File not found
BlackRock Italia

Bimba di 6 anni precipita dalla giostra al parco divertimenti e muore: tragedia in Colorado

USA, fidanzati del liceo convolano a nozze: lo sposo, malato di cancro, ha poche settimane di vitaArriva il ciclone Gulab, in India decine di migliaia di evacuatiDissidente cinese aveva avvisato l'intelligence Usa dell'esistenza del virus: la rivelazione

post image

Si taglia il pene e lo getta dal finestrino: gli avevano detto che così avrebbe salvato il mondo“Storia del colonialismo italiano”,ETF di Valeria Deplano e Alessandro Pes, rielabora in modo nuovo la storia dell’Italia contemporanea, partendo dalla centralità del colonialismo. Il libro sarà presentato a Roma alla Casa della memoria il 10 giugno alle 17.30All’indomani della ratifica da parte del governo italiano degli accordi tra Italia e Libia sottoscritti nel 2008, Skytg24 promosse un sondaggio con il quale chiedeva: «È giusto che l’Italia chieda scusa e risarcisca la Libia per il proprio passato coloniale?». Una maggioranza schiacciante sostenne il “no”.Secondo il 74% delle risposte non era giusto aprire una pagina nuova nei rapporti tra i 2 paesi incentrata su una critica al colonialismo, solo il 26% era a favore. Si tratta di una delle innumerevoli tracce disseminate nel volume Storia del colonialismo italiano. Politica, cultura e memoria dall’età liberale ai nostri giorni (di Valeria Deplano e Alessandro Pes, Carocci, 2024, Euro 19) che ci permettono di rielaborare in modo nuovo la storia dell’Italia contemporanea, partendo dalla centralità del colonialismo. Come affermano Deplano e Pes in apertura non è un libro per gli addetti ai lavori, ma è uno strumento pensato per permettere a un pubblico di non specialisti di addentrarsi all’interno di un oggetto di ricerca che negli ultimi anni ha suscitato molto interesse, vista l’originalità degli studi da cui emergono numerosi aspetti fin ora inesplorati.Ma perché è un lavoro così importante e innovativo?Innanzitutto per la scelta della periodizzazione. Il libro si apre con la puntuale descrizione delle prime esperienze di sondaggio e conquista nell’Ottocento e si chiude descrivendo la persistenza nell’Italia del ventunesimo secolo dell’attualità delle questioni coloniali. Siamo di fronte a poco meno di 200 anni di storia, che vengono suddivisi attorno a tre grandi nuclei narrativi: la fase liberale, la fase fascista, il periodo repubblicano.Se la scelta di anticipare la questione coloniale al periodo delle esplorazioni e delle missioni avviato nella prima metà dell’Ottocento non è nuova, risulta invece decisamente dirompente la scelta di dilungarsi diffusamente sull’impatto del colonialismo anche nel periodo dell’Italia repubblicana, perché qui associata in modo diretto al racconto del colonialismo in età liberale e fascista.Ecco quindi che oltre alla periodizzazione possiamo scorgere l’altra grande proposta del libro: inquadrare il colonialismo pienamente all’interno della storia dell’Italia contemporanea, trattandolo non come una storia separata o come una parentesi ma come una dimensione strutturale dell’evoluzione politica, sociale, economica e culturale fin dalla stagione risorgimentale.L’investimento sul colonialismo ha segnato in modo molto marcato la società italiana fin dal periodo liberale. Quando parliamo di investimento possiamo intendere proprio il collocamento di risorse economiche, indispensabile per finanziare sia le esplorazioni sia le conquiste sia il sostentamento dell’apparato.Ma dobbiamo guardare anche all’investimento simbolico, in propaganda e in comunicazione, che ha permesso nel corso del tempo di costruire attorno al colonialismo consenso e allineamento da settori sociali anche differenti tra loro.E non possiamo non pensare anche all’investimento militare, un tema che nel volume viene affrontato con rigore e competenza, inquadrando nelle vicende militari il sistematico utilizzo di strumenti di violenza, tortura e sopraffazione emersi con forza grazie alle precedenti generazioni di storici sui quali per molto tempo non c’è stata la giusta attenzione.Il colonialismo italiano, pagina dopo pagina, si presenta come un attore centrale della storia contemporanea, capace di incidere in modo determinante non solo sull’Italia ma anche sui territori che sceglie di occupare, modificando in modo irrecuperabile assetti economici, territoriali, geografici dei contesti che incontra e con cui si scontra. Non è un processo pacifico.È un movimento complesso, fatto di resistenze, adattamenti, cambiamenti che vengono raccontati sia per quanto riguarda l’espansione in Somalia, Etiopia ed Eritrea sia per quanto riguarda la Libia (gli autori scelgono deliberatamente di dedicarsi esclusivamente all’Africa e non alle altre zone, nel Mediterraneo, in cui si avventurò l’Italia, soprattutto durante il fascismo).I due autori appartengono a una generazione nuova di studiosi, abituati tra l’altro a fare ricerca in tutto il mondo e a esplorare in modo efficace anche le fonti e gli archivi depositati presso i luoghi che hanno subito la colonizzazione italiana.Anche per questo probabilmente il profilo che hanno scelto di ricostruire è quello di un colonialismo che non solo si inscrive nella storia dell’Italia contemporanea ma più in generale è situato all’interno della storia globale dei colonialismi europei, guardando non più solo a ciò che lo distingue dalle altre forme di colonialismo (come hanno fatto per lungo tempo gli studiosi, in parallelo anche a un sentimento diffuso nell’opinione pubblica) ma calibrando con attenzione anche ciò che lo rende simile ad altre esperienze, a partire dal tema della violenza e della repressione.Allo stesso tempo, dedicano spazio e attenzione non solo ai protagonisti della colonizzazione ma anche a coloro che hanno scelto di combatterla e a coloro che la hanno subita, spingendosi anche a ricostruire i modi con cui, anche sui testi scolastici, è stata tramandata e raccontata.Le pagine iniziali e le pagine conclusive del lungo viaggio proposto da Deplano e Pes sono dedicate ad alcune vicende che negli ultimi anni hanno acceso il dibattito pubblico. Partendo dalle discussioni sul nome della nuova fermata della metropolitana di Roma da dedicare al partigiano italo-somalo Giorgio Marincola e concludendo con le polemiche sul sacrario di Affile dedicato a Rodolfo Graziani, il libro dimostra che anche in Italia è ancora aperta e vivace la questione dell’impatto della storia coloniale, a partire dalle sue ricadute sui luoghi e dalle tracce evidenti che tale storia ha lasciato sulle culture, sulla stessa legislazione, sull’amministrazione.A testimonianza di quanto tale storia sia ancora così aperta e conflittuale, è bene ricordare che le ultime notizie provenienti dall’amministrazione capitolina sembrerebbero far propendere la scelta del nome della nuova fermata della metropolitana né su Amba Aradam (dal nome dell’altopiano etiope dove si combatté una delle battaglie della guerra fascista nel 1936, oggi nome della strada di Roma dove sorgerà la nuova fermata) né Giorgio Marincola, ma sul più neutro “Porta Metronia”, che ricorda il quartiere dove verrà aperta. La stazione verrà inaugurata nel 2025: c’è ancora un po’ di tempo per dare a Giorgio Marincola il giusto riconoscimento che merita.La copertina di "Storia del colonialismo italiano. Politica, cultura e memoria dall’età liberale ai nostri giorni" di Valeria Deplano e Alessandro Pes, Carocci 2024© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediMichele Colucci

Francia, 19enne “adoratore di Hitler” progettava una strage: arrestatoCovid-19, lockdown fino al 31 agosto per la Nuova Zelanda

Frana in Messico, si stacca un pezzo di montagna: almeno quattro case sepolte

Bimbo di 9 anni morto in una spiaggia della Thailandia per la puntura di una medusa velenosaCovid, l'ex pilota spagnolo Jorge Lis è morto a 46 anni: "Mi sarei dovuto vaccinare"

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 641Referendum aborto San Marino, vittoria schiacciante del sì con oltre il 70%

Si taglia il pene e lo getta dal finestrino: gli avevano detto che così avrebbe salvato il mondo

Canada, avviate le operazioni di recupero di 39 minatori intrappolati a 1200 metri sotto terraCovid, la variante Mu è presente in 49 Stati Usa

Ryan Reynold
Francia, 19enne “adoratore di Hitler” progettava una strage: arrestatoTurchia, fattorino di un hotel riceve ingente eredità da un ricco turista britannicoCoronavirus, negli Usa il Covid ha fatto più morti dell’influenza spagnola nel Novecento

Campanella

  1. avatarNew York, strage di uccelli migratori: disorientati dalle luce si schiantano contro i grattacieliProfessore Campanella

    Vicepreside fa stuprare una ragazzina di 13 anni da un 52enne: arrestati entrambiUSA, 19enne va all'ospedale per una presunta appendicite, scopre di essere incinta e partorisceCane travolto dalle onde: ritrovato e salvato dalla polizia marina dopo due ore in acquaCoppia di sposi chiede 240 dollari agli invitati che hanno disertato il matrimonio senza avvisare

      1. avatar11 settembre 2001: la storia e la celebrazione dei cani eroiCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

        Sardegna, arrestato l'ex presidente catalano Carles Puigdemont

  2. avatarRegno Unito, 19enne morto di cancro: medici interpretano i sintomi come attacchi d’ansia per 12 volteanalisi tecnica

    Chi è il cardinale Burke, il no-vax finito in terapia intensivaLe diagnosticano un cancro 3 settimane prima del matrimonio: l'aveva già spostato 3 volte per il CovidUsa, mamma di 32 anni morta di covid dopo il parto: avrebbe essere vaccinataCovid, volontari testeranno nuovi vaccini: in Inghilterra, apre l'istituto specializzato

    VOL
  3. avatarMarocco, liberata Ikram Nazih: era in carcere da giugno per una vignetta sul CoranoBlackRock Italia

    Afghanistan, spari contro le finestre dell'hotel: spavento in diretta per la giornalista Cecilia SalUSA, Louisiana: uomo di 71 anni aggredito da un alligatore, moglie denuncia la scomparsa del corpoCoppia non vaccinata muore per il Covid negli Usa: lascia sette figliRegno Unito, incendio industriale divampato a Kidderminster

Russia, studente corregge Putin in una lezione di storia: preside lo sgrida, ma il presidente ringrazia

Slovenia, ragazza di 20 anni morta dopo il vaccino: sospesa somministrazione di J&JCovid, l'ex pilota spagnolo Jorge Lis è morto a 46 anni: "Mi sarei dovuto vaccinare"*