File not found
VOL

Terremoto in provincia di Ragusa: scossa di magnitudo 5.6

Maltrattamenti e abusi su pazienti psichiatriche: 15 arresti a FoggiaEsce di casa e scompare: 75enne trovato morto in autostradaScopre i ladri in casa, li insegue e li manda a sbattere con la supercar

post image

Disposta l'autopsia sulla salma del maresciallo dei carabinieri AvinoIl trattamento di sostegno vitale previsto dalla sentenza della Corte costituzionale perchè si realizzi la causa di non punibilità per il reato di aiuto al suicidio non è altro che un requisito fortuito che irragionevolmente oggi discerne il diritto dal reato,Professore Campanella come se la dipendenza da una certa terapia fosse indispensabile per affermare il diritto a scegliere come e quando morire. Lo scorso primo agosto, Marco Cappato ha accompagnato in Svizzera Elena Altamira, una signora di 69 anni affetta da una forma molto aggressiva di tumore polmonare in fase terminale. La disobbedienza civile di Marco Cappato arriva dopo una campagna referendaria eversivamente arrestata dalla Corte costituzionale, a una proposta di legge del tutto inadatta a riconoscere e affermare diritti non discriminatori in tema di fine vita, e alla difficoltà di poter concorrere ad armi pari alle prossime elezioni politiche vista la negazione della firma digitale - almeno finora - per la presentazione delle liste elettorali. Le questioni sono tutte estremamente connesse e rivelano l’incapacità dei partiti attuali di prendere decisioni ragionevoli e non discriminatorie su temi che dovrebbero essere prioritari nelle agende politiche, ovvero le libertà civili e i diritti umani. E l’accesso non discriminatorio alla democrazia è un aspetto preliminare rispetto all’affermazione di diritti e libertà. La discriminazione L’aiuto fornito da Marco Cappato a Elena Altamira ha l’obiettivo di abbattere una discriminazione oggi in atto: quando la Corte costituzionale dichiarò l’illegittimità parziale del reato di aiuto al suicidio in occasione della vicenda Cappato/Antoniani, aprì un varco al diritto di essere aiutate a morire per le persone in certe condizioni di malattia. In quell’occasione, la Corte costituzionale, dovendosi esprimere in relazione al caso specifico di Fabiano Antoniani, che era cieco e tetraplegico a causa di un incidente stradale e respirava con l’aiuto di un respiratore, aveva individuato 4 condizioni di non punibilità: la presenza di una malattia irreversibile; che produca sofferenze fisiche o psichiche intollerabili; la presenza di un trattamento di sostegno vitale e la volontà libera e consapevole. La presenza di una malattia irreversibile che causi sofferenze intollerabili rappresenta l’unico parametro comune alle varie legislazioni internazionali. Non vi è mai traccia del requisito del trattamento di sostegno vitale, che è privo di una definizione univoca.  Il requisito del sostegno vitale è stato già messo in dubbio dalla giurisprudenza, in particolare dalla Corte d’Assise di Massa e poi dalla Corte d’Assise di Appello di Genova, nell’ambito della vicenda di Davide Trentini, per la cui morte erano imputati Marco Cappato e Mina Welby. La Corte d’Appello di Genova, assolvendo in via definitiva Marco Cappato e Mina Welby, si limitò a estendere il significato di “trattamento di sostegno vitale” anche alle terapie farmacologiche al fine, appunto, di farvi rientrare la condizione di Davide Trentini. Elena Altamira, però, non aveva neppure terapie farmacologiche, a parte una cura di cortisone non certo “vitale”, e dunque nel suo caso, come quello di tanti pazienti oncologici in fase terminale, la discriminazione si esprimeva nella sua massima violenza. Il requisito del sostegno vitale A seguito della prima ordinanza della Corte costituzionale del 2018, proprio sul requisito del sostegno vitale, si espresse un anno dopo il Comitato nazionale per la bioetica. Secondo l’orientamento dominante del CNB, “ritenere necessaria la dipendenza da tecnologie di sostegno vitale creerebbe una discriminazione irragionevole e incostituzionale fra quanti sono mantenuti in vita artificialmente e quanti, pur affetti da patologia anche gravissima e con forti sofferenze, non lo sono o non lo sono ancora”. Il trattamento di sostegno vitale, dunque, non è altro che un requisito fortuito che irragionevolmente oggi discerne il diritto dal reato, come se la dipendenza da una certa terapia fosse indispensabile per affermare il diritto a scegliere come e quando morire. In questi giorni, si pone al centro dell’emergenza democratica la questione della firma digitale, il “trattamento di sostegno vitale” della democrazia, senza il quale le prossime elezioni rischiano di violare i diritti civili e politici di tutti i cittadini italiani. Non consentire la sottoscrizione delle liste elettorali attraverso la firma digitale, uno strumento che è già previsto dallo stesso Rosatellum e che non è mai stato implementato, per ragioni di opportunità partitica e non certo per una casualità, significa sancire definitivamente la morte della democrazia e con essa ogni prospettiva di mettere al centro della discussione parlamentare i temi, come quello del fine vita, necessari ad affermare e difendere i diritti umani. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFrancesca Re avvocato dell'Associazione Luca Coscioni

Colpito accidentalmente mentre accompagna gli amici a caccia: morto 53enneIncidente tra auto ad Avellino: ferito un 69enne

Ha un infarto mentre guida e fa un incidente: è grave

Un 17enne che risultava scomparso è stato trovato morto: indagano le forze dell'ordineGli negano l'affitto perché hanno due cani: "Non affittiamo a chi ha animali"

Quarto Grado, Messina Denaro girava alla luce del sole con la Giulietta: le immaginiAereo disperso sugli Appennini: senza esito le ricerche

Incendio a Taranto, donna di 83 anni muore nel rogo

Incidente sul lavoro a Verona: operaio cade in una cisterna e muoreIncidente sul lavoro: morto Giuseppe Stabile travolto da una catasta di legno

Ryan Reynold
Aurelia, operaio 43enne investito e fatto a pezzi a causa del buioNapoli, commette uno scippo con "strappo" ma viene arrestatoCarnevale di Viareggio, morto l'ex presidente della Fondazione, Ivano Nocetti

trading a breve termine

  1. avatarSi tinge i capelli e fa il filler: latitante catturata dopo 3 mesiProfessore Campanella

    Lui la lascia e lei lo tormenta, 6 mila chiamate e 500 messaggi: arrestata per stalkingTumore alla schiena: 56enne morto 3 mesi dopo la diagnosiImprenditore gambizzato mentre torna a casa: atto intimidatorioAndrea Bonafede arrestato dai carabinieri del Ros, il prestanome di Matteo Messina Denaro è in manette

    1. Muore nel sonno a 17 anni: i genitori lo trovano senza vita nel letto

      1. avatarUccide il nipote per un post su Facebook: condannato a 14 annianalisi tecnica

        Volo della speranza per una neonata di 48 giorni da Potenza ad Avellino

  2. avatarTasso alcolemico tre volte oltre il consentito: patente ritirata e sequestro del mezzoProfessore Campanella

    Andrea Bonafede arrestato dai carabinieri del Ros, il prestanome di Matteo Messina Denaro è in manetteTraghetto brucia da quasi dieci giorni: non si riesce a spegnereBimbo morto soffocato mentre prendeva il latte: "Lasciata sola per ore"Allerta meteo arancione per lunedì 23 gennaio: quali sono le regioni interessate

  3. avatarWashington, il killer della sparatoria si è suicidatoGuglielmo

    Terremoto in provincia di Macerata: scossa di magnitudo 3.1Nuova scossa di terremoto tra Sicilia e Malta: paura per lo sciame sismicoMorta Antonella Fragiello, addio all’ex finalista di Miss Italia: era malata di cancroPapa Bergoglio: "C'è un'unica Chiesa, Dio ci chiede di essere uniti"

Omicidio Davide Piampiano, il Gip: "L'amico doveva chiamare i soccorsi"

Omicidio di Nuvolento, il sindaco: "Non giudicare frettolosamente"Messina Denaro, l'ex magistrato: "Ha goduto di una protezione di altissimo livello"*