1° maggio, Conte: “Blocco dei licenziamenti necessario. Riscriviamo lo Statuto dei lavoratori”

Letta: “Dote ai 18enni pagata con tassa di successione”. Il no di Draghi alla proposta del segretario PDNotizie di Politica italiana - Pag. 335La proposta di di Figliuolo: "Utilizziamo il Green Pass come in Francia"

Covid, Mattarella sulla fine della pandemia: "Siamo sulla buona strada, ma non ancora al traguardo"«Non sei un terrorista,MACD hai avuto un momento di debolezza». È il 3 dicembre 2023. Nel carcere di Verona Montorio Nicola Turetta parla al figlio Filippo Turetta e prova a dargli la forza per non lasciarsi andare. Il 23enne, che va incontro a una durissima condanna, poche settimane prima ha ucciso la fidanzata Giulia Cecchettin. Una volta arrestato confesserà tutto e racconterà di aver pensato al suicidio. È il timore che hanno anche gli psicologi che gli hanno fatto visita e che hanno chiesto di non lasciarlo in isolamento per non rischiare che possa togliersi la vita. «Hai fatto qualcosa, però non sei un mafioso, non sei uno che ammazza le persone, hai avuto un momento di debolezza. Non sei un terrorista. Devi farti forza. Non sei l'unico. Ci sono stati parecchi altri. Però ti devi laureare», sono alcune delle frasi che Nicola Turetta rivolge al figlio. La conversazione, intercettata dagli investigatori e all'interno del fascicolo processuale, è stata pubblicata dal settimanale Giallo e riportata oggi dal Corriere della Sera e da L'Arena di Verona. Si è trattato del primo incontro dei genitori con Turetta, dopo la sua cattura in Germania al termine della fuga dopo l'uccisione e l'abbandono del corpo di Giulia in un bosco in Friuli.Cosa si sono detti Filippo Turetta e suo padreNel colloquio il ragazzo avrebbe chiesto al padre se fosse stato licenziato per colpa sua. Dalle frasi di Nicola Turetta emerge un tentativo di rincuorare il figlio, più che riandare al delitto: «Ci sono altri 200 femminicidi. Poi avrai i permessi per uscire, per andare al lavoro, la libertà condizionale. Non sei stato te, non ti devi dare colpe perché tu non potevi controllarti». Poi gli chiede come si fossero comportati i magistrati con lui, e Filippo risponde «meglio di quello che mi aspettavo». Esprime infine il timore di essere lasciato dall'avvocato, Giovanni Caruso: «Magari non ce la faccio a riferirgli tutto, io non ho detto tutto».  Ultimo aggiornamento: Sabato 27 Luglio 2024, 13:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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