File not found
Professore Campanella

Caro benzina, "congelato" lo sciopero da parte dei gestori degli impianti

Criptovalute, arrestato alle Bahamas il fondatore di Ftx Bankman-FriedTamponi Covid per chi arriva dalla Cina: l'Ue li raccomandaScontro Fdi-Fi: tensioni nella maggioranza

post image

Sondaggi politici, il bilancio di fine 2022: crollano Lega e PD, trionfo per Fratelli d'ItaliaC’è l’accordo sul tetto ai prezzi del gas,èlaccordosullalevadiemergenzaperilgasMaèGuglielmo ma alla farsa non c’è fine. Berlino ha detto sì alla leva di emergenza europea se il prezzo del gas supera i 180 megawattora. Dopo mesi di ostruzionismi e rinvii, giocati in coppia con la commissione von der Leyen, la Germania sblocca il dossier, che pare pronto per l’entrata in vigore a febbraio. Ma attenzione: dove il governo Scholz deve cedere, torna a fargli da sponda Bruxelles. E Kadri Simson, la commissaria Ue all’Energia, tira fuori lo studio di impatto: «Se dal rapporto emergerà che gli effetti avversi sono più dei benefici, la Commissione si riserva di sospendere ex ante il meccanismo». C’è l’accordo sul tetto ai prezzi del gas, ma alla farsa non c’è fine. Berlino ha detto sì alla leva di emergenza europea se il prezzo del gas supera i 180 megawattora. Dopo mesi di ostruzionismi e rinvii, giocati in coppia con la commissione von der Leyen, la Germania sblocca il dossier, che pare pronto per l’entrata in vigore a febbraio. Ma attenzione: dove il governo Scholz deve cedere, torna a fargli da sponda Bruxelles. E Kadri Simson, la commissaria Ue all’Energia, tira fuori lo studio di impatto: «Se dal rapporto emergerà che gli effetti avversi sono più dei benefici, la Commissione si riserva di sospendere ex ante il meccanismo». L’accordo dei governi Sul tetto ai prezzi del gas abbiamo imparato a conoscere tutte le derive della politica europea. Abbiamo visto l’ostruzionismo di Berlino e Amsterdam che sono riuscite a frenare per mesi una maggioranza di governi. Abbiamo visto una Commissione europea supina ai governi più potenti, e una presidente – von der Leyen – che al di là delle promesse ha tenuto in ostaggio il tetto ai prezzi per mesi, per poi trasformarlo in un involucro vuoto. La proposta di leva di emergenza che infine Bruxelles aveva disegnato a novembre era talmente farsesca che non sarebbe mai stata applicata. Il meccanismo «di correzione del mercato» si sarebbe attivato in automatico solo se il prezzo del gas avesse superato per due settimane i 275 euro per megawattora; inoltre il differenziale (lo “spread”) tra il prezzo al mercato del gas di Amsterdam (Ttf) e quello del gas naturale liquefatto avrebbe dovuto oltrepassare i 58 euro per dieci giorni continuativi. In questo contesto, l’accordo concluso questo lunedì pomeriggio dai governi potrebbe persino apparire un successo, visto che abbassa tutti questi livelli: la leva si attiva se il prezzo supera i 180 euro per tre giorni lavorativi, e se per lo stesso periodo il differenziale oltrepassa i 35 euro. Una volta attivata, la leva resta valida per 20 giorni. Persi nel compromesso Molto meglio della proposta di partenza della Commissione Ue, che era di 275 euro. Molto peggio del piano iniziale di Draghi di giugno, che metteva un limite a 80 euro. Piuttosto lontana dalla realtà attuale, in ogni caso, visto che la settimana inizia con un prezzo di 115 euro per megawattora. La presidenza di turno ceca – che doveva e voleva trovare un accordo prima della chiusura del semestre – ha tentato di accontentare tutti. Quel che resta è un tetto lost in compromise, perso nel compromesso, e ben lontano dalle aspettative alimentate negli europei: avevano sentito nominare ripetutamente il price cap nei notiziari e nei discorsi dei premier di turno, come se il tetto potesse avere un potere taumaturgico e determinare il costo delle loro bollette. Difficilmente andrà così. I ministri dell’Energia sono intervenuti sulle soglie proposte dalla Commissione, in modo da disinnescare la più grande obiezione: che la leva fosse disegnata apposta per non essere mai attuata. Ma come dichiara la presidenza ceca, «da una parte abbiamo offerto soluzioni per avere una leva di emergenza, dall’altra abbiamo incorporato una serie di tutele che ci permettono di disattivarla». In poche parole, il Consiglio Ue modifica al ribasso le soglie per accontentare la maggioranza di paesi, che il tetto lo vuole; ma allo stesso tempo depotenzia l’iniziativa dando ai governi tutti gli strumenti per disattivare la leva. Si ritorna così al punto di partenza: anche se il meccanismo dovesse diventare operativo, ci saranno molteplici leve per disinnescarlo; per esempio se aumentano i consumi, o se ci sono problemi con le importazioni. «Incorporiamo molte salvaguardie per rassicurare quei governi che sono preoccupati per una possibile perdita di competitività sul mercato europeo o per un’eventuale carenza di scorte di gas». Quei governi è anzitutto Berlino. La beffa finale «È un successo dell’Italia!», se ne esce Gilberto Pichetto Fratin, al quale Meloni ha affidato la sicurezza energetica e che aveva fatto il suo ingresso in Ue con una scivolata dietro l’altra. In realtà di vittorioso in questa storia c’è poco. Al Consiglio europeo del 15 dicembre i leader avevano praticato l’ennesimo rinvio, e ora che i ministri decidono, c’è sempre l’incognita dello studio di impatto. Intempestivi a dire poco. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFrancesca De Benedetti Europea per vocazione. Ha lavorato a Repubblica e a La7, ha scritto (The Independent, MicroMega), ha fatto reportage (Brexit). Ora pensa al Domani.Short bio  Twitter account

L'abolizione della 18 app è una fake news: parla anche il ministro SangiulianoNotizie di Politica italiana - Pag. 122

Manovra, soppressa la norma sul Pos, le multe non vanno via

Telefonia, cosa prevede il nuovo Codice comunicazioni elettronicheManovra, si va verso il voto di fiducia: apportate numerose correzioni alla misura

La Russia annuncia che Avdiivka è sotto il suo pieno controllo. Borrell: la moglie di Navalny lunedì sarà a BruxellesCaso Ferragni, l’Agcom approva le linee guida per gli influencer: più trasparenza sui contenuti pubblicitari

Scuola, Valditara: ""Come sarà la Maturità 2023"

Netflix si appoggerà a Microsoft per un’offerta di abbonamento con la pubblicitàManovra, il Governo Meloni pone la fiducia al Senato

Ryan Reynold
Regionali Lombardia: Pregliasco candidato con MajorinoScoprire Finzioni e ribellarsi all’algoritmo – di Francesco Pacifico con Nicola LagioiaSospendere gli account senza dare spiegazioni: le censure arbitrarie di X

Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

  1. avatarUcraina, arrivano gli F16, ma non importa più a nessunoCampanella

    European Focus 27. La questione nucleareGiorgia Meloni incontra Ignazio Visco a Palazzo ChigiEuropean Focus 32. Un calcio al razzismoMini servizio militare: l'idea di La Russa

    ETF
    1. Conte contro la Meloni: "In Manovra favori a evasori e corrotti"

      1. avatarSe la fiducia degli italiani si affida ai tarocchiETF

        Omogenitorialità: la Corte costituzionale passa la palla al parlamento

        ETF
  2. avatarTamponi Covid per chi arriva dalla Cina: l'Ue li raccomandainvestimenti

    Non c’è solo il Mediterraneo, il dilemma strategico di RomaI tre giri di vite del governo sul Reddito di CittadinanzaEuropean Focus 27. La questione nucleareIl sesso è meglio: i tentativi di ribellione all’impero del porno online

  3. avatarGaza, Biden parla di un cessate il fuoco per il Ramadan. Ma per Hamas sono dichiarazioni prematureCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Caro benzina, Amendola contro Meloni: "La prima accisa l'ha fatta sul suo programma, ha segato una parte"Durigon sul reddito di cittadinanza: "È giusto che un laureato faccia anche il cameriere"Manovra, il Governo Meloni pone la fiducia al SenatoEuropean Focus 27. La questione nucleare

Ricette mediche digitali, il governo ci ripensa: verso la proroga di un anno

Manovra, Meloni: "Bonus diciottenni ai redditi più bassi e e stop alle commissioni sul Pos"Arriva il "tesoretto" pentastellato: nuove regole del M5s sulle restituzioni*