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Palermo, capitale italiana della salute mentaleNon si abbassa mai l'attenzione sulla tutela del Fosso della Cecchignola e del monumento naturale regionale al suo interno. Da quasi vent'anni si discute rispetto alla possibilità di prolungare via Giovanni Kobler,VOL per circa due chilometri, ma un foltissimo gruppo di associazioni e comitati di quartiere si oppone. Come una parte della politica cittadina. Per esempio Azione, che in Parlamento ha presentato un'interrogazione a risposta scritta ai ministri di Ambiente e Cultura, firmata da Valentina Grippo.Interrogazione parlamentaresu via KoblerL'ex consigliera regionale ed ex Pd, il 7 agosto si è rivolta a Gilberto Pichetto Fratin e Gennaro Sangiuliano, portando all'attenzione dei due esponenti del Governo Meloni l'importanza di tutelare l'area naturalistica del Fosso della Cecchignola, in IX municipio. Da piano regolatore del 2008, che ha confermato una previsione dell'ancor più vetusto piano regolatore del 1962, dovrebbe essere prolungata via Giovanni Kobler. Un prolungamento di due chilometri che oggi, ancor più di 16 o addirittura 60 anni fa, viene ritenuto da alcuni necessario per servire insediamenti urbanistici altrimenti privi di servizi viari adeguati. In quell'area insiste l'urbanizzazione del Consorzio Cecchignola Ovest: da delibera comunale del 2005, sono proprio loro ad aver studiato la nuova viabilità che, come si legge sul loro sito, considerano "di particolare importanza per lo sviluppo di un’area che si estende fino al GRA". Ma non è così per molti.Per risolvere i problemi di traffico alla Cecchignola la politica bussa all'Esercito e chiede un "corridoio"160 ettari a rischio E infatti, come ricorda Grippo nella sua interrogazione parlamentare "nei mesi scorsi sono nate una serie di manifestazioni contro questo progetto che, secondo il piano regolatore generale, dovrebbe attraversare l'area verde del fosso della Cecchignola per oltre due chilometri, collegando i nuovi insediamenti residenziali sorti ai lati di via della Cecchignola, attraversando l'area boscata, costeggiando il fosso della Cecchignola, in taluni tratti invadendolo, e lambendo il monumento naturale regionale del Fosso della Cecchignola". Circa 160 ettari di ambiente con una sua biodiversità, di interesse naturalistico, paesaggistico e archeologico.I reperti archeologici e i vincoli regionaliL'intera valle confina con il Parco dell'Appia Antica e dall'area, individuata dal ministero della Cultura, per il vincolo "Agro Romano" dell'Ardeatina-Laurentina. Ci sono sepolture, strade, una villa romana, il Castello della Cecchignola e una torre romana del III secolo a.C. "Il progetto stradale è ancora presente nel sovradimensionato Piano regolatore generale (Prg) del 2008 - ricorda Grippo ai ministri competenti - come residuo irrisolto proveniente dal Prg del 1962, ma l'area, nel frattempo, ha ottenuto molteplici tutele oltre a essere profondamente mutata la comune sensibilità ambientale. Inoltre, detto progetto, dev'essere sottoposto alla valutazione di impatto ambientale". Oltre a tutto ciò, proprio a protezione del patrimonio descritto, la Regione Lazio nel 2011 "prescriveva l'intangibilità e il divieto assoluto di attraversamento del parco da parte di alcuna infrastruttura di connessione viaria - specifica Grippo -, l'osservanza del limite dei 50 metri di inedificabilità assoluta da entrambi gli argini del fosso della Cecchignola e il rispetto dell'area boscata e del bosco perimetrale". La richiesta di Azione al GovernoPer questo la deputata di Azione, sostenuta dagli esponenti municipali e capitolini della lista Calenda Sindaco, si aspetta di conoscere "le iniziative necessarie, anche a fronte dei provvedimenti già emanati, al fine di salvaguardare la Valle della Cecchignola dalla realizzazione di qualsivoglia infrastruttura viaria, valutando anche la sussistenza dei presupposti previsti dalla normativa in vigore per l'apposizione di vincoli ambientali, paesaggistici e idrogeologici, tenendo conto del contesto naturale in cui si trova l'area". 

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