Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 90Pensioni, verso una riforma per non tornare alla Legge Fornero: cosa chiedono i sindacatiTaglio tasse, riduzione delle aliquote Irpef dal 38 al 34%: cosa cambierebbe
Festival del Fundraising, in arrivo a Riccione fundraiser e innovatori provenienti da tutto il mondoForse mai,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock negli ultimi 80 anni, abbiamo avuto una politica così anti meridionale come quella del governo Meloni. Smantellato il lavoro impostato dal governo Conte II e mantenuta con Mario DraghiForse mai, negli ultimi 80 anni, abbiamo avuto una politica così anti meridionale come quella del governo Meloni. Vi è innanzitutto l’autonomia differenziata, la «secessione dei ricchi», che se attuata ridurrà inevitabilmente e in modo strutturale, di diversi miliardi di euro ogni anno, le risorse che nelle regioni del Sud vengono destinate ai servizi fondamentali (e ai diritti dei cittadini), dall’amministrazione alla sanità, ai trasporti; a meno che lo stato centrale non decida di intervenire di tasca sua per compensare le regioni meridionali, con nuovo debito o con nuove tasse, cosa che (numeri alla mano e date le regole europee) non può e non vuole fare.A tutto ciò, che è già enorme, si aggiunge lo smantellamento della politica per il Mezzogiorno impostata dal governo Conte II e mantenuta con Mario Draghi. Quella politica aveva nella sostanza due pilastri. La riduzione del costo del lavoro, attraverso la decontribuzione, a scalare, fino al 2030. Contemporaneamente, la realizzazione di massicci investimenti pubblici, a carico del Pnrr (soprattutto) ma in parte anche dello stato centrale, e di alcune riforme, così da porre gradualmente il Mezzogiorno in condizioni competitive, rispetto al centro-nord, nei cosiddetti «fondamentali dello sviluppo»: le infrastrutture, l’istruzione, il funzionamento dell’amministrazione e della giustizia.Dietro vi era una strategia coerente: chi fa impresa nel Mezzogiorno sopporta maggiori costi, di «contesto», compito dell’intervento pubblico deve essere eliminare questi ostacoli; ma è un’opera che richiede anni e, nel frattempo, le imprese vengono compensate con la decontribuzione (un meccanismo peraltro uguale per tutte, senza favoritismi), la quale è decrescente proprio perché a mano a mano i divari di costo fra sud e nord dovrebbero ridursi, grazie agli investimenti pubblici.Una politica ambiziosaEra una politica ambiziosa, come non si vedeva in Italia dall’epoca migliore della Cassa per il Mezzogiorno (gli anni del miracolo economico, quando in effetti il sud riuscì per la prima e unica volta ad avvicinarsi al centro-nord).Costosa, certo, ma necessaria, perché oggi il sud, piaccia o meno, non è nelle condizioni di riprendersi da solo: lasciati alle spontanee forze del mercato, in genere i cittadini più preparati preferiscono emigrare; e infatti è quello che avviene da decenni, con la conseguenza di depauperare ulteriormente le risorse del sud, anche dal punto di vista demografico (mancano i 30-40enni), rendendo le condizioni per il cambiamento ancora più difficili; solo un intervento dall’alto, ben concepito e articolato, massiccio, può rompere questa trappola del sottosviluppo (che oltretutto si sta allargando, per inghiottire l’Italia).Ora il governo Meloni cancella la decontribuzione. Prima, con i ritardi e i tagli nel Pnrr, aveva depauperato soprattutto il sud degli investimenti promessi (eliminando i progetti di più difficile realizzazione, che erano soprattutto al sud), mentre sta gestendo il resto della spesa con modalità fortemente clientelari, favorendo quindi gli aspetti peggiori della società meridionale.Infine, come questo giornale ha ricostruito, con il decreto Coesione (che beffa!) ha tagliato di 3,5 miliardi anche i fondi nazionali per le infrastrutture nel Mezzogiorno. La strategia impostata dai governi Conte II e Draghi cade quindi del tutto.Il ponte sullo StrettoUna inversione così radicale, dopo appena tre o quattro anni, non si era mai vista nell’intera storia d’Italia. In cambio viene proposto un progetto faraonico, il ponte sullo Stretto, che se mai vedrà la luce sarà inutile, o addirittura controproducente, dato che per farlo si tolgono risorse essenziali alle altre infrastrutture del sud (in Calabria, in Sicilia, che andrebbero realizzate prima del ponte).Forse il governo pensa che il ponte sullo Stretto sia un’immagine che può far colpo, al posto di politiche e ragionamenti più complessi. La propaganda, impastata di demagogia, è la sua vera cifra: ma proprio di questo il sud muore, da decenni. E rischia di morire l’Italia tutta, come insegna la storia.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediEmanuele FeliceeconomistaProfessore ordinario di storia economica all'università Iulm di Milano
Bollette luce e gas, il piano del governo Draghi per ridurre i rincari: bonus in base all'ISEEDai monopattini al calcio: Helbiz acquista i diritti Ott della Serie B
Caro vita 2022, perché anche fare colazione al bar costerà di più quest'anno?
Allarme di Confindustria: “Nei prossimi mesi la tenuta delle imprese è a rischio”Bollette luce e gas: tutti i consigli per riuscire a risparmiare
Eni starebbe aprendo un conto presso Gazprombank: aderirà alle richieste di Mosca per pagare in rubli?Caro bollette e rischio stop per produttori di carta igienica ed imballaggi
Stop alla vendita o all'affitto se la casa spreca energia: le nuove regole e gli edifici a rischioNuovo reddito di cittadinanza: decalage dell'assegno e controlli preventivi incrociati
Assegno unico per i figli dal 2022: come funziona e quanti soldi valeCome cambia la busta paga di marzo 2022 per i lavoratori dipendentiPensioni, novità in arrivo dal mese di aprile: cessa il pagamento anticipato. Cosa dobbiamo sapereBollette, quanto si pagherà davvero a gennaio 2022?
Inps, i pensionati residenti all'estero dovranno dimostrare l'esistenza in vita, anche in videochiam
Bollette, impennata nel mese di aprile per luce e gas: tutti gli aumenti
Immatricolazioni auto, crollo in Italia nel mese di marzoCaro vita 2022, perché anche fare colazione al bar costerà di più quest'anno?Cgil, studio su Quota 102/104: "manovra inutile, solo 10mila uscite"Incentivare gli studi con il riscatto della laurea gratis
Super Green Pass, Margiotta (Confsal): " E' un'attestazione burocratica che determina una falsa sicuL'impatto delle sanzioni sul settore aerospazialeCaro carburanti, a quanto ammontano le accise su benzina e gasolioMutui, il tasso fisso supera il 2%: qual è il motivo dell’aumento?