File not found
Economista Italiano

Terremoto, sisma di magnitudo 5.5 in Turchia: a Kozan

Francia, incidente in un parco acquatico: padre muore in ospedaleTrovati i corpi senza vita dei due dispersi nel Lago CeresioNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 195

post image

Erdogan e Putin a colloquio sul grano: "L'incontro è stato un successo"«Non sono un eroe,Guglielmo ma la vita per strada è piena di sorprese»Lo scrive Janek Gorczyca, un uomo polacco che dagli anni Novanta vive a Roma senza una casa e ha raccontato la sua storia in un libro pubblicato da Sellerio Condividi CondividiFacebookX (Twitter)EmailWhatsappRegala il PostRoma, 16 marzo 2020 (Cecilia Fabiano/ LaPresse)Caricamento player Janek Gorczyca è polacco, ha 62 anni e ha trascorso gran parte degli ultimi 30 anni vivendo per strada a Roma, all’interno di edifici occupati, per brevi periodi in appartamenti subaffittati o ospite a casa di amici. Lo racconta in Storia di mia vita, un libro di 144 pagine da poco pubblicato da Sellerio, che senza retorica parla di esperienze di lavoro in nero, violenza, carcere e alcolismo. È scritto in un italiano non corretto, quello di una persona non madrelingua, ma comprensibile, che è stato elogiato sui giornali.Gorczyca ha iniziato a scrivere Storia di mia vita su suggerimento dello scrittore Christian Raimo, che conosce dagli anni Novanta e con cui ha convissuto per un periodo. Raimo ha poi trascritto al computer i quaderni scritti a mano di Gorczyca e li ha fatti leggere a scrittori ed editor, tra cui Mattia Carratello di Sellerio. Pubblichiamo le prime pagine del libro e un estratto successivo.***Questo sarà un breve racconto di mia esperienza sulla vita per la strada. Tutto comincia nel 1998 di ottobre, io sto in una stanza a Campo dei fiori, contratto di lavoro scaduto, permesso di soggiorno uguale, ho un milione e mezzo di lire in tasca, e penso come riprendere tutto, ma non è facile.Per carattere mio quando mi annoio decido di cercare amici di vecchia data, e un pomeriggio vado a Montesacro, perché sapevo che c’è qualcuno che lì chiede elemosina al semaforo e anche sotto la chiesa. Infatti li trovo. Trovo tutti a piazza Primoli accampati di giorno nel parco (dove è il mercato di martedì e di sabato) e di notte dormono sotto il negozio ex Levis di fronte all’ex Gs (adesso Carrefour) sopra i cartoni. La mattina caricano tutte le coperte sui carrelli di spesa e vanno nel parco. Vivono di elemosina sia per la strada che davanti alla parrocchia. Gente del quartiere gli dà una mano. Il vino è onnipresente, la sera gli portano cena da tavola calda tutto quello rimasto da pranzo nel posto dove era proprietario Mimmo (adesso è in mano dei cinesi). Comunque decido di fermarmi qualche giorno. Subito la gente che mi sta aiutando si interessa di me per varie ragioni, il mio italiano, il mio comportamento. Parlando esce fuori che mestiere mio è il fabbro. Mi accompagnano in una officina vicino, da Gino. Lui sorpreso dal mio italiano mi assume.Una sera di martedì passa comunque Comunità con panini e con occasione conosco Christian che all’epoca ancora studiava in università. Dopo pochi giorni conosco Marta perché venuta a trovare una amica, Alina, e nasce un sentimento. Marta anche lei rischia di rimanere per strada ma troviamo un posto per lei da una paesana sua a Due Ponti e in breve anche lavoro fisso come badante a Valle Aurelia. Insomma decido di vivere sta avventura che poi è diventata storia vera.Di notte dormo su cartoni, mattina vado a lavorare. Gino è comprensivo. Lì nell’officina posso farmi la doccia. A novembre conosco guardiano di campo sportivo e così trovo possibilità che ogni mercoledì mattina la doccia la possono fare tutti che dormono con me. Così dura tutto fino a gennaio 1999. Mio datore mi indica la Torre ossia Villa Farinacci, che era residenza del capo di fascisti di Roma, adesso è monumento, e mi dice di occupare dicendo che così siamo più coperti e non diamo tanto nell’occhio. Detto fatto, una sera dopo aver fatto sopralluogo, ci trasferiamo. Ci aveva indicato uno mentre dormivamo nel parco, che faceva il fotoreporter, veniva con cane, un pastore maremmano che era un trovatello, veniva nel parco e così abbiamo una amicizia, e così mi ha detto come fare a occupare Villa Farinacci, che prima era vuota, era centro sociale che hanno sgombrato. Quando facciamo sopralluogo, vediamo un cancello, ma facendo io il fabbro per me non era un problema. Cambio la serratura, facciamo la pulizia, ci andiamo a dormire lì. Dal primo giorno rinuncio di nascondermi. A distanza di anni mi domando che cosa mi ha spinto di fare questa scelta difficile. Sentimenti? Ne ho pochi. Carattere ribelle? Mancanza di senso di responsabilità? Più probabile voglia di vita un po’ sbandata.All’inizio siamo sette persone, una coppia di polacchi, una altra di ucraini e altri due polacchi, Dario e Josef. Ci organizziamo con letti, materassi, e con aiuto di volontari di un’altra parrocchia, che ci dà una cucina a gas. Abbiamo due cani e di conseguenza visto che vicino c’è un parco per cani comincio a fare amicizia con gente del parco. Acqua la portiamo dalla fontanella. Ovviamente la vita per strada comporta anche un’altra cosa. Per non pensare troppo si beve dalla mattina fino a sera tardi. Io stranamente ci riesco nonostante tutto a mantenere lavoro. Ogni giovedì mi incontro con Marta e anche ogni domenica. Ci sentiamo tutti i giorni per telefono e forse questo mi fa mantenere equilibrio.***Tante altre cose, avvenimenti, la situazione è complicata, da una parte ci sono io con Marta che alla fine devo difendere, i cani, il Comune di Roma, Ministero di Beni Culturali e questo mi richiede di lasciare o provare a trovare una soluzione. Decido di affrontare. Non è facile, per mantenermi devo lavorare, la mattina devo aprire il cancello, chiudere i cani, gli addetti del Ministero dei Beni Culturali fanno il lavoro loro, altri del Comune sondaggi per prendere il riscaldamento da sotto terra (tecnologia già usata in Scandinavia) per farlo serve tanta acqua e sono contento perché tutto si svolge dietro al mio stabile e non mi serve più andare a prendere l’acqua alla fontanella, quando finiscono i lavori mi lasciano la chiave dello sportello per aprire l’acqua.Sembra tutto in pace e tranquillità, ma dopo ovviamente la chiave diventa un problema, perché io dico a tutti che la sera apro il rubinetto e che possono prendere l’acqua quanta serve. (Decido io quando possono perché non voglio che vengono vicino a casa mia).Ovviamente nessuno mai si è impegnato di mantenere un rapporto con le autorità per tenere questo posto ma immediatamente io sono un nemico «perché io ho la chiave e loro no».Legge della strada: non puoi essere più grande di loro, se stai un po’ fuori dalla loro filosofia sei nemico. Se fossi stato debole fisicamente o psicologicamente sarei morto.Non sono tanto differente da loro, forse bevo anche di più ma lavoro, creo amicizie e anche un ambiente familiare, tanti la sera vengono da me, per vedere la tv, riscaldarsi, ma sempre c’è un’altra fazione che pensa solo una cosa: come sottomettermi. Arrivano scontri fisici, botte, dispetti, ma non riescono ad affrontarmi.Qui lo dico chiaro, non sono un eroe, ma la vita per strada è piena di sorprese. Alla fine arriva il giorno del giudizio.2024 © Sellerio editoreTag: estratti libri-janek gorczycaMostra i commenti

Mosca, escursione illegale nelle fogne: otto mortiAereo della Halla Airlines si schianta durante l’atterraggio a Mogadiscio

Trump incriminato in Georgia, l'attacco a Biden: "È corrotto"

Perù, bus cade in una scarpata: almeno 13 morti e 5 feritiNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 218

Guerra in Ucraina: ecco il piano di Kiev qualora Zelensky dovesse morireTifone Khanun: stato di allerta anche in Taiwan

USA, pilota si sente male: passeggera interviene e fa atterrare miracolosamente l'aereo

Soldato americano di 23 anni ha varcato il confine della Corea del Nord: le ipotesiUsa, Donald Trump si è costituito: poi condivide la foto segnaletica

Ryan Reynold
Liberazione di Patrick Zaki: le parole di Amnesty InternationalMosca, escursione illegale nelle fogne: otto mortiMacchina per il gelato contaminata, tre morti per Listeria a Tacoma

Campanella

  1. avatarSiria, raid israeliano nella notte: aeroporto di Aleppo chiusoCampanella

    Danimarca, vietato bruciare il Corano in pubblicoTerremoto a Creta del 13 agosto: magnitudo e epicentroMorto Mohamed Al Fayed: il miliardario era il padre di Dodi, compagno di Diana dopo CarloRussia, avvocatessa Ponomareva ennesima vittima della vernice verde

      1. avatarPakistan, treno deragliato: almeno 30 morti e un centinaio di feritiProfessore Campanella

        Colpo di stato in Niger: le parole del presidente Bazoum dalla prigionia

        VOL
  2. avatarGuerra Russia-Ucraina, parla Zelensky: "Sulla Crimea è possibile negoziare"Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Disastro meteo in Spagna, 3 mortiPer gli 007 "la controffensiva di Kiev non raggiungerà gli obiettivi"California, terremoto di magnitudo 5.1: arriva in contemporanea anche la tempesta tropicale HilaryEcuador, ancora un omicidio politico: ucciso Pedro Briones

  3. avatarArgentina, terremoto di magnitudo 6.5 al confine con il CileBlackRock

    Grecia, uomo cerca di imbarcarsi su un traghetto: respinto cade in acqua e affogaIsraele, le truppe hanno lasciato JeninPerù, bus cade in una scarpata: almeno 13 morti e 5 feritiCapelli si drizzano nel deserto, i turisti si divertono ma il fenomeno mette a rischio la loro vita

Elicottero Usa precipita in Australia con 20 marines a bordo

Rivolte in Francia: stimati oltre un miliardo di danniGermania, il cancelliere cade mentre fa jogging: riportato ferite al volto*