File not found
BlackRock Italia

Netflix ha perso 970mila abbonati nell’ultimo trimestre. Ma sono meno del previsto

Cerbero, il podcast delle polemiche oscurato da TwitchMorte Franco Frattini: la reazione di Mattarella e MeloniHo mobile, furto di dati ad alcuni clienti: violate le loro SIM

post image

Sondaggi politici, il bilancio di fine 2022: crollano Lega e PD, trionfo per Fratelli d'ItaliaNel “romanzo non romanzo” di Lucio Luca,ETF La notte dell’Antimafia, la vicenda dell’ex presidente della sezione Misure di prevenzione. Sullo sfondo l’ambigua Palermo del dopo stragi, con magistrati, prefetti e avvocati all’assalto dei beni dei bossNessuno aveva mai ostentato tanta voracità, tanta bramosia. Con i soldi che non bastavano mai: per pagare i conti lasciati in sospeso, per rassicurare gli amici più fidati, per appagare desideri e capricci dei figli. Tutto era consentito ai “buoni” di Palermo. E tutto potevano fare in nome della legge. Depredare, umiliare, schiacciare. E comunque quegli altri erano mafiosi o forse quasi mafiosi, che poi a loro, quel quasi, non faceva differenza. Anche se i colleghi giudici non avevano mai trovato prove dell’appartenenza a un sodalizio criminale, anche se c’erano tribunali che li avevano definitivamente assolti. Ma ai “buoni” importava niente, ai “buoni” interessava solo regnare su una Sicilia buia dove nulla era vietato. Neanche rubare alla luce del sole.È presentato come un romanzo, «un romanzo tratto da una storia vera», ma leggendolo con cura, pagina dopo pagina, ci si rende conto che di vero c’è tutto e persino troppo in La notte dell’Antimafia (Compagnia editoriale Aliberti, 271 pagine, euro 18,90), libro sulle vergogne della magistratura siciliana al tempo di Silvana Saguto, che non a caso veniva chiamata “la zarina” per il potere che aveva accumulato e per la paura che incuteva.I gironi infernaliÈ firmato da Lucio Luca, un giornalista che già qualche anno fa aveva sperimentato, e con successo, il romanzare la tragica vicenda di un giornalista che non poteva più fare il proprio lavoro e che alla fine si è suicidato in terra di ’ndrangheta.Questo romanzo non romanzo entra invece con audacia nelle cattiverie siciliane delle Misure di prevenzione, la cui presidente – Saguto appunto – riesce a trasformare in oro la sofferenza altrui, riesce ad annichilire il lettore per come lo trasporta nei gironi infernali frequentati da avvocati prezzolati, parenti affamati, professori universitari e contabili straordinariamente furbi.Una delle parole chiave che si ritrova nella trama è “intruppicare”. La traduzione più vicina all’italiano è “inciampare”, che però di sicuro non rende come “intruppicare”, perché in realtà chi “intruppica” prova molto più dolore di chi inciampa.Dialogo a pagina 58 fra un penalista che difende un imprenditore assolto e ingoiato nei meandri delle Misure di prevenzione palermitane e il figlio di una vittima, che poi è uno dei personaggi principali del libro di Luca. Penalista: «Visto che sei colto, ricordati di questo verbo: intruppicare. Mai intruppicare nelle Misure di prevenzione di Palermo. Sai quando entri, non sai quando esci...». Figlio: «Come faccio a spiegare a mio padre che è intruppicato, quello prima mi ride in faccia ma poi si spara un colpo in testa...».Gli altri protagonisti di questo noir siciliano hanno naturalmente un nome – a cominciare da Franco Lena, che chiamano con rispetto ingegnere ma non è mai stato ingegnere se non per una di quelle sconosciute università straniere che gli ha consegnato una pergamena dietro adeguato compenso – e un loro incubo da raccontare dopo avere incrociato per mala sorte Silvana Saguto e la sua corte dei miracoli.I maggiordomi a palazzoL’“ingegnere” Lena, prima costruttore e poi imprenditore vinicolo, nel 2010 finisce dentro con l’accusa di avere come amici i Madonia della Piana dei Colli, il boss Salvatore Lo Piccolo, e nientedimeno che il vecchio padrino di Corleone, Bernardo Provenzano. Assolto in primo grado, assolto in appello, assolto in Cassazione. Spolpato però da una giustizia che gli ha fatto perdere tutto.Un dibattito violento si è aperto da qualche anno in Italia sul “doppio binario”, la non colpevolezza decretata da un tribunale e la colpevolezza certificata dalle Misure di prevenzione, ma le nefandezze ricostruite in La notte dell’Antimafia vanno ben oltre scontri ideologici o filosofie giudiziarie, perché i crimini sono solo crimini e nient’altro.Con il male che si mischia e si confonde fino a perdersi nel grottesco.«Peppe, dove siete? Per cortesia, prima passate a prendere i ricci al Borgo». E un’altra volta: «Peppe, mi raccomando passa in farmacia per l’aspirina di mio padre, ah ci sarebbe pure la giacca della prefetta da portare in tintoria. Tranquillo, non ti faccio fare tardi stasera, lo so che è il compleanno della bambina, lo so, dieci volte me l’hai detto, pensi che sono rincoglionita?». Il caposcorta, Peppe, usato come un cameriere dalla “zarina”. E guai a contraddirla, sennò gli occhi della giudice diventavano due fessure e lei cominciava a travolgere tutti quelli che si trovavano sul suo cammino.Ancora se la ricordano a Palermo quella scena dentro l’aula bunker dell’Ucciardone, quando Silvana Saguto si trovò faccia a faccia con Totò Riina e lo trattò come una pezza da piedi. Con il presidente della corte di assise che accanto quasi tremava, e con lei che andava ripetendo: «Io a Riina gli ho fatto prendere sedici ergastoli». Ma poi era cambiato tutto. Soprattutto era cambiata lei.Al suo avvocato preferito, Gaetano Cappellano Seminara, diceva: «Tanino, io sono come Dio onnipotente. Posso disfare tutto quello che voglio. Chi può dirmi di no?»Il libro svela il marcio di una lunga stagione siciliana e tutto ciò che è accaduto dopo le stragi del 1992, il caso Saguto e il caso Montante (l’ex vicepresidente di Confindustria «nel cuore di un capomafia» eppure riconosciuto come un faro dell’Antimafia), le ambiguità e gli appetiti di alcune associazioni, l’omertà della corporazione dei giudici fino a un’inchiesta che ha travolto i “buoni” e i loro complici.Silvana Saguto prima espulsa dalla magistratura e poi condannata dalla Cassazione, con il marito Lorenzo, con il fido avvocato Tanino, con il professore universitario Carmelo Provenzano, un altro maggiordomo della zarina.Ma, al di là delle responsabilità penali, la rete dei favoreggiatori di Silvana Saguto era molto più estesa. Basterebbe sfogliare le carte e, soprattutto, ascoltare le intercettazioni ambientali, per scoprire fino a dove arrivavano i tentacoli delle Misure di prevenzione. Un sistema molto malato che Lucio Luca ben ci descrive nel suo “romanzo”.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediAttilio Bolzoni Giornalista, scrive di mafie. Ha iniziato come cronista al giornale L'Ora di Palermo, poi a Repubblica per quarant'anni. Tra i suoi libri: Il capo dei capi e La Giustizia è Cosa Nostra firmati con Giuseppe D'Avanzo, Parole d'Onore, Uomini Soli, Faq Mafia e Il Padrino dell'Antimafia.

Violenza sessuale nella scuola della GdF, il generale: «Le caserme restano luoghi per donne. Il sospettato trasferito a mille chilometri»Notizie di Politica italiana - Pag. 123

La "tattica stragiudiziale" di Saviano contro Meloni

L’annuncio di Giorgia Meloni da Washington: «Chico Forti torna in Italia»ChatGpt è sempre più potente. Anche nella capacità di fare disinformazione

Governo, le spese del premier Meloni per i viaggi istituzionali a novembre ammontano a circa 160 mila euroEuropean Focus 25. Tensioni sulle pensioni

Nuovo regolamento europeo sull’intelligenza artificiale: cosa manca, cosa fare

Giorgia Meloni al G7: “Pieno sostegno a Kiev, economico e militare”È ora che l’Italia approvi una legge per il clima

Ryan Reynold
Cartabianca, Mara Carfagna su Forza Italia: "Lo vedo un partito oggettivamente debole"Nell’inferno della mia prigioneSergio Mattarella è risultato positivo al Covid-19

Capo Analista di BlackRock

  1. avatarGoogle, quali sono i trend delle parole più cercate in Italia nel 2022criptovalute

    La gabbia dorata di Apple: i consumatori sono incastratiPur di attaccare Domani, Meloni piega anche la lingua ai propri interessiGoverno, istituito il Comitato Nazionale per la Bioetica: Meloni nomina Vescovi presidenteOms: «L’ospedale Nasser di Gaza non è più in funzione»

    1. All’Assemblea siciliana volano mancette: regali al Trapani calcio e alla fondazione del lago senza più acqua

      1. avatarCartabianca, Mara Carfagna su Forza Italia: "Lo vedo un partito oggettivamente debole"ETF

        Piero Fassino critico sulle primarie del PD da remoto

  2. avatarM5S, Conte chiede agli iscritti di destinare un milione di euro per pc e tablet a scuole bisognoseanalisi tecnica

    Giorgia Meloni incontra Ignazio Visco a Palazzo ChigiSondaggi politici: PD sotto il 15% dopo il QatargateManovra, soppressa la norma sul Pos, le multe non vanno viaLa maggioranza contro l'Ue sulle case Green, Tommaso Foti (FdI): "La casa è sacra e non si tocca"

  3. avatarGiusizia, parla il ministro Carlo Nordio: "L'avviso di garanzia è da rivedere"MACD

    Sarà l’intelligenza artificiale a sostituire i sondaggisti?Il discorso di fine anno del presidente Mattarella: "Per l'Italia necessaria una visione del futuro"Le città invisibili: dal Pigneto a SohoGiorgia Meloni alle prese con il problema della lotteria Italia: buco nelle entrate da giochi e scommesse

Come sono diventato ritardatario

Lo sfogo di Berlusconi "Governo Meloni impreparato"“Thailandia sincera”, il diario di Fumettibrutti su Finzioni*