File not found
investimenti

Black Friday 2020: le 10 migliori offerte PC e Smartphone

After 3: quando esce e dove vederlo in streaming in italianoMSC lancia "Cliffhanger": la prima giostra sospesa a 50 metri sul mareA luglio l’inflazione risale all’1,3% - Tiscali Notizie

post image

FXORO: la recensione del Broker di trading CFDIl procuratore nazionale antimafia ha detto in audizione alla camera che al 41 bis Guglielmonon fanno trattamento penitenziario per cui che senso ha concedere loro la liberazione anticipata? Si afferma quindi che ci siano individui ristretti solo per punirli, senza che lo Stato voglia per loro alcuna speranza di recupero e di reinserimentoIl procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Giovanni Melillo, audito alla Camera dei deputati sulla proposta di legge sulla liberazione anticipata speciale tesa ad alleggerire la insopportabile situazione delle nostre carceri, nata con la collaborazione di Nessuno Tocchi Caino e depositata dall’esponente di Italia Viva Roberto Giachetti, dice: al 41 bis non fanno trattamento penitenziario per cui che senso ha concedere loro la liberazione anticipata?Grazie, dottor Melillo. Da molti anni ormai noi difensori di persone ristrette in quel regime privativo ne affermiamo con forza la assoluta e urlata incostituzionalità e la vistosa incoerenza con la convenzione Edu proprio perché si sottrae all’ imperativo costituzionale e convenzionale di ogni pena, quello di tendere alla riabilitazione della persona condannata.La sua autorevolissima ammissione ci rasserena. Avevamo proprio ragione. Si afferma placidamente che ci siano individui ristretti solo per punirli, senza che lo Stato voglia per loro alcuna speranza di recupero e di reinserimento. E questo non per un tempo breve e limitato, in coerenza al carattere emergenziale e provvisorio della misura, ma per dieci, venti, trent’anni. Per chi ha una pena temporanea per l’intera durata di essa, senza neppure un approccio alla convalescenza sociale, tornando in libertà senza essere osservati in un ambito relazionale. Per chi ha l’ergastolo anche fino alla morte.Così si può affermare senza timore che il progetto disegnato per tutti i ristretti dalla nostra Carta fondamentale non valga per loro, per quei dannati per sempre che il potere amministrativo strappa con decreto al carcere utile a tornare in società. Per loro non serve la liberazione anticipata ritenuta dalla Consulta strumento imprescindibile anche per i condannati all’ ergastolo perché parte del percorso di riabilitazione e di ricostruzione di cui all’imperativo dell’ art. 27 co. III della Costituzione. Per loro non c’è prospettiva, incontri con gli operatori, programma trattamentale. Perché dovremmo valorizzarne il cambiamento?Il dottor Melillo riconosce il dramma del sovraffollamento e l’urgenza del porvi rimedio di cui doverosamente si fa carico il parlamento. Non, però, per i detenuti di mafia e terrorismo perché ritiene che nei circuiti di alta sicurezza non ci siano problemi di spazi inadeguati o di trattamenti inumani e degradanti che comprimano la dignità dei reclusi.Un’affermazione che lascia stupefatti a fronte del dolore pulsante di tutti i circuiti detentivi mancanti delle risorse minime, umane e materiali, per rendere dignitosa la carcerazione. Basti pensare alle condizioni delle celle, alla mancanza di acqua calda, alle muffe, al gelo d’inverno e al fuoco d’estate, alla insopportabile attesa che tutti li accomuna per accedere alle cure sanitarie, ai ricoveri ospedalieri, per incontrare il personale intramurario ed ottenere la redazione delle relazioni di sintesi che accompagnano il ristretto nel corso della sua detenzione e ne descrivono il percorso, ne raccontano il cambiamento quando c’è, alle incredibili restrizioni negli affetti, alla assenza di luoghi per vivere l’intimità finalmente riconosciuta come diritto soggettivo, ai tempi di risposta ad ogni istanza di una magistratura di sorveglianza sommersa di lavoro e sempre più carente di personale.La sofferenza di alcuni fa meno rumoreLa relazione introduttiva dell’ onorevole Giachetti, d’altronde, tendeva a una misura che avesse in sé anche un carattere risarcitorio non solo per la qualità del vivere ben al di sotto delle soglie minime del decoro, ma anche per la condizioni di afflizione ulteriore che i detenuti, tutti, avevamo patito durante il regime pandemico: l’interruzione dei rapporti con i familiari, la sospensione di tutte le attività trattamentali, scuola, teatro, corsi di formazione e tanto altro. Ma c’è sofferenza e sofferenza e quella di alcuni, pare, fa meno rumore.I detenuti per reati di mafia e terrorismo, dunque, non dovrebbero godere di alcuno sconto di pena aggiuntivo. Anzi, anche per la liberazione anticipata ordinaria come oggi disciplinata bisognerebbe pensare a una legge che vieti lo scioglimento del cumulo. In parole povere che impedisca ai magistrati di sorveglianza di applicare la misura di favore alla parte di pena inflitta per reati diversi da quelli su cui si vorrebbe fare operare la preclusione. Insomma i reati di mafia e terrorismo dovrebbero infettare tutta la pena in espiazione, anche quella relativa ad altri reati, minori, perfino bagatellari, comunque non ostativi. Una previsione esplicita tesa a sovvertire un principio giurisprudenziale consolidato: quando concorrono più reati alcuni dei quali rendono meno agevole l’ accesso ai benefici penitenziari, la pena inflitta per questi ultimi si considera espiata per prima per consentire la maturazione dei termini per accedere ai permessi premio, alla semilibertà, all’ affidamento in prova ai servizi sociali, alla detenzione domiciliare, alla liberazione condizionale.Ma benefici e misure alternative al carcere, espressione della tensione progressiva di ogni pena, in un dinamismo coerente ai percorsi di evoluzione della personalità del condannato verso la restituzione alla libertà, non sembrano prioritari nella riflessione del Dott. Melillo. Per alleggerire il carico di lavoro della magistratura di sorveglianza, propone che i direttori delle carceri fin dall’ ingresso dei ristretti negli istituti, calcolino il loro fine pena con l’eventuale concessione della liberazione anticipata.Fin dall’ inizio della carcerazione, dunque, i reclusi saprebbero quale decurtazione di pena otterrebbero partecipando attivamente all’ opera di rieducazione e ne trarrebbero un incentivo ad aderire alle proposte di reinserimento. Solo in prossimità del fine pena così calcolato il magistrato di sorveglianza deciderebbe sulla concedibilità del beneficio e non dovrebbe occuparsene di semestre in semestre, man mano che gli sconti di pena vengono meritati, con un vistoso snellimento dei loro compiti e degli incombenti istruttori connessi ad ogni richiesta.Peccato però che in tal modo i ristretti non potrebbero utilizzare la decurtazione dei giorni di liberazione anticipata per raggiungere il tetto di pena espiata utile ad accedere ai permessi premio ed alle misure alternative al carcere e non vedrebbero la partecipazione all’opera di rieducazione come concretamente proiettata a raggiungere obiettivi trattamentali di progressivo reinserimento.Una visione coerente, insomma, a una deriva già ampiamente cavalcata dalle recenti riforme che sull’altare della celerità sacrifica i diritti fondamentali e che, dimentica della Costituzione, vede nel carcere l’unica pena possibile, una pena fissa e da espiare fino all’ultimo o comunque più a lungo possibile a prescindere dalla risposta del singolo al progetto di reinserimento in società.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediMaria BrucaleAvvocata del foro di Roma, componente del Direttivo di Nessuno Tocchi Caino

Crociera di lusso: scopri MSC Yacht ClubBallottaggi, i seggi rimangono aperti fino alle 15. L’affluenza è in netto calo

Padova, Giada Zanola gettata dal cavalcavia: arrestato il compagno. È il terzo femminicidio a maggio

Finanza e mercatiPerché la consulenza SEO di Fattoretto Agency è visibilità che porta risultati

Telefonata Biden e Netanyahu: nuovi schieramenti difensivi Usa per Israele - Tiscali NotizieMontagne come protesi delle città. «Moratoria nazionale al potenziamento delle aree sciabili» - Tiscali Notizie

Meta vuole prenderci i dati per addestrare la sua intelligenza artificiale. Ma c’è un modo (ben nascosto) per impedirglielo

Lavoro e concorsi | Pagina 4 di 4Maxi scambio di detenuti tra Russia e Occidente, tra questi Gershkovich e Whelan - Tiscali Notizie

Ryan Reynold
A Roma l’assemblea mondiale dei mercati contadiniZangrillo, grande attenzione per l'alluvione in Valle d'Aosta - Tiscali NotiziePitone di 3,5 metri recuperato in un campo di mais nel Torinese. I carabinieri cercano il proprietario - Tiscali Notizie

Professore Campanella

  1. avatarAlto Adige, un uomo è morto dopo che è stato colpito con un taser dai carabinieriBlackRock Italia

    Non sarà lo spray al peperoncino a rendere le strade più sicure per le donneAnas installa altri 36 sensori su ponti in Umbria, salgono a 70 le opere interessate dal progetto - Tiscali NotizieL'Oroscopo di oggi, giovedì 4 luglio: le previsioni per ogni segno zodiacaleZaia "Autonomia non è spacca Italia, lo è il referendum" - Tiscali Notizie

    1. Harris ha sentito Navalnaya dopo lo scambio di prigionieri - Tiscali Notizie

      VOL
      1. avatarLo spread tra Btp e Bund chiude in rialzo a 140 punti - Tiscali Notizietrading a breve termine

        Partnership editoriale fra AmCham e l’Agenzia Italpress - Tiscali Notizie

  2. avatarL’obiezione di coscienza rende l’aborto un’esperienza violenta: la denuncia dell’artista LNDFKProfessore Campanella

    Alluvione Valle d'Aosta, inviata richiesta di Stato d'emergenza - Tiscali NotizieHarris, orribile calvario finito per prigionieri in Russia - Tiscali NotizieMarketingTelefonata Biden e Netanyahu: nuovi schieramenti difensivi Usa per Israele - Tiscali Notizie

  3. Investimenti | Pagina 2 di 3Turisti Venezia, gruppi più piccoli ogni guida,stop altoparlanti - Tiscali NotiziePadova, Giada Zanola gettata dal cavalcavia: arrestato il compagno. È il terzo femminicidio a maggioLa classifica dei segni zodiacali più fortunati della settimana dal 1 al 7 luglio 2024

    ETF

Jean-Paul Belmondo morto a 88 anni: lutto nel mondo del cinema

Tra umanità e oscurantismo, le Chiese antitetiche di Zuppi e RuiniBellandi oro nel judo "Non c'è buio che dura per sempre" - Tiscali Notizie*