File not found
criptovalute

Il ministro Urso ha chiesto ai benzinai la revoca dello sciopero

Politici, pubblicati redditi dei deputati: chi è il più ricco della Camera?Secondo un’inchiesta giornalistica Israele spiava i membri della Corte penale internazionaleNotizie di Politica italiana - Pag. 104

post image

Mosca-Kiev, la guerra dell’energia e dei blackout. Arrestato il viceministro della Difesa russoEra davvero necessaria la legge per ricordare a noi magistrati che adoperarsi per condizionare indebitamente l'esercizio delle funzioni del Csm al fine di ottenere un ingiusto vantaggio per sè o per altri,Guglielmo integra un illecito disciplinare? Sono Serafina Cannatà, magistrato alla V valutazione e svolgo dal 2015 le funzioni di giudice penale presso il Tribunale di Firenze.  Per circa 16 anni, dal 2001, ho svolto le funzioni di pubblico ministero presso la Procura del Tribunale di Gela (CL), sede di confine che mi ha regalato una esperienza importante, dove mi sono occupata di tutte le fattispecie penalistiche e, più volte e per periodi non brevi, ho svolto le funzioni di procuratore capo. Non ho mai svolto alcuna attività associativa, né ricoperto altri incarichi. La mia candidatura Non ho mai pensato di propormi per le elezioni al Csm. Ho sempre guardato a tale contesto come un qualcosa che non mi riguardava personalmente, compiendo in questo modo un errore comune anche a tanti altri colleghi del tutto impegnati giornalmente nel proprio lavoro.  Grazie all'iniziativa di un gruppo di colleghi e colleghe che si è impegnato in un progetto di rottura con le logiche correntizie, sono stata sorteggiata, dal Comitato "Altra Proposta", per la lista Giudici, collegio n. 2 (Lazio, Toscana, Umbria e Liguria) per partecipare alla competizione. Quando mi è stata proposta la candidatura, dopo qualche esitazione iniziale ho deciso di accettare, interpretandola come un’occasione unica di confronto e un’eccellente opportunità di offrire un mio contributo nell’ affrontare i tanti problemi che affliggono la magistratura. Impossibile soffermarsi su tutte le questioni aperte, ma vorrei sottolinearne alcune. Il problema delle sedi disagiate: le spaventose carenze di organico sia giudiziario che amministrativo riguardano ormai tutti i tribunali. Ho potuto sperimentare di persona e per lungo tempo quanto sia difficile lavorare in tali condizioni di disagio, non mitigabile da benefici economici o di altro tipo. Occorre un profondo ripensamento sulla mobilità e sugli interventi da realizzare. L’attenzione ai procedimenti disciplinari relativi ai colleghi, in molti casi non adeguatamente valutati o trattati con superficialità; Il tema delle nomine di direttivi e semidirettivi, che non riguarda solo l’esigenza di massima trasparenza e obbiettività all’atto della scelta, ma anche i tempi delle decisioni, spesso inaccettabilmente lunghi, con la conseguenza che molte sedi rimangono prive di una guida per lunghi periodi;  Gli incarichi fuori ruolo, conferiti senza poterne comprendere appieno le ragioni. Occorre ridurli a quelli necessari escludendo quelli di natura fiduciaria-politica che ledono l'immagine della magistratura. Occorre poi rendere trasparenti le procedure di nomina per consentire a tutti i colleghi di parteciparvi. La valutazione di tale esperienza non deve comunque essere preferita rispetto a quelle di chi ha sempre esercitato le funzioni giurisdizionali. E' vero che il CSM si è già espresso in tal senso ma ne è mancata la concreta attuazione. Il csm percepito come controparte Al di là delle singole questioni, mi preme sottolineare, ritenendolo un sentire diffuso, come il Csm, secondo il dettato costituzionale organo di autotutela e autogoverno della magistratura, venga ormai percepito da tempo, da una buona parte di noi quasi come una "controparte" lontana e talvolta ostile.  Uno dei motivi è che, per esempio, nonostante numerosi provvedimenti del nostro organo di auto-governo siano spesso annullati in sede amministrativa a seguito di ricorsi mossi dal magistrato interessato, il Csm tende a riconfermare i propri provvedimenti con motivazioni sovrapponibili vanificando impropriamente gli effetti del ricorso e rendendo così evidente come l’azione del consiglio spesso non sia guidata dai principi di correttezza, trasparenza ed imparzialità.  Vi è poi un argomento cruciale, sempre oggetto di attenzione durante i confronti elettorali: il carico di lavoro dei magistrati. Tutti sono d'accordo che il carico di lavoro è spesso insostenibile, non paragonabile in alcun modo a quello degli altri paesi europei, dove il rapporto tra numero di giudici e pubblici ministeri e fabbisogno nelle diverse aree è ben più calibrato e adeguato. Tutti concordano che occorra porvi rimedio, ma nessuna significativa determinazione strutturale viene messa in campo, nonostante le ripetute promesse elettorali.  Il passato Per curiosità ho ripreso e riletto gli interventi di vari candidati, soprattutto esponenti delle correnti, relativi alle precedenti campagne elettorali, e mi ha sorpreso il fatto che tutti siano sempre stati d'accordo sulle esigenze di cambiamento sulle nomine a pacchetto, sui fuori ruolo indiscriminati, sui carichi di lavoro, sui procedimenti disciplinari. Tutti propongono - ed hanno proposto nel tempo - soluzioni apprezzabili e degne di contraddittorio. Si è però poi constatato che, negli anni di consiliatura trascorsi, a fronte di impegni importanti, ben poco è mutato. Piuttosto si sono perpetrati gli errori del passato in nome di pochi. E' difficile parlare di tutto. Le questioni sono veramente tante e tutte importanti, ma vorrei fare un cenno alla nuova legge c.d. Cartabia, che tanti malumori sta creando nella magistratura. E' stata additata come una pessima legge, ed in effetti non si può ritenere il miglior prodotto legislativo sul tema giustizia. Vorrei però dire, richiamando la magistratura ed in primo luogo il futuro CSM ai suoi doveri istituzionali, che forse questa legge si inserisce in un solco di decadimento tracciato da decenni. La legge ha occupato spazi lasciati vuoti o mal gestiti dall'autogoverno della Magistratura. E' un dato quest’ultimo che emerge in modo lampante considerando che è stata necessaria una legge per ricordarci che:  - i procedimenti per la copertura dei posti direttivi o di quelli semidirettivi devono essere definitivi secondo l'ordine temporale in cui i posti si sono resi vacanti;  - sarebbe necessaria l'applicazione dei principi di cui alla legge n 241 del 7/8/1990 ai procedimenti per la copertura dei posti direttivi e semidirettivi;  - la pubblicità degli atti procedimentali è imprescindibile per un corretto operare del CSM. Ed ancora:  - è stata necessaria la legge per affermare che adoperarsi per condizionare indebitamente l'esercizio delle funzioni del Csm al fine di ottenere un ingiusto vantaggio per sè o per altri, integra un illecito disciplinare. Concludo dunque con una domanda rivolta a tutti i magistrati: era veramente necessario che qualcuno ci ricordasse con una legge il comportamento da tenere? Un ultimissimo inciso, per ricordare a tutti noi che il problema delle correnti, o meglio della loro degenerazione, è concreto e reale e non semplicemente un manifesto elettorale, è il richiamo agli interventi dei vari Presidenti della Repubblica sul punto, da Sandro Pertini (1981) a Francesco Cossiga (1991), da Luigi Scalfaro (1992) a Carlo Azeglio Ciampi (2006) e Giorgio Napolitano (2009, 2012 e 2014), fino ad arrivare al Presidente Mattarella da cui sono arrivate le critiche più dure nei confronti della degenerazioni delle correnti all’indomani dello scandalo giudiziario del 2019. Appello a tutti i magistrati Spetta adesso a tutti noi magistrati il compito di rimettere ordine nelle cose e pretendere un Csm autorevole e legittimato ad interloquire con gli altri organi istituzionali per ottenere interventi legislativi che vadano nella giusta direzione e non in quella semplicemente punitiva. Ma occorre meritarli interventi di questo tipo. Vorrei infine aggiungere che, pur non potendo offrire garanzie sul fatto che su ciascuna delle innumerevoli questioni che dovranno essere affrontate nella prossima consiliatura, io possa pensarla esattamente come ciascuno di voi, posso però garantire che contribuirò all’attività di autogoverno del Csm, per sottrarlo all’arbitrarietà delle correnti, e che in tutte le decisioni, seguirò tre semplici principi: imparzialità, indipendenza e trasparenza. Perché questo seme di cambiamento possa crescere, un candidato indipendente come me ha bisogno del sostegno di tutti i magistrati interessati a questa rivoluzione. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediSerafina Cannatà

Meloni di nuovo influenzata, impegni istituzionali annullati per il resto della settimanaGaza, stallo nelle trattative tra Hamas e Israele. Occupata l’università di Napoli per gli accordi con Israele

Cabina di regia sul Pnrr: cosa ha deciso il governo Meloni

Caso Cospito, Governo: "Non si scende a patti con chi minaccia"L’affare della ricostruzione di Gaza, tra mega progetti e ostacoli

Elezioni regionali 2023, il centrodestra vince in Lazio e in Lombardia con Rocca e FontanaSondaggi politici, boom Fratelli d'Italia e Lega: Pd tenta la rimonta

Sondaggi politici, Fratelli d'Italia "sfonda il tetto" e vola al 31%

Gaza, l’Idf colpisce il nord della Striscia. Dall’inizio dell’offensiva israeliana oltre 35mila vittimePrimarie PD: possibili brogli in Campania. Il comitato Schlein: "Tesseramento gonfiato"

Ryan Reynold
Attacco ambasciate italiane: le reazioni dalla politicaNotizie di Politica italiana - Pag. 114Meloni prende carta e penna: "Ecco quanto è costato il Superbonus agli italiani"

Economista Italiano

  1. avatarCaso Cospito, Berlusconi: "L'Italia non si pieghi al ricatto di anarchici e mafiosi"Campanella

    Israele riprogramma il viaggio a Washington. Netanyahu: «Ci stiamo preparando per entrare a Rafah»Quanto costa fare il pellegrinaggio alla Mecca e in cosa consisteRuby ter, Karima: "Pentita di essere stata ad Arcore"Gaza, l’Onu chiede un’inchiesta «indipendente» sulle fosse comuni a Khan Younis. Si attende l’offensiva a Rafah

    1. Manifestare non basta. La pace richiede più sforzo del semplice pacifismo

      1. avatarIl tour in Europa di Xi Jinping, la Cina punta sulle divisioni UeBlackRock

        Meloni: "Da RepowerEu forte contributo al Piano Mattei"

  2. avatarLa visita di Giorgia Meloni in Algeria sulle orme di Draghi, e del gasBlackRock Italia

    Biden: «Basta armi se Israele invade Rafah». Netanyahu: «Avanti anche da soli»Cresce la fiducia al Centrodestra che sfonda il 46%: il Pd fatica a stare a gallaCaso Cospito: sotto scorta i sottosegretari Ostellari e DelmastroI profughi verso le macerie di Khan Younis. Israele smentisce progressi nei negoziati

    VOL
  3. avatarIran, cinque giorni di lutto per la morte del presidente Raisi. Le reazioni dei leader internazionaliVOL

    Nomine: la Lega spinge su Eni ed EnelLe bombe Usa a Israele nel giorno della strage. Biden cerca di fermare Netanyahu solo a paroleHamas: «Posizione negativa sulla proposta negoziale». La polizia ha sgomberato l’università della CaliforniaPer il ministro israeliano Chikly c’è un patto fra estrema sinistra europea e islamismo radicale

Meloni in missione in Libia, attesa per sabato la firma dell’accordo Eni-Noc

Berlusconi assolto, Meloni ora teme l'escalation del CavaliereIsraele, Gantz presenta un disegno di legge per sciogliere il parlamento*