File not found
Guglielmo

Letta e Bonaccini lodano Meloni: “È capace”. Orlando e Schlein insorgono: “Qualcosa non va”

I piccoli donatori sono stufi, Trump e Biden corrono dai magnatiEmilio Fede dopo l'assoluzione di Berlusconi: "Anche io vincitore morale"Sul caro benzina gli italiani “bocciano” Giorgia Meloni: non sta facendo abbastanza 

post image

Usa: nessun coinvolgimento ucraino nella strage a Mosca. Un missile russo ha violato lo spazio aereo polaccoDopo un anno il campione spagnolo è tornato in campo,criptovalute ma ha fermato la sua corsa ai quarti a Brisbane. Non è abbastanza per esprimere un giudizio risolutivo su quale versione di sé stesso potrà tentare di rovinare la caccia ai grandi titoli al resto della truppa «Poteva essere un disastro», ha sibilato con un ghigno il quasi geronte Rafa Nadal, tirando su il sopracciglio nella sua espressione protetta da diritto d’autore. È passato un anno, lui non pare invecchiato, l’abbronzatura è ancora quella Manacor-style e, soprattutto, disastro non è stato. Poteva, sì: in effetti, il suo rientro in campo dopo più di 300 giorni di latitanza, sulla quale è calato un lungo silenzio di attesa e di incertezza per la gravità dell’infortunio al muscolo psoas, e concorrente il tic-tac delle lancette (lo spagnolo è nato nel 1986, ha due anni in più del Lazzaro Federer del 2017), si sarebbe ben potuto risolvere in un patatrac. Un dolente Rafa terminò, e solo per puro spirito sportivo di rispetto per torneo e avversario, l’ultimo match del 2023 a stagione appena partita, all’Open d’Australia, da campione in carica, contro un avversario di quelli che solitamente manda ai matti tra spinta e rotazioni, Mackenzie McDonald. Tempo dilatato Era il 18 di gennaio dello scorso anno, e le cose si mettevano male per il fenomeno spagnolo. Il suo anno appena trascorso è stato un tempo dilatato e inconcludente. Nelle ultime cronache, si legge che il periodo di sosta forzata è stato «tra i peggiori della mia vita», e c’è da crederci, se si pensa alla quantità di tempo e di pensieri che l’imperatore della terra battuta ha dedicato, fin da ragazzino, al suo amore più grande. Ci sono stati mesi in cui era impensabile anche solo una strategia o un piano di lavoro, perché più di qualche minuto in campo o in palestra il suo corpo rammendato e cicatrizzato non permetteva di sostenere. Un tempo nel quale abbiamo assistito alla ennesima conferma della tirannia senza età di Novak Djokovic, capace di allungare in maniera definitiva sulla concorrenza di Federer e dello spagnolo con altri primati: 24 Slam, 40 tornei Master 1000, otto stagioni chiuse al numero uno, 400 settimane in vetta al ranking. Ma anche alla consacrazione di Carlos Alcaraz, a segno nello Slam storicamente più indigesto agli spagnoli, Wimbledon, e di Jannik Sinner, il tennista più in forma di fine 2023, in altre parole il campione che l’Italia aspettava da sempre. Anche in assenza del toro di Manacor, da cui più volte è uscito il concetto che «lo sport è più grande dei suoi campioni», il tennis è andato avanti, sebbene senza clamorosi rivolgimenti: ha accolto energie fresche, come quelle imbizzarrite di Holger Rune nei top dieci; e ha dato il benvenuto a nuovi potenziali attori protagonisti, come lo statunitense Ben Shelton e il francese Arthur Fils, un marcantonio nato quando Nadal già sculacciava grandi campioni sulla terra rossa (2004) e scelto proprio da Rafa per rifinire la preparazione invernale nella filiale della sua accademia in Kuwait, a dicembre. La ripresa È che riprendere daccapo, alla sua età, somiglia a uno di quei progetti in cui gli scienziati stanno col naso in su a seguire la traiettoria del razzo: noi i conti e il lavoro li abbiamo fatti giusti, ma ce la farà? Durerà? C’è qualcosa che non abbiamo considerato? Nel discorso di arrivederci a lungo termine, ritardato fino all’ultimo momento per tentare – fu tutto inutile – di recuperare una condizione accettabile all’ultimo Roland Garros, Nadal chiarì che non avrebbe voluto terminare una carriera da 22 Slam e valanghe di trionfi collaterali con un microfono in mano e una schiena bloccata, ma che nulla poteva garantire potesse andare diversamente. Che ci avrebbe riprovato quest’anno e, probabilmente, per l’ultima volta, prima di far compagnia a Roger nel circolo dei fenomeni ad attività cessata. Certo: il torneo 250 di Brisbane, pur col suo degnissimo elenco di frequentatori tra gli ex leader del tennis – Andy Roddick, Roger Federer, Andy Murray, Lleyton Hewitt – non è abbastanza per esprimere un giudizio risolutivo su quale versione di Rafa Nadal potrà tentare di rovinare la caccia ai grandi titoli al resto della truppa. Un paio di punti si possono, tuttavia, provare a fissare: anzitutto la sua classifica attuale (da 660 Atp è già risalito a 450, con i match vinti a Brisbane) non dice nulla sulle sue attuali capacità, se non per mere considerazioni logistiche. Lo spagnolo userà la tutela sindacale del ranking protetto, che gli permetterà di entrare nei tornei con la classifica pre infortunio, per un massimo di nove tornei da scegliersi entro l’anno. Per tutti gli altri, se vorrà, otterrà wild card a piacimento, ma il regolamento vieta di usare il ranking vecchio per compilare le teste di serie. La morale è che, già all’Open di Melbourne, nulla vieterà di assistere a un primo turno Nadal-Djokovic, o Nadal-Alcaraz, o Nadal-Sinner. E così finché Rafa non avrà riottenuto una classifica “vera” pari al suo valore. Competitivo Che sarebbe? Beh, all’appassionato distratto suonerà male, ma il Nadal visto negli ultimi anni ha limato le qualità offensive rischiando col servizio, usando il rovescio bimane poco lavorato con il topspin e aumentando le discese a rete: insomma, un gioco adatto a cemento ed erba, più che alla terra. Giocando, per di più, scarico da responsabilità, il suo cammino in questa prima parte della stagione da disputarsi su cemento e superfici sintetiche ci dice già, dal cemento blu di Brisbane, che potrebbe riservare belle sorprese. Il tennis mostrato contro Dominic Thiem – o ciò che ne rimane, dopo i troppi stop per infortunio – e l’australiano Jason Kubler, recordman di interventi al ginocchio, rivelava che Rafa non ha perso la capacità di giocare i punti sotto pressione, ciò che in allenamento non si può fare, e che i mesi di ricondizionamento fisico lo hanno portato a un grado di competitività già molto alto. Anche se poi qualche dubbio è arrivato con la sconfitta, ai quarti, contro l’australiano Jordan Thompson, numero 43 del ranking Atp. La scommessa In mancanza di altri guai muscolari, la più ragionevole delle ipotesi è che, una volta esaurito l’esordio australiano, vorrà comunque spendersi il grosso delle energie per i mesi da aprile a luglio, sempre che non decida già di virare al terreno battuto a febbraio, in Sudamerica: Monte Carlo (vinto 11 volte), Barcellona (12), Roma (10), Parigi (14), e il rientro parigino di fine luglio per i Giochi olimpici. E questo perché la strategia del cannibale è permessa, tra i vecchi, al solo Novak Djokovic, alla prova dei fatti il più longevo nell’eccellenza dei tre alieni, il più bravo anche nel settare la sua macchina prodigiosa per funzionare ai massimi giri senza soste. Se non c’è torneo cui il serbo si possa iscrivere, anche nel 2024, senza ambizione di vittoria, per Nadal il discorso seguirà un altro filo. Al di là di quanto potrà raccogliere lontano dal terreno che lo ha consacrato tra i grandi di sempre. Vistosi affiancare e sorpassare nella corsa al maggior numero di Slam da Djokovic, impresa che ha commentato con una frase non felicissima sulla sua ambizione “sana” contrapposta, evidentemente, a una meno salutare del suo maggior rivale, Rafa Nadal – che con Djokovic non ha mai fraternizzato, e l’antipatia è ampiamente ricambiata – sa di non poter piazzare scommesse su tutti i tavoli. La buona notizia è che ha dei numeri da giocare, anche se, per ora, perlopiù ignoti. Sul colore, invece, c’è da scommettere tutto sul rosso. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFederico FerreroGiornalista, 1976. Commento il tennis su Eurosport dal 2005. Ho collaborato con l'Unità e l'Espresso. Scrivo di tennis un po' dappertutto; di vite altrui sul Corriere di Torino, di storie criminali per Sette. Un saggio su Mani Pulite per ADD nel 2012, la vita di Palpacelli per Rizzoli nel 2019.

Delmastro (FdI) a rischio dimissioni: "Quelle intercettazioni su Cospito le ho passate io a Donzelli"Linea dura di Schillaci, il governo sta pensando a restrizioni sul fumo all'aperto

Russia, Putin firma il decreto per 150mila nuove leve. Arresti antiterrorismo nel Daghestan

Caro bollette, l'annuncio di Meloni: “Sulle prossime ecco la riduzione del 34,2%”Veicolo dell’Onu colpito vicino al valico di Rafah, raid sul campo profughi di Jabaliya

Usa e Regno Unito varano nuove sanzioni economiche contro l’IranQuanto costa fare il pellegrinaggio alla Mecca e in cosa consiste

Per la pace fra Russia ed Ucraina Tajani chiede aiuto alla Cina

Papa Francesco alla messa pasquale: «La guerra è una sconfitta»Meloni in Libia: in agenda migranti e Piano Mattei

Ryan Reynold
Notizie di Politica italiana - Pag. 110Un’inedita alleanza bipartisan salva lo speaker della Camera UsaSpagna, Norvegia e Irlanda riconoscono la Palestina: fronte occidentale spaccato

Guglielmo

  1. avatarChi è Letizia Moratti: tutto sulla candidata alle RegionaliBlackRock

    Ucraina, oltre 4mila persone evacuate dall’area di Kharkiv. Kiev: «Mosca attacca su tutta la linea del fronte»Regionali 2023 Lazio: chi sono i candidatiAlfredo Cospito, Nordio: "Su dichiarazioni Donzelli sta indagando la Procura"Serracchiani su Donzelli: "Sue parole di una violenza inaudita. Meloni non può fare finta di niente"

      1. avatarSanremo, Salvini: "Zelensky? Resti riservato alla musica"investimenti

        Intercettazioni, Piantedosi: "Il Governo non intende cambiare"

  2. avatarIl tour in Europa di Xi Jinping, la Cina punta sulle divisioni UeProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

    Israele moltiplica gli insediamenti illegittimi a Gerusalemme estMontaruli si dimette e parte lo scontro durissimo fra FDI e Mulè sul "caso Cav"Israele-Hamas, cosa prevede il piano di pace in tre fasi proposto dagli Usa e approvato dal Consiglio di sicurezza OnuChi è Donatella Bianchi: tutto sulla candidata alle Regionali 2023

  3. avatarCresce la fiducia al Centrodestra che sfonda il 46%: il Pd fatica a stare a gallaMACD

    Sondaggio politico Swg: Fratelli d’Italia primo partito con il 31,3%, segue il Movimento 5 Stelle«Per il papa Hamas è il male». I parenti degli ostaggi a RomaGaza, nuova missione diplomatica di Blinken. L’Anp denuncia operazione dell’Idf su RafahRegionali 2023: dove si vota

Nuova Caledonia, crisi infinita ma l’obiettivo è la convivenza

Chi è Francesco Rocca: tutto sul candidato alle Regionali 2023Netanyahu è una disgrazia, ma Israele ha diritto a esistere*