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Incidente sul lavoro a Treviso, operaio morto schiacciato da un macchinarioItaliaL'Adriatico sta diventando un mare tropicale: «Alcuni pesci non esistono più»Le alte temperature hanno apportato cambiamenti al mare della costa orientale italiana,Professore Campanella quest'anno alle prese con la mucillagine e problemi legati alla pesca© Shutterstock Red. Online08.08.2024 12:00Da diversianni qualcosa sembra esser cambiato nel mare che bagna la costa orientale dell’Italia.«L'Adriatico sta diventando tropicale. Stiamo iniziando a vedere specie dipesci che prima non esistevano, come il pesce spada, mentre vari tipi di pescebianco, come il rombo, sono quasi estinti. Non c'è dubbio che il cambiamento climaticostia avvenendo ed è inutile cercare di negarlo». Sono le parole di unpescatore di Fano, nelle Marche, località in cui il Guardian ha recentemente fatto unreportage sulla situazione del mare che si estende da Trieste a Capod'Otranto. Gli abitanti della cittadina italiana lo sanno che non è più come untempo: le estati e gli inverni sono cambiati dal punto di vista meteorologico. «L'acquaè molto calda, quasi come quella della vasca da bagno. In 50 anni sono cambiatemolte cose: il mare era molto più mosso, ora è per lo più piatto. Anche laquantità di pesce è cambiata, e le specie, alcune non esistono nemmenopiù», riferiscono gli abitanti di Fano. Proprio quest’anno l'istitutoNazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS) di Trieste hamisurato una temperatura record in alcuni punti dell’Adriatico: 30 gradi a 6metri di profondità. Dati che fanno pensare all'acqua cristallina dei Tropici.Ma di cristallino c'è stato ben poco nell'Adriatico nelle scorse settimane. Quest'anno diverse localitàturistiche della Romagna e delle Marche hanno dovuto infatti fare iconti con il problema, ora in fase di miglioramento, della mucillagine, un aggregato gelatinoso di colorebianco-marroncino formato dalle sostanze prodotte da alghe, microalghe ebatteri. La mucillagine non è inquinante, né dannosa per la salute dell'uomo, ma creaproblemi al turismo, dando ai bagnanti l’impressione che l’acqua del mare siasporca, nonché una sensazione di viscido una volta a contatto della pelle. È moltoproblematica per i pescatori, in quanto può danneggiare il motore delle barche e bloccare le reti da pesca: quest’anno alcuni pescatori sono dovuti star fermi anche più di un mese, a causa della sostanza, mentre in passato si parlava di stop di qualche giorno. La mucillagine può essere letale per alcune speciemarine: accumulandosi sui fondali, crea infatti un ambiente privo diossigeno che causa la morte per soffocamento di numerosi organismi come cozze, spugne o vongole,aggiungendosi così alla piaga del granchio blu, che negli ultimi mesi ha fattostrage di vongole nell’Adriatico.La formazionedi mucillagine è conseguenza di diversi fattori, tra cui l'eccesso di calore. Roberto Nanni, tecnico meteorologo dell’AssociazioneMeteo Professionisti (AMPRO), ha spiegato al Resto del Carlino che è un «fenomenofortemente legato all’aumento delle temperature del mare», ma oltre al caldo,ci sono anche «elementi chimici e biologici che hanno portato al ritorno dellamucillagine, come ad esempio un cambio di salinità dell’acqua». Ma anche «unminore movimento delle correnti marine, con la corrente calda che risale versola superficie», senza contare l’acqua dolce dei fiumi che «si è riversata inquesti mesi nel mare», andando a nutrire le alghe. Sauro Pari,presidente della Fondazione Cetacea di Riccione, ha riferito a RiminiToday che «quest’annoha fatto poco freddo e le alghe sono proliferate in modo abnorme, in più daifiumi è arrivata tanta acqua, per via delle numerose piogge, e c’è stato unaumento della produzione algale». Per l'associazione Legambiente, la formazione di mucillagine nell'Adriatico è pure «una conseguenza dell'utilizzo di azoto e fosforo in agricoltura che creano un eccesso di nutrienti», i quali poi finiscono nel mare arrivando dal «bacino del fiume Po».In questo articolo: Cambiamento Climatico
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