Usa, 'distrutti due missili antinave degli Houthi' - Tiscali NotizieElezioni Usa, la media dei sondaggi ribalta tutto: come va la scorsa tra Trump e Harris – Il Tempo«Andrea Piazzolla non paga gli alimenti al figlio», l'ex assistente di Gina Lollobrigida a processo. Il fratello: «Senza soldi dalla morte dell'attrice»
Per ora il governo britannico è riuscito a gestire le rivolte anti migranti - Il PostPrima udienza a Brescia a porte aperte e ammesse le telecamere. Davigo,Economista Italiano infatti, sin dalle prime battute dell’indagine a suo carico aveva detto di voler dare la massima pubblicità possibile al procedimento per dare modo all’opinione pubblica di conoscere i fatti. Saranno sentiti i pm di Milano e i consiglieri del Csm: da Francesco Greco a Paolo Storari, fino al vicepresidente del Csm, David Ermini e i vertici della cassazione Pietro Curzio e Giovanni Salvi. Davigo chiede l’assoluzione: «Ho fatto il mio dovere. Non ritengo che si debba scappare dal giudice quando si è innocenti. Credo di avere delle ragioni che possono essere dimostrate». E’ cominciato a Brescia il processo penale a carico dell’ex consigliere del Csm, Piercamillo Davigo. Il magistrato in pensione è imputato per rivelazione di segreto d’ufficio, per aver diffuso in modo «informale e senza alcuna ragione ufficiale» i verbali del legale esterno di Eni, Pietro Amara, in cui raccontava dell’esistenza della presunta loggia Ungheria. Con la divulgazione del loro contenuto all’ufficio di presidenza del Csm e al presidente della commissione Antimafia, Nicola Morra, Davigo avrebbe violato i doveri legati alle sue funzioni e «abusato delle sue qualità», si legge nel capo di imputazione. Dello stesso reato era imputato anche il pm milanese Paolo Storari, che materialmente era in possesso dei verbali e ne ha consegnato una copia word a Davigo, perchè preoccupato di quella che riteneva una inerzia della procura di Milano nello svolgere le indagini. Le due posizioni, però, sono state separate perchè Storari ha scelto il rito abbreviato: il suo processo si è concluso con l’assoluzione motivata con «l’ignoranza scusabile di norma extrapenale» (Storari riteneva di non violare il segreto d’ufficio rivelando il contenuto dei verbali a un membro del Csm), ma la procura ha impugnato la decisione. Nel frattempo, anche l’ex procuratore capo Francesco Greco e i magistrati milanesi titolari del fascicolo su Amara sono stati sottoposti a indagine per omissione di atti d’ufficio denunciata da Storari, ma è già stata disposta l’archiviazione. GiustiziaStorari è stato assolto perchè considerava Davigo titolato a ricevere i verbaliGiulia Merlo La difesa Durante la prima udienza a carico di Davigo, il presidente del collegio giudicante Roberto Spanó ha ammesso la presenza di telecamere in aula, a cui si erano opposti solo i pm Donato Greco e Francesco Milanesi. Davigo, invece, sin dalle prime battute dell’indagine a suo carico aveva detto di voler dare la massima pubblicità possibile al procedimento per dare modo all’opinione pubblica di conoscere i fatti. Davigo ha anche rinunciato a sollevare questioni di incompatibilità ambientale del processo a Brescia, «perchè non ritengo che si debba scappare dal giudice quando si è innocenti. Credo di avere delle ragioni che possono essere dimostrate». L’ex magistrato, presente in aula, avrebbe voluto essere ascoltato subito ma il giudice gli ha permesso solo di rendere brevi dichiarazioni spontanee in modo da rispettare l’ordine dell’udienza. «La vicenda è molto più semplice di quella che sembra: ho fatto il mio dovere nelle uniche forme in cui andava fatto», ha detto Davigo, che ha sempre sostenuto che fosse legittimo per Storari informarlo della gestione anomala di un’indagine e di essersi mosso nel rispetto delle norme, perchè il segreto d’ufficio non sarebbe opponibile ai consiglieri del Csm. Fuori dall’aula, invece, Davigo ha commentato quella che lui considera una stranezza: la rivelazione di segreto d’ufficio, infatti, gli viene contestata per aver parlato al vicepresidente del Csm, David Ermini, ma non per averlo fatto con il primo presidente di Cassazione, Pietro Curzio. «Perché è lecito se lo dico a Curzio e illecito se lo dico a Ermini? Vorrei sapere perché comportamenti identici a volte vengono considerati reati e altri no», ha detto. I testimoni Il processo vedrà sfilare tra i testimoni tutti i big della magistratura coinvolti nella vicenda e rischia di diventare un processo pubblico sia alla gestione delle indagini in procura a Milano che ai rapporti interni al Cs,. In aula, infatti, compariranno Paolo Storari, l'ex procuratore di Milano Francesco Greco e i pm di Milano Laura Pedio e Fabio De Pasquale e il magistrato Alessandra Dolci. Ma anche il procuratore generale della Cassazione Giovanni Salvi, il presidente della Suprema corte Pietro Curzio, il vicepresidente del Csm David Ermini, alcuni consiglieri (Giuseppe Marra, Giuseppe Cascini, Ilaria Pepe, Fulvio Gigliotti e Stefano Cavanna), la segretaria dell'imputato Marcella Contrafatto (sotto inchiesta a Roma) e il presidente della Commissione parlamentare antimafia (il senatore Nicola Morra), i due giornalisti Liliana Milella e Antonio Massari che hanno ricevuto i verbali segreti e li hanno consegnati in procura. Alla lista di Davigo si è aggiunta anche quella della parte civile, il consigliere del Csm Sebastiano Ardita. Ardita – che era costituito anche contro Storari – ritiene di essere stato leso nella misura in cui i verbali rivelati contenevano anche il suo nome come presunto membro della loggia. La procura si è opposta all’ascolto di molti di testimoni ritenendoli inutili per il processo, ma il giudice ha deciso di ammettere tutti i testi, dicendo che «vedremo di volta in volta la rilevanza» e riservandosi quindi di depennare alcuni nomi nel corso di dibattimento. Intanto, per la prossima udienza del 24 maggio, è previsto l’ascolto di Storari, che sarà chiamato a chiarire la dinamica dei fatti. Comunque si concluda, il processo promette di fare luce sulle molte contraddizioni che ancora caratterizzano la vicenda che ha terremotato il Csm e messo uno contro l’altro i magistrati dell’ufficio di procura di Milano. GiustiziaChe fine ha fatto la loggia Ungheria?Giulia Merlo© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.
Tregua Israele-Hamas prima dell'escalation iraniana: cosa può succedere a GazaUna tempesta nel cervello: gli effetti della psilocibina studiati in fMRI - Focus.it
Aereo caduto in Brasile, che cosa è successo?
Porto di Civitavecchia, sequestrate oltre 28mila paia di scarpe e pantofole made in CinaL'orso Kuma dal Bioparco di Roma a un bosco tedesco, ora vivrà in semi-libertà
Apple Intelligence potrebbe avere un costo di 20 dollari al mese | Wired ItaliaStelle cadenti, la notte di San Lorenzo: come e dove osservare le Perseidi e quando sarà più facile. Cosa c'è da sapere
Al via il fine settimana più trafficato di agostoGiubileo, no al tendone-dormitorio davanti a Termini. La soluzione? Dietro alla stazione... – Il Tempo
I giovani uomini votano più a destra delle giovani donne? - Il PostReport Booking.com, 59% dei viaggiatori LGBTQ+ ha subito discriminazioni - Tiscali NotizieSimone Alessio ha vinto la medaglia di bronzo nel taekwondo - Il PostNuovo sondaggio Ipsos, Harris avanti di 5 punti su Trump - Tiscali Notizie
Olimpiadi, il rammarico di Di Centa: “Pensate alla bellezza delle gare ospitate tra i monumenti romani” – Il Tempo
Giappone, allerta per il 'megaterremoto'
Olimpiadi, Jacobs & Co. a un passo dal sogno: quarti nella 4x100 – Il TempoParigi 2024, protesta plateale del Settebello: spalle agli arbitri, poi in acqua in sei – Il TempoGenerali, cala a 2 miliardi utile netto primo semestre 2024 - Tiscali NotizieGenerali, strategia sarà ambiziosa anche nel nuovo piano - Tiscali Notizie
Aeroporti nel caos, valigie lanciate ai dipendenti, urla e calci ai bagagli: «Sono inca**ati, overbooking anche di 15 passeggeri»Siamo al quattordicesimo giorno di foto dalle Olimpiadi - Il PostUcraina attacca in Russia, Crosetto: "Non vogliamo conflitto più duro"Parigi: delusione Iapichino 'sono stata scema' - Altri Sport - Ansa.it