parte dell’identità urbana. Perché allora non fare come per gli edifici privati, e quindi da ora in avanti assegnare alle soprintendenze di individuare gli edifici pubblici meritevoli di tutela e semplificando le procedure per quelli da ripensare profondamente? Aprire questo confronto potrebbe essere l’occasione per affrontare queste sfide in un modo diverso rispetto a quanto non abbia fatto in questi mesi il governo per contrastare la Direttiva europea che punta a riqualificare e decarbonizzare il patrimonio edilizio. Tra l’altro, il compromesso trovato tra Commissione europea, parlamento e Consiglio lascia proprio ai paesi di definire un piano per la riqualificazione che tenga conto dei differenti caratteri degli edifici. Dunque nessuna scusa, nessuna imposizione da Bruxelles. Ora sta ai ministri Salvini, Pichetto Fratin e Sangiuliano individuare quali interventi si vogliono accelerare e dove invece aspettare, per trovare le più opportune soluzioni architettoniche, coinvolgendo comuni e università. Potrebbe essere un modo per guardare oltre il Pnrr aprendo un confronto sulla rigenerazione e rilancio delle città italiane che si aspetta da tempo. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediEdoardo Zanchini

Legnago. Muore a 36 anni in un incidente stradaleNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 503

Napoli, professoressa aggredita dalla madre di un'allieva: "Mi ha colpita con furia"

Nave Diciotti è arrivata a Reggio Calabria: a bordo ci sono 589 migrantiGropello, autista di bus aggredito: denunciata una coppia

Incidente mortale nel salernitano: morta 35enne80enne ha viaggiato in autostrada senza pagare per due anni

Il killer voleva dimostrare che l'arma sparava: ecco come è morto Maimone

Santina Renda scomparsa 33 anni fa, l'angoscia e la lotta dei suoi cariOrrore senza fine, recuperata anche la vittima numero 91 della strage di Cutro

Ryan Reynold
Trovato un cadavere vicino a Villa Adriana, identificatoNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 496Camion va fuori strada e finisce sotto il ponte dell'Intagliata

BlackRock Italia

  1. avatarAlessandro Leon Asoli confessa l’omicidio del patrigno, confermati i 30 annitrading a breve termine

    Morte Papa Ratzinger: per l'eredità spuntano 5 cuginiPontina Vecchia: moto a fuoco, morto 25enneSconosciuto vince 2 milioni di euro con il Gratta e vinci e non ringrazia il barTruffe online attraverso i social: 8 arresti

    1. Oggi l'estremo salute a Petronilla De Santis, la 45enne uccisa dal marito con 40 coltellate

      1. avatarVercelli, scontro tra quattro vetture, nell'impatto sono morte due personeBlackRock Italia

        Si è spenta a 33 anni Nicoletta Saracco: era la testimonial della lotta contro il tumore al seno

  2. avatar87enne rimane incastrata nelle porte del bus: muore 8 giorni dopo l'amputazione della gambatrading a breve termine

    Rapallo, 12enne cade dalla finestra a scuola, il professore l’aveva rimproverata e lei si è buttata giùTragedia in montagna, muore a Cuneo il medico Eleonora CaireBelluno, trovato un assegno smarrito da oltre 64mila euroConfermata la condanna per il killer della 15enne Chiara Gualzetti

  3. avatarIncidente a Medicina, mamma travolta da un'auto mentre camminava al centro della carreggiataVOL

    Rapallo, 12enne cade dalla finestra a scuola, il professore l’aveva rimproverata e lei si è buttata giùNave Diciotti è arrivata a Reggio Calabria: a bordo ci sono 589 migrantiMendicante vince al Gratta e Vinci, e dona parte dei soldi alla CaritasLa scelta di Giuliana Russotto, la manager che si trasferisce da Milano alla Calabria

Incidente stradale sulla A22, morta una donna di 50 anni originaria di Bologna

Nina e la maturità negata, intervengono tre scuole: "Diplomati da noi"Farina di grillo: gli esperti mettono in guardia sul rischio allergie*