“Tutto chiede salvezza”. Anche l’essere padreLa Pro Patria conosce giorni e orari delle prime sette gare: esordio domenica alle 18, derby al venerdì sera - ilBustese.itCamera, oggi question time con i ministri Salvini, Tajani, Calderone e Bernini - ilBustese.it
Contro lo sfruttamento del lavoro serve anche l'aiuto dei consumatoriL'interno della casa circondariale "Due Palazzi" di Padova dove Lorenzo ha trascorso gli ultimi anni della sua detenzione - Giorgio Boato COMMENTA E CONDIVIDI Da rapinatore seriale – lo chiamavano “il bandito che veste Armani” – a presidente di una cooperativa sociale che a Padova si occupa di mediazione penale e giustizia riparativa. In pratica,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella Lorenzo Sciacca, 47 anni, di cui 30 trascorsi tra una patria galera e l’altra, oggi aiuta i detenuti a percorrere il suo stesso faticoso cammino di rinascita e redenzione. Perché dietro le sbarre la speranza può “respirare” fino a diventare una vita nuova anche per chi ha il destino segnato da una pena infinita, intesa non solo come condanna. Non è questione di testa e nemmeno solo di cuore: il vero cambiamento di sé avviene in un incontro vero con le persone giuste, nel tempo e nelle circostanze che si è chiamati a vivere. È un’apertura all’altro, al diverso da sé. Come ci insegna, appunto, la storia dolorosa ma a lieto fine di Lorenzo che l’attore e scrittore Mauro Pescio ha raccontato, con pathos, martedì scorso a Piacenza durante il convegno “Il tempo del carcere” promosso dall’Asp e dal Comune, in una performance nella quale si è avvalso della stessa voce registrata dell’ex galeotto. “Io ero il Milanese”: il titolo (che è quello di un podcast di successo su RaiPlay Sound e ora anche di un libro di Pescio edito da Mondadori) evoca l’epopea della “ligéra”, ricorda un personaggio alla Lutrig ma anche la meravigliosa metamorfosi umana di cui sopra. Commuove il mettersi a nudo di Lorenzo e il suo riconoscere umilmente errori, egoismi, fragilità. Ma lui non vuole apparire un eroe. Entra per la prima volta in carcere quando ha solo dieci mesi, portato dalla madre a San Vittore per farlo conoscere al papà, sbattuto dentro prima che lui nascesse. E quando il genitore finisce di scontare la pena e decide di lasciare Milano per trasferirsi con tutta la famiglia a Catania, la sua città natale, il bambino frequentava già le elementari, si era integrato, parlava meneghino e aveva amici con cui giocare. All’ombra dell’Etna, nel popoloso rione Librino, il piccolo Lorenzo pratica cattive compagnie, non vuole più andare a scuola, disobbedisce alla mamma e allo zio che gli dicono di non seguire la facile via del crimine, di non distruggersi come ha fatto il padre. Ma lui non dà retta. Tra i palazzoni del quartiere di periferia, bande di ragazzini compiono scippi, violenze e furti. A 12 anni Lorenzo, ormai senza briglie, comincia a rubare e a 14 mette a segno la prima rapina. Viene preso e arrestato: è l’inizio di una carriera da malvivente, anzi, di una vita da fuorilegge. Cresce, e dal carcere minorile, prima di tutti il Beccaria di Milano, passa inevitabilmente alle Case circondariali: ne conosce parecchie. Esegue quasi sempre da solo colpi in banca ben congegnati, a volto scoperto, vestito elegante: con accento lombardo e una pistola che nasconde sotto la giacca minaccia cassieri, direttori e clienti, si fa riempire valigette di banconote, è sempre duro e determinato ma non spara mai. Attraversa l’Italia, rapina e viene preso, esce e torna ancora dentro. Quando è libero vive nel lusso più sfrenato: hotel a cinque stelle, viaggi (sotto falso nome), belle donne, auto fuoriserie. Conosce una ragazza, si sposa, fa un figlio che però vede poco, solo fra una rapina e mesi trascorsi in una stanza col sole a scacchi. Finché, un giorno, il piccolo si ammala e muore. Nemmeno una tragedia così grande, però, gli fa passare il vizio di svaligiare, a modo suo, gli istituti di credito. Sarà un compagno di cella, Maurizio, il primo a dimostrargli cos’è l’amicizia vera, quell'affetto incondizionato che lui non aveva mai conosciuto. I due si confidano, si aiutano a vivere, a capire le ragioni per cui stanno dentro, il male che hanno fatto a se stessi e agli altri. Mentre è detenuto ai Due Palazzi di Padova “il Milanese” comincia a scrivere per la rivista “Ristretti orizzonti”, studia, si confronta, si apre al mondo. Capisce. Si ravvede. E nel 2013 inizia a cambiare, a guardare avanti con la speranza nel cuore. Ma ha accumulato una sfilza di condanne e potrà uscire nel 2037, quasi un ergastolo. Però un avvocato rilegge le carte delle sentenze, presenta ricorso e in Cassazione finalmente la spunta: Sciacca viene liberato in via definitiva nel luglio del 2017. Gli è stato riconosciuto il "reato continuato" e ricalcolati gli anni di prigione. Il giorno prima del suo rilascio la direttrice di “Ristretti Orizzonti”, Ornella Favero, telefona a Mauro Pescio: «Sta per uscire, vieni subito qui, lo devi conoscere e farti raccontare la sua storia». E così nasce un’altra amicizia.
Un anno fa nei boschi moriva Chiara. Gli scout non l'hanno dimenticataL'Ue nominerà un coordinatore per la solidarietà sui migranti
Via libera in Provincia all’assestamento di bilancio. FdI e Lega all’attacco - ilBustese.it
State piangendo, stiamo piangendo: l'urlo d'oro delle ragazze della spada spegne quello del Grand Palais di Parigi - ilBustese.itLeo batte anche la frattura: già in pista e a settembre sarà gara - ilBustese.it
Partecipiamo stanzia quasi un milione di euro per le opere pubbliche a Castellanza - ilBustese.itL'illusione della Generazione Z: il 12% dei ragazzi è convinto di guadagnare
Venezuela, l’Oea: impossibile riconoscere i risultati presidenziali“Altre mete? Segnalaci la tua”. L’estate con i vostri racconti di viaggio
La morte di Satnam, l'azienda era indagata da 5 anni per caporalatoEnti ecclesiastici, formazione e fisco alla 33a edizione del Campus AgidaeFiamme in consiglio a Castellanza: Caputo abbandona l'aula - ilBustese.itI cinesi esplorano l'altra faccia della Luna e portano sulla Terra dei campioni rivelatori: cosa si nasconde al loro interno
All Nippon Airways lancia il volo diretto Malpensa-Tokyo dal 3 dicembre 2024 - ilBustese.it
«Andare in vacanza senza pensare al lavoro? Ecco come fare». I consigli dello psicologo
Smog, Nuova Delhi ha la peggiore aria del mondo: spuntano malattie sconosciute tra i bambini indianiYunus: «Gareggiamo per un mondo più solidale»Rifiuti, il dibattito è rovente solo sui social? La risposta si accende alle ore 15 in Consiglio - ilBustese.itAiutare gli altri a diventare uomini: il più bel colpo del "Milanese"
Toscana, in bici tra le vigne del MorellinoUn anno fa nei boschi moriva Chiara. Gli scout non l'hanno dimenticataParigi 2024, tra bagnanti, bracieri volanti e baci per BaudelaireOrmai è deciso: l'aeroporto di Malpensa è intitolato a Silvio Berlusconi - ilBustese.it