Stop al blocco dei licenziamenti, i casi in cui ora sono possibiliNotizie di Economia in tempo reale - Pag. 106Cashback, 3mila euro di premio per chi usa la carta di credito
Fisco, prelievo mensile anche per partite Iva: l'idea di RuffiniAlcuni momenti di formazione nelle scuole e parrocchie con simulazioni di pratiche riparative - . COMMENTA E CONDIVIDI Una nuova giustizia dove vittime ed esecutori del reato si confrontano e la comunità è coinvolta. Ecco perché la restorative justice interessa Caritas Italiana. «Da anni - spiega Cinzia Neglia,BlackRock Italia referente per Caritas Italiana dell’ambito Giustizia – ci siamo interrogati sulla giustizia riparativa finché non abbiamo incontrato la professoressa Patrizia Patrizi, che è stata presidente del Forum europeo, con il suo team delle pratiche di giustizia riparativa dell’Università degli studi di Sassari, e condividendo l’approccio, che coinvolge la comunità nei percorsi di restorative justice, abbiamo nel 2019 avviato momenti di formazione con gli operatori delle Caritas diocesane. Se dopo la riforma processuale di Marta Cartabia di giustizia riparativa se ne parla in ambito penale, l’approccio del Forum europeo ci ricorda che è appropriata ed efficace nei contesti di giustizia, sicurezza, peace building, ma anche in ambito educativo, di sviluppo sociale, di sostegno familiare, per la tutela di diritti e benessere di bambine e bambini e nella vita organizzativa e comunitaria. Per la giustizia riparativa non si può prescindere dal rispetto della dignità umana, dal riconoscere i bisogni di tutte le parti, dalla partecipazione libera, volontaria e confidenziale perché le verità soggettive possano entrare in dialogo con l’obiettivo di dis-fare l’ingiustizia. Questo coincide con il nostro approccio. Abbiamo puntato inizialmente sulla conoscenza del paradigma e sulla formazione degli operatori invitando a un paio di seminari una ventina di Caritas diocesane attive sul versante giustizia. Abbiamo partecipato al primo master dell’ateneo sassarese nel 2020, nel 2022 abbiamo proposto a otto Caritas di partecipare a un progetto nazionale sperimentale, finanziato con il contributo dei fondi otto per mille, per approfondire le conoscenze scientifiche e testarle per testimoniare alle altre diocesi».Cos’è la giustizia riparativa?Si configura come pensiero e pratiche di accoglienza e cura di persone, relazioni, comunità. Tutte in sofferenza a causa del crimine o di altro illecito e con un bisogno di riparazione del danno, di ricostruzione del senso di fiducia, ricomposizione dei conflitti per risanare ferite delle persone e fratture del tessuto sociale, di prevenzione. Non “rimuove” il passato, lo utilizza per costruire un futuro migliore. Non è alternativa alla pena, è complementare.E i risultati?I progetti hanno attivato 137 percorsi con 203 incontri di sensibilizzazione, 356 di formazione, 94 interventi di giustizia riparativa. Anche in sette istituti di pena sono state proposte attività con 10 percorsi di formazione, sensibilizzazione e attività riparativa. in tutto 121 incontri che hanno coinvolto 257 persone, tra cui 159 detenuti. Altro luogo di realizzazione delle attività sono i territori diocesani. Nel complesso sono stati coinvolti più di 3mila cittadini in 154 incontri e 446 ore di attività, con la partecipazione anche di avvocati, operatori penitenziari, insegnanti, studenti, volontari. Alle attività riparative hanno partecipato anche vittime o autori di reato. Siamo stati in 46 scuole incontrando 413 insegnanti e 2.775 studenti. Il risultato più importante è stata la richiesta di interventi – formativi o di percorsi riparativi – dopo la sensibilizzazione. La sperimentazione ha confermato che tema e approccio sono appropriati per Caritas.Come procede la riforma?In modo lento. Percorsi riparativi si possono attivare in ogni momento del processo penale, il che implica la necessità di informare chi il danno lo ha commesso quanto chi l’ha subito. Ma informazione e formazione sono necessari per gli operatori del carcere e i volontari . Mancano i centri di giustizia riparativa anche se con alcuni decreti se ne sta predisponendo l’apertura. A giugno sono stati pubblicati gli elenchi dei mediatori riconoscendo anche le esperienze pregresse. Resta il dovere di diffondere la conoscenza della restorative justice.
Assegno unico per i figli, al via da luglio 2021: fino a 217 euro per figlioOperator Srl e la digitalizzazione delle microimprese: la strategia vincente
Dopo il fallimento parte la svendita dei jeans Rifle
Bonus Sud 2021, tutti i dettagli per richiederloRiforma Fisco: 730 precompilato slitta al 10 maggio
Lavoro in tempo Covid: nate nuove modalità occupazionaliAumento prezzi dell'energia, a partire da luglio il gas salirà del 12% e la l'elettricità del 21%
Taglio cartelle esattoriali: la proposta di DurigonOpenbox, partner SEO&Love 2020
Cashback, scopri come presentare il reclamo dal 15 luglio per l'annullamento delle transazioni sospetteMutui, crescono le richieste nel primo semestre del 2021L'Istat rivede al ribasso le stime sul Pil: -12,8% durante lockdownTrattenuta Brunetta e vaccino Covid: quando si applica?
Arriva la moneta d'argento da 5 euro dedicata alla Nutella
Quanto vale Villa Certosa, la casa estiva di Berlusconi?
Dpcm, prevista un'ulteriore sospensione delle cartelle esattorialiPensioni e part time: considerati per l'anzianità anche i periodi di non lavoroIn partenza l'Ecobonus auto: di seguito i modelli scontatiCashback, scopri come presentare il reclamo dal 15 luglio per l'annullamento delle transazioni sospette
Digital Innovation Days 2020, Giulio Nicoletti: "Il digital marketing sarà fondamentale"I negozi sono obbligati a fare sconti durante il Black Friday?Mutuo prima casa per i giovani con garanzia dello Stato, come funziona: tutte le agevolazioniExtra Cashback, la nuova misura economica al vaglio del Governo