Parto gemellare raro: le gemelle condividono sacco amniotico e placentaNon si regge in piedi per il troppo alcol: portata in ospedale, porta scompiglio nel pronto soccorsoL’ex calciatore sopravvissuto al crollo del Ponte Morandi: “Impossibile dimenticare”
Allerta meteo e rischio tornado per l’Italia per il 7 agostoIl testo riforma la concessione dei benefici carcerari ai detenuti ostativi: la proposta prevede che possano ottenerli anche senza collaborazione giudiziaria ma a specifiche condizioni e con la valutazione caso per caso del tribunale di sorveglianza. Anche FdI ha votato il mandato al relatore,VOL il grillino Perantoni: «Accolte molte nostre proposte» Il 28 febbraio arriva in aula alla Camera la proposta di riforma del carcere ostativo, alla luce dell’ordinanza della Corte costituzionale che aveva dichiarato parzialmente illegittima la norma che prevede la concessione dei benefici solo i cosiddetti collaboratori di giustizia nel caso di reati ostativi. Il relatore del testo è il presidente della commissione Giustizia, il grillino Mario Perantoni, e il testo finale è stato votato da tutti, compresa l’opposizione di Fratelli d’Italia. Cosa prevede Attualmente, l’accesso ai benefici penitenziari per i condannati per reati ostativi (in particolare mafia e terrorismo), di cui all'articolo 4-bis della legge sull'ordinamento penitenziario, prevede l’automatismo per cui il beneficio carcerario si ottiene solo se si collabora con la giustizia. ll nuovo testo ora prevede che i benefici carcerari, che oggi sono il lavoro all’esterno, i permessi premio e le misure alternative alla detenzione, possano essere concessi ai detenuti e agli internati – anche in assenza di collaborazione – qualora abbiano dimostrato «l'adempimento delle obbligazioni civili e degli obblighi di riparazione pecuniaria conseguenti alla condanna o l'assoluta impossibilità di tale adempimento», «elementi specifici, diversi e ulteriori rispetto alla regolare condotta carceraria, alla partecipazione del detenuto al percorso rieducativo» e l’esclusione «dell'attualità di collegamenti con la criminalità organizzata, terroristica o eversiva e con il contesto nel quale il reato è stato commesso, nonché il pericolo di ripristino di tali collegamenti, anche indiretti o tramite terzi, tenuto conto delle circostanze personali e ambientali, delle ragioni eventualmente dedotte a sostegno della mancata collaborazione, della revisione critica della condotta criminosa e di ogni altra informazione disponibile». In sostanza, il detenuto deve dimostrare che, anche senza aver collaborato con la giustizia, ha imboccato un percorso riabilitativo e le condizioni concrete in cui il percorso si sta svolgendo. Saranno tenute in considerazione la condotta carceraria, il percorso del detenuto al percorso rieducativo ma anche tutti gli aspetti che portino a escludere attuali collegamenti con la criminalità. A decidere sarà il Tribunale di sorveglianza in funzione collegiale che dovrà valutare la recisione definitiva dei collegamenti con la criminalità, con il parere del pubblico ministero e del procuratore antimafia e l’acquisizione di informazioni presso il carcere. Per accedere alla liberazione condizionale, invece, vengono aumentati i limiti minimi di pena da scontare: due terzi della pena temporanea e 30 anni per gli ergastolani. La posizione di Fratelli d’Italia Anche Fratelli d’Italia ha votato il mandato al relatore. E la capogruppo in commissione, Carolina Varchi, ha spiegato che «le modifiche apportate al testo base, accogliendo anche alcune nostre proposte come la competenza del Tribunale in composizione collegiale, lo hanno migliorato rendendolo sostenibile e per questo abbiamo votato favorevolmente il mandato al relatore». La proposta di Fratelli d’Italia era più stringente. Per questo Varchi ha precisato: «Come ogni compromesso non ci soddisfa pienamente, ma riteniamo che lo spirito della nostra proposta sia stato recepito e condiviso da tutti». © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.
Prato, muore a 31 anni due giorni dopo le dimissioni dall'ospedaleMaltempo, richiesto lo stato di emergenza in alcuni comuni: molti condomini sono rimasti isolati
Parto gemellare raro: le gemelle condividono sacco amniotico e placenta
Incidente sul lavoro nel Catanese: operaio 60enne muore folgoratoNon è esatto: ecco perché l’Oms vuole cambiare nome al vaiolo delle scimmie
Caro-gas, imprenditore pubblica su Fb una bolletta da un milione di euroMeteo, weekend del 20-21 agosto 2022 con l'Anticiclone delle Azzorre
Mario Fiorentini morto a 103 anni, addio all’ex partigiano che partecipò all’attentato di via RasellaNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 809
Chiara D'Itria, si continua a cercare la 15enne. poco prima di sparire aveva parlato con la madreMorto Shozo Tanaka, sopravvissuto alla bomba atomica di Hiroshima a 9 anniRagazzo di 16 anni colpito da un fulmine durante un temporaleSmartwatch per allenarsi: il miglior modello 2022
Gratta e Vinci da 300mila euro a Fabriano: il fortunato pensa di averne vinti 300
Hiroshima, 77esimo anniversario della strage che cambiò il mondo
Violento maltempo travolge l'Alto Adige: fango e detriti sulle case. Strade chiuseLiliana Resinovich, la perizia della procura di Trieste: “Si è suicidata”Omicidio Willy Monteiro, il suocero di Gabriele Bianchi: “È un bullo, siamo tutti vittime”Vincono 500mila euro alle slot, colpo di scena dopo dieci anni: "Devono restituirli"
Milano, un uomo armato in auto minaccia un giovane: "C***o guardi, ti sparo"Malore fatale in casa a 53 anni, addio a Fausto RossiIncidente a Potenza, scontro frontale tra due auto: un giovane di 22 anni è mortoInps blocca la pensione a ex insegnante: per riaverla deve dimostrare di essere viva