File not found
criptovalute

Coronavirus, postivipata a giugno la scadenza del bollo auto

Concorsi pubblici 2020: i bandi in programmaIncentivi auto elettriche 2020: novità e agevolazioniTutti i bonus che entrano in vigore dal 1 luglio

post image

Il nuovo sistema degli imprenditori per realizzare un progettoRacconti d'estateDa Lugano a Urbino per riscoprire il blu «rinascimentale»Dopo una vita in Ticino Alessandra Ubaldi è tornata nella sua città per aprire un atelier di accessori di moda realizzati con tecniche antiche: «Da 100 chili di foglia si estraggono solo pochi grammi,Campanella ma l'effetto è davvero magico» - VIDEOMattia Sacchi15.07.2024 15:00Una storia che parte da lontano. Non per la distanza geografica, da Lugano a Urbino, quanto per le sue origini. Dal 1200 nel Ducato di Urbino si è coltivata intensivamente la pianta dell’Isatis tinctoria, meglio conosciuta con il termine guado. Una pianta della famiglia delle brassicacee, ai tempi l’unica utile per tingere i tessuti di blu, attraverso un procedimento estremamente laborioso. Così complesso, tanto che da 100 chili di foglia è possibile ricavare solo 100 grammi di pigmento, da diventare un vero e proprio status symbol per la nobiltà e l’aristocrazia. A raccontare l’uso e la preziosità di questo colore nell’abbigliamento sono i dipinti e i ritratti dei pittori dell’epoca che illustravano personaggi nobili e figure religiose che indossavano abiti, manti e accessori blu guado. E anche la figura del principe azzurro trae origine da quel particolare periodo storico. L’embargo imposto dagli inglesiChe però, intorno al 1600, subisce una vera e propria rivoluzione con l’importazione dalle Indie Orientali dell’indaco, più conveniente per resa e costi: la coltivazione del guado cessa così bruscamente. All’apparenza definitivamente, tranne per una breve parentesi dove la Francia napoleonica ha dovuto far fronte all’embargo imposto dagli inglesi sui commerci con le Indie, anche per la scoperta nel 1856 da parte di Henry William Perkin del primo colore sintetico.Ma, appunto, solo all’apparenza. A inizio anni ’90, grazie alle ricerche dello studioso Delio Bischi, vengono riscoperte le tecniche di coltivazione del guado e la sua lavorazione nelle macine di Montefeltro e dell’alta valle del Metauro. Studi che ispirano Alessandra Ubaldi la quale, dopo una vita passata con la sua famiglia a Lugano, nel 2016 torna nella sua città natale e apre Guardo Urbino, una bottega dove realizza accessori di alta sartoria utilizzando le tecniche tradizionali.«Una terra che mi ha dato tanto»«Molti dicono che sono l’ultima a portare avanti questa tradizione - racconta Ubaldi, diplomata all’Accademia di Belle Arti e specializzata in grafica pubblicitaria e pittura -. In realtà penso di essere la prima a reintrodurre tecniche che, per oltre 400 anni, sono state abbandonate». Lasciare il Ticino per avviare un’attività così particolare non è però affatto scontato. «Ho lasciato una terra che mi ha dato tanto e a cui sono ancora molto legata, tanto che mia figlia vive ancora lì. Ma, in una fase della mia vita nella quale posso fare bilanci, ho sentito la necessità di riconnettermi alla città, la stessa che ha dato i natali a Raffaello Sanzio e Federico Barocci, dove sono cresciuta e dove ho respirato arte e creatività in ogni suo angolo, nei quali la luce di Piero della Francesca è ancora presente. Grazie a queste lavorazioni non creo soltanto accessori unici, ma ho la possibilità di creare connessioni a temi a me cari come territorio, colore, storia del costume e agricoltura».Tecniche antiche e lunghe lavorazioniAl di là del lato romantico e ideologico dietro all’apertura di questo laboratorio, c’è però da considerare quello tecnico della realizzazione dei prodotti. «Abbiamo dovuto attualizzare alcuni passaggi per motivi pratici, anche perché quelle originali prevedevano l’utilizzo di urina… Estrarre il pigmento rimane comunque un lavoro estremamente complesso, dove centinaia di chili di foglie servono a ottenere solo pochi grammi di materiale utile per tingere i capi. Dopo l’estrazione dei pigmenti procediamo al tinto in capo. Sono lavorazioni lunghe e impegnative, ma la magia che si percepisce appena si ammira un tessuto lavorato con queste tecniche giustificano appieno questi sforzi».Sforzi apprezzati da tanti turisti, che regolarmente entrano a curiosare nella bottega del centro di Urbino. «La cosa che mi ha reso più felice in questi 8 anni è vedere persone da ogni parte del mondo che si appassionano alla storia e alla riscoperta di questo tipo di artigianato. Spesso sorprese dal fatto che, secoli fa, le piante non erano utilizzate esclusivamente per mangiare e curare ma erano essenziali nella creazione dei capi più alla moda nell’epoca».Rimanere legata alla a Svizzera Molti dei visitatori che vanno a trovare Ubaldi «sono ticinesi ed è sempre bello parlare con loro, magari - spiega l’imprenditrice - scoprendo che abbiamo contatti e amici in comune: in fondo il guado non solo mi ha riconnesso con la mia terra natia ma, grazie a questa mia avventura, mi permette di rimanere legata anche a quella che per tanti anni mi ha ospitata e alla quale sarò per sempre grata».In questo articolo: La Domenica

Imposta di bollo sul conto corrente: cos'è e come si calcolaSito Inps non aggiornato: il bonus baby sitter scala a giugno

E-grocery, Supermercato24 diventa Everli

Decreto Rilancio, ci sarà il bonus fino a 500 euro per le vacanzeAffitti brevi, ritirato l'emendamento al Milleproroghe

Coronavirus: le misure economiche contenute nel decreto Cura ItaliaCassa integrazione di aprile: 772 milioni di ore durante il Covid

Coronavirus, a chi spetta il bonus di 100 euro

Affiliate Expo, terza edizione rinviata al 19 marzo 2020Pagamenti in contanti, dal 1° luglio il limite scende a 2mila euro

Ryan Reynold
Bonus professionisti casse private: no contributi a fondo perdutoBonus ristrutturazioni al 110% valido anche per le seconde caseOcchiali con lenti autoregolabili: dove ordinare

ETF

  1. avatarOutdoor design di lusso, chiusura di bilancio record per GIBUSEconomista Italiano

    Coronavirus, ManpowerGroup ricerca operatori sanitariBollo auto e Canone Rai: niente abolizione nel 2020Coronavirus, partite Iva: in arrivo misure dal governoBonus condizionatori 2020: Dl Rilancio al 110%, come funziona?

    1. Coronavirus, cosa fare se hai perso il lavoro per la pandemia?

      1. avatarPagamenti in contanti, dal 1° luglio il limite scende a 2mila eurotrading a breve termine

        Brand Festival 2020: ad aprile il via alla quarta edizione

        VOL
  2. avatarCoronavirus, pagamento pensioni aprile 2020 negli uffici postaliProfessore Campanella

    Bonus bebè 2020: domanda, importo e a chi spettaDl Rilancio, Bonus colf e badanti: chi ne ha diritto?Coronavirus fase 2: pagamenti e scadenze, le nuove dateCoronavirus, sospensione mutuo Banca Monte dei Paschi di Siena

  3. avatarBozza Pnr, meno tasse e nessun condono: i pilastri della riformaEconomista Italiano

    Pagamenti in contanti, dal 1° luglio il limite scende a 2mila euroVivere da croupier, un mestiere dalle grandi opportunità di lavoroCES di Las Vegas 2020: data, programma e cosa aspettarsiFisco, obbligatoria la conservazione della fattura cartacea

Coronavirus: scoperto rivestimento per superfici che lo annienta

Coronavirus, cosa fare se hai perso il lavoro per la pandemia?Fase 2, allarme per il rincaro dei voli aerei*