File not found
investimenti

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 36

Incidente sul raccordo anulare, scontro tra auto e cisterna: morto un uomoVolo Palma-Vienna colpito dalla grandine: obbligatorio atterraggio d'emergenzaMonza, incidente in moto nella notte: ferito un uomo

post image

Tiziana Tozzo e Morgan Algeri annegati nel lago di Como: indagini sulla scatola nera dell'autoCome si risponde alla censura. «Ufficialmente,trading a breve termine l’unico libro proibito è quello dei lupi e delle pecore», dice la libraia di Hunter Bookstore, riferendosi a una serie di piccoli volumi per bambini dichiarato «sedizioso» dalle autorità: i cinque logopedisti autori sono stati arrestati. Hunter Bookstore è tra gli esercizi che cercano di tenere fede a uno dei principi espressi dallo storico statunitense Timothy Snyder nel suo libro Sulla Tirannia, ovvero: «Non obbedire anzitempo»«Ufficialmente, l’unico libro proibito a Hong Kong è quello dei lupi e delle pecore», dice la libraia di Hunter Bookstore, riferendosi a una nota serie di piccoli libri per bambini dichiarato “sedizioso” dalle autorità, e che è valso l’arresto agli autori, cinque logopedisti che si erano cimentati nella letteratura per l’infanzia. I libri narrano di un gruppo di pecore che difendono il loro villaggio da dei lupi feroci, e il giudice che ha avuto gli autori a processo ha reputato che si trattasse di testi che cercavano di influenzare negativamente i bambini, inculcando in loro il dubbio sulla legittimità della sovranità cinese su Hong Kong.Il processo si è tenuto due anni dopo l’entrata in vigore della legge sulla sicurezza nazionale che Pechino ha scritto ed imposto a Hong Kong nel 2022. «Ma da allora, non c’è mai stata né una lista, né una chiara definizione di quali libri sono proibiti, o se ci sono dei libri proibiti», precisa la libraia.La lista che non si vedeI volumi che sono spariti dalle biblioteche pubbliche già dallo scorso anno, infatti, sono stati tolti senza che venisse prodotta una lista: quando venne chiesto in conferenza stampa cosa stesse succedendo al capo dell’esecutivo di Hong Kong, John Lee, rispose che il governo ha il dovere di «identificare i libri con una cattiva ideologia», e che i volumi rimossi (sulle proteste a Hong Kong e quelle in Cina, su figure di dissidenti cinesi o opera di attivisti di Hong Kong ora incarcerati) erano semplicemente «non raccomandati» dal governo. Ma che il pubblico poteva andare a comprarli in una libreria indipendente e leggerseli, se lo desiderava.Hunter Bookstore è una delle librerie indipendenti ancora aperte a Hong Kong, tra quelle che cercano di tenere fede a uno dei principi espressi dallo storico statunitense Timothy Snyder nel suo libro Sulla Tirannia, ovvero: «Non obbedire anzitempo». E cioè, se una cosa non è espressamente proibita, non bisogna proibirsela per timore, o per autocensura.Attaccato al vetro dell’entrata della libreria c’è un poster nero, con scritto in caratteri gialli una frase di Vaclav Havel: «Vivere nella verità». Il giallo e il nero sono i due colori legati alle proteste che scossero Hong Kong nel 2019, a cui le autorità a Pechino e quelle di Hong Kong hanno risposto con le attuali leggi che estendono i concetti di tradimento, segreto di stato, sedizione, sovversione, collusione con forze estere, eccetera. Non è un semplice poster, ma una pagina dell’Apple Daily, il principale giornale pro-democrazia di Hong Kong ora chiuso. Il suo fondatore, Jimmy Lai, è attualmente a processo, accusato di aver messo in pericolo la sicurezza nazionale con le sue azioni e gli articoli pubblicati sul suo giornale.Contro la pauraAll’interno della libreria ci sono libri tradotti in cinese sulla democrazia e sui movimenti di massa – di nuovo, tutto Timothy Snyder, ma anche Edward Said, e George Orwell. Di autori locali, oltre alla letteratura, ci sono in particolare i volumi che parlano di Hong Kong, che si tratti di libri di fotografie o disegni, o di cucina tradizionale, di cinema, di quartieri particolarmente interessanti. Ci sono anche dei libri sulle proteste di Hong Kong.Fra i gadget, si vedono oggetti con sopra il profilo della montagna chiamata Lion Rock, simbolo di Hong Kong e delle proteste, o portachiavi e cartoline con slogan come «mai abbandonare la speranza». Ci sono anche molti testi su come coltivare cibo, e sull’agricoltura a Hong Kong: prendersi cura del proprio giardino, dunque, non come Candide, ma come chi vuole difendere i suoi valori.Hunter Books dunque è una libreria coraggiosa, che si trova a Sham Shui Po (un quartiere che, fino a qualche tempo fa, era considerato popolare, divenuto ora un po’ trendy), tenuta da persone che, come dice la libraia, sono «rimaste a Hong Kong per un motivo». Che non è quello di abbandonarsi all’autocensura decidendo che ormai Hong Kong è finita.In centro, nel quartiere di Wan Chai, c’è ACO books (ACO sta per art and culture outreach), una libreria che è anche una società di beneficienza. Anche qui, i segnali del sostegno del movimento pro-democrazia sono evidenti: sticker e scritte sono state lasciate nell’ascensore e sui muri dai visitatori e i libri disponibili, di nuovo, sono in particolare su temi molto locali, su come usare gli spazi più minuscoli per crescere piante anche commestibili, e traduzioni di libri politici pro-democrazia.Testi sull’Ucraina, la Palestina, le popolazioni indigene nel mondo. Anche qui, i librai rispondono calmi alle domande: sì, i controlli perché tutto sia a norma sono aumentati. Ma finché non c’è una lista di libri sediziosi, bisogna continuare a leggere, e a scrivere. A Mong Kok, un quartiere ancora operaio, fino a poco tempo fa le librerie indipendenti erano numerose, oggi sono meno di una manciata, anche se di nuovo si tratta di librerie che hanno tutte in comune il coraggio, la determinazione a non accettare la paura, e la passione per la libertà che danno i libri.Quelle che chiudonoNon va bene a tutti: un’altra libreria, più centrale, ha chiuso da poco. Si chiamava Mount Zero Books, ed era una delle librerie più piccole del mondo. Per andare al piano di sopra bisognava tenere bassa la testa, e non si riusciva nemmeno a mettersi del tutto in piedi. Una libreria lillipuziana, frequentata assiduamente, e che ogni volta che era bello utilizzava anche lo spazio antistante la libreria, per eventi di ogni tipo. Art jamming, oppure lettura di poesie, oppure presentazioni di libri estemporanee, e piccoli concerti. Delle piccole tessere colorate sistemate a mosaico recitavano «le idee sono a prova di pallottole» – ma le costanti visite della polizia, che controllava in modo ossessivo che tutti gli impianti fossero a norma, e che le regole antincendio e antiallagamento fossero rispettate, hanno logorato chi ci lavorava dentro – e preoccupato i clienti, stanchi di essere osservati dagli ispettori.Dato il frequente utilizzo dello spazio davanti alla porta, Mount Zero ha anche cominciato ad essere il bersaglio di cittadini patriottici (o chi per loro) che ad ogni disturbo o rumore chiamavano la polizia, o scrivevano alle autorità del disagio causatogli dalla libreria. Quando ha chiuso, una folla commossa è passata a salutare, a comprare gli ultimi libri e le zine stampate in proprio, e fare qualche foto. I lettori, a Hong Kong, restano determinati ad esistere.Alcune di queste librerie restano aperte solo pochi mesi, a volte nei mercati occasionali – per il Capodanno lunare, per Natale, per altre feste così – i librai di Hong Kong affittano un piccolo van, che aprono dal retro, vendendo proprio quei libri che John Lee ha detto che non saranno tenuti nelle biblioteche, ma che possono essere comprati nelle librerie indipendenti.Certo, le librerie che resistono sono poche, ma la loro presenza fa la differenza, malgrado il fatto che Chris Tang, capo della sicurezza a Hong Kong, abbia detto che la «resistenza leggera» è resa illegale dall’articolo 23, cioè una serie di nuove leggi sulla sicurezza nazionale approvate a marzo perché «spesso la resistenza leggera è facilitata da forze estere» – ma del resto Tang è forse quello che pronuncia i discorsi più duri, incitando a stanare dal cuore degli hongkonghesi ogni sentimento anti-governativo. Non capita spesso che anche i sentimenti siano messi fuorilegge.Per il resto, la parte del leone la fanno le librerie che sono controllate, in modo indiretto, dall’Ufficio di massima rappresentanza cinese a Hong Kong, il liaison office. Sono librerie quali la Sanlian, Commercial Press, Cosmos Books e Chung Hwa Book Company, nonché più di trenta case editrici – detenendo dunque il controllo su ben oltre la metà di tutte le librerie commerciali a Hong Kong.Del resto, bisogna ricordare che i primi segnali che le cose stavano cambiando drasticamente corso a Hong Kong si ebbero proprio quando scomparvero cinque librai, che pubblicavano libri politici scottanti – alcuni di gossip, altri più seri. Perché come si sa, il controllo dell’informazione, quando si vuole creare una popolazione obbediente, è tutto.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accediilaria maria sala

Iran, iniziano oggi le elezioni anticipate: ci sono quattro candidatiBozzoli, Cassazione conferma l'ergastolo per il nipote: "Ha gettato lo zio nel forno della fonderia di famiglia"

Incidente in autostrada A18: traffico in tilt a Taormina

Incidente sul lavoro: agricoltore morto per asfissiaSpoleto, incendio alla Italmatch Chemicals: nessun ferito

Enorme voragine distrugge campo da calcio: telecamere riprendono il momento del crolloIschia, crolla controsoffitto in ospedale: tre stanze interdette

Meteo, sabbia del Sahara minaccia ancora l’Italia: le regioni interessate

Il maltempo ha le ore contate, in arrivo il caldo africano: le previsioni meteoIncidente sul ponte di Sant'Antioco: muore 49enne

Ryan Reynold
Processo Serena Mollicone, chiesta la condanna per la famiglia Mottola: la sentenza a metà luglioLatina, il datore di lavoro di Satnam Singh indagato da anni per caporalatoAuto finisce contro il guardrail: lo schianto non ha lasciato scampo a Marica Avanzi

Economista Italiano

  1. avatarCoppia di anziani trovata morta in casa: è giallotrading a breve termine

    Assalto armato a portavalori: bloccata la statale per LecceEscursionista trovato morto in alta Valle Pellice: precipitato in un burroneNuova ondata di caldo in arrivo: previsti sbalzi termici estremiSparatoria in un parcheggio di Guidonia Montecelio, Roma: due persone ferite

    1. Omicidio Serena Mollicone: la pubblica accusa lo paragona a quello di Marco Vannini

      1. avatarRussia, morta una bambina a Belgorod: l'attacco ucrainoETF

        Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 44

  2. avatarRezzoaglio, auto esce di strada e si scontra con gli alberi: morto un ragazzoCampanella

    Julian Assange libero, e il giornalismo?Ilaria Salis, Ungheria chiederà all'Europarlamento la revoca dell'immunitàL'Espresso nega la tutela legale all'ex direttore Lirio AbbateMantova, coniugi rubano la borsa a una donna e investono una bimba di 11 anni: arrestati

  3. avatarNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 36Economista Italiano

    Migranti, al via lo sgombero dal Silos di TriesteTragico incidente in tangenziale: chi è il 42enne decedutoBelgio, Elezioni Europee: il premier Alexander De Croo annuncia le sue dimissioniCaserta, ragazza nigeriana stuprata e costretta a prostituirsi: arrestati gli aguzzini

Grave incidente a Grassina, due auto distrutte: traffico in tilt

Incendio nella Rsa di Ponte Buggianese: 6 feritiIncidente in moto sull'Aurelia: ferito uomo di 30 anni*