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Tajani, 2 giugno con mascherina: "È mancato distanziamento"citroen centenario chevron anniversario francese Sullo stesso argomento:Bentley,MACD elettrificazione al top del lussoLa rivoluzione di VitoMassimiliano VItelli26 giugno 2024aaaUn secolo di Citroen in Italia. Era l’ormai lontano 1924 quando il marchio del Double Chevron decise di aprire il primo stabilimento nel Belpaese. Fu scelta la città di Milano, nella zona Portello. Da allora sono trascorsi cento anni nei quali Citroen è diventata un vero membro aggiunto di tante famiglie italiane. Quasi tutti, infatti, hanno un ricordo, un aneddoto, legato ad una vettura del marchio transalpino.Qashqai crossover inimitabileE per celebrare il prestigioso anniversario, Citroen ha scelto proprio Milano, dove tutto è iniziato. Stavolta, la location è Dazi Arco della Pace, dove dal 21 al 25 giugno è stata allestita una mostra itinerante che ha fatto ripercorrere ai tantissimi visitatori, la strada che il “doppio baffo” ha attraversato nella sua lunga storia. “Gli italiani amano il nostro brand – le parole di un visibilmente emozionato Laurent Diot, responsabile vendite e marketing di Citroen Europa – per questo siamo orgogliosi di festeggiare i cento anni di questo bellissimo legame. L’Italia ha un ruolo fondamentale nella crescita dei volumi e del nostro brand”. In un appuntamento con la stampa, l’intervento di Giovanni Falcone, Managing Director Citroen Italia – accende i fanali sull’inizio del connubio tra il marchio automobilistico e il nostro Paese. “Il 5 agosto del 1924 – racconta Falcone – il fondatore del marchio, André Citroen, rappresentato da Ernest Jordy, firmò il contratto d’acquisto di un terreno e di un impianto di produzione a Milano.Spring leader della strategia greenTutto iniziò da quel momento”. L’appuntamento con i giornalisti è stato poi l’occasione per ricordare le tante idee innovative che Citroen ha realizzato, dalle pubblicità imponenti (come i dieci anni di scritta illuminata Citroen sulla Torre Eiffel), alle prime vetture elettriche. Presente alla mostra anche Ilaria Paci, responsabile dell’archivio storico di Citroen. “Solo in Francia esiste un altro archivio storico del marchio – dice con orgoglio – noi, oltre alle vetture, raccontiamo anche le storie delle persone che hanno sognato, desiderato e acquistato un’auto Citroen”.
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