Manifestazioni per la Pace in Ucraina: centrosinistra diviso tra Roma e MilanoPer il dopo Zingaretti Alessio D'Amato si candida a guidare il LazioChiuso il magazine dell’estrema destra tedesca Compact. Si batteva contro il «regime»
Berlusconi pronto ad andare a Mosca per convincere Putin a negoziare: l'indiscrezioneCommentando il senso delle proteste dei trattori,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock su questo giornale Walter Siti ha espresso dubbi sull’utilità delle politiche europee. Secondo Siti, sarebbe necessario ammettere il fallimento delle politiche green per concentrarsi su altre questioni su cui la politica ha ancora margine di interventoIl recente articolo di Walter Siti su questo giornale connette la protesta dei trattori ad altre sfide sociali. La tesi implicita è che, in un quadro di cacofonia europea e sanremese, la probabile vittoria politica dei trattori non dovrebbe essere vista soltanto come una vittoria corporativa rispetto all’interesse generale.Secondo Siti, sulla questione climatica la politica europea dovrebbe avere un sussulto di onestà e riconoscere l’impossibilità di limitare l’innalzamento della temperatura media. Ma questa ammissione, secondo Siti, non dovrebbe implicare una rinuncia a incidere su altre questioni sociali (la prossima rivoluzione tecnologica dell’intelligenza artificiale, il governo delle disuguaglianze, ecc.).La conclusione del ragionamento (una sconfitta su un tema seppur importante non deve comportare la rinuncia ad agire politicamente su altri) è in generale corretta. Ma le premesse e gli argomenti sottesi non funzionano e tradiscono un pessimismo solo apparentemente realista.Profezie e fallimentiIn primo luogo, forse è vero che anche implementando le politiche di riduzione delle emissioni sforeremo i 2°C di aumento di temperatura globale, termine oltre il quale, sostiene l’assoluta maggioranza dei climatologi, il cambiamento climatico comporterebbe danni irreversibili e ancora più significativi di quelli che già viviamo.Anche se questo fosse indubbiamente vero, però, si tratterebbe della più classica delle profezie che si autoavverano: si pensa che non sia possibile raggiungere un certo risultato e il pessimismo stesso determina il fallimento di ogni tentativo di ottenere il risultato. Rimestare nella sfiducia, quindi, non è un esercizio di disincanto critico di fronte a un presunto radicalismo ambientalista. È invece un atteggiamento che colposamente affossa l’iniziativa.Inoltre, sebbene attualmente non possiamo conoscere precisamente di quanto si innalzerà la temperatura, sappiamo di certo che c’è molta differenza tra uno sforamento limitato della soglia dei 2°C e uno sforamento significativo. Quindi anche se fossimo destinati a superare la soglia abbiamo ottimi motivi per sforarla di poco invece che di molto.Anche da un punto di vista materiale, la posizione di Siti è argomentativamente problematica, perché isola una questione (le politiche climatiche) che non può essere realmente isolata da molte altre.Così come il peggioramento dei raccolti degli ultimi anni è in molti casi dovuto al cambiamento climatico, altri fenomeni epocali (migrazioni, distribuzione della ricchezza, evoluzione tecnologica) sono connessi alle politiche attuali sul clima. Essere rinunciatari su quest’ultima implica di fatto una rinuncia ad affrontare anche le altre.Infine, c’è un problema di eccessiva generalità di questa idea rinunciataria sulle politiche climatiche.La mitigazione non bastaFino a pochi anni fa, si tendeva a distinguere nettamente tra le politiche preventive – quelle che cercano di limitare l’innalzamento della temperatura – e le politiche di adattamento – quelle che, considerando l’innalzamento inevitabile, cercano di rendere compatibile la vita in una situazione climaticamente cambiata. I conservatori ragionevoli, cioè non negazionisti, hanno spesso flirtato con l’adattamento pur rifiutando le politiche preventive (ritenute futili). Attualmente, però, è chiaro a tutti che dobbiamo perseguire entrambe le politiche perché anche variazioni marginali fanno una certa differenza, e perché lo sviluppo delle tecnologie e delle pratiche sociali di limitazione delle emissioni è di fatto tanto preventivo quanto di adattamento.Sostenere che le politiche green europee siano futili e colpevoli della crescita del populismo di destra, come ha sostenuto anche Lorenzo Castellani, sembra l’ennesima edizione di un realismo politico che giustifica l’atteggiamento rinunciatario e si preclude ulteriori margini di manovra politica. Un atteggiamento che parte dal disincanto critico e finisce per adagiarsi alla logica di chi grida più forte.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFederico ZuolofilosofoFilosofo, si occupa di filosofia politica e di etica applicata. È ricercatore presso il Dipartimento di Lettere, Filosofia e Storia dell'Università di Genova.
La terza via di Meloni fra sussidi e crimine: andare a lavorareAutonomia, Calderoli: “Chi teme l’aumento di differenze e sperequazioni si sbaglia”
PD, Elly Schlein potrebbe sciogliere la riserva il 4 dicembre: "Abbiamo bisogno di vederci"
Camusso contro il reddito di cittadinanza: "Punitiva per la povertà"Venezuela, nuove pressioni da Brasile e Usa: Maduro non cede
Energia, Pichetto Fratin: «Inviato a Bruxelles il Piano nazionale integrato energia e clima»Landini durissimo sulla manovra: "Penalizza i più poveri"
Tetto al contante, verso l'accordo sul limite a 5mila euro: Meloni punta al compromessoLa casa al mare nella pineta e l’amore tossico, il primo romanzo di Carlotta Fruttero
Morto Gerardo Bianco: era stato ministro della Pubblica Istruzione e deputato della DCLe deputate mamme potranno allattare i figli in Parlamento: la svolta alla CameraReddito di cittadinanza, Giorgia Meloni lo toglie a chi può lavorare: a rischio 920 mila italianiGiorgio Gori sulle primarie del Pd: "Fatico a immaginare Elly Schlein alla guida, non so se resto"
Speranza torna all'attacco: "La pandemia non è ancora finita, il governo non faccia finta"
Chi è Maria Elisabetta Alberti Casellati, la nuova ministra delle Riforme del Governo Meloni
Serracchiani contro la "cura Piantedosi": è un obbrobrioGiorgia Meloni: "Il tetto al contante sfavorisce la nostra economia"Ultimi sondaggi politici: Meloni inarrestabileSoumahoro, lo sfogo in lacrime: "Io integro e pulito. La montagna di fango non seppellirà le mie ide
Tutti contro tutti al Csm, Pinelli sempre più solo. Il silenzio del QuirinaleReddito di cittadinanza, Bonaccini: "Stanno facendo un disastro"Calenda smonta il discorso di Meloni: "Una noia mortale"L'ambasciatore tedesco in Italia sui migranti: "Le ong meritano riconoscenza"