File not found
BlackRock Italia

Il tweet di Italia Viva: “La strategia di Letta è un regalo alla Meloni”

Politici che prima si insultano e poi si alleano, perché è normaleNotizie di Politica italiana - Pag. 187Crisi di governo, Letta incontra Draghi a Palazzo Chigi

post image

Gas, il piano per il risparmio energetico di Cingolani: termosifoni giù di un grado da ottobreUn gruppo di astrofisici ha pubblicato un articolo che esamina le conseguenze che si avrebbero se una “stella canaglia” arrivasse a meno di 100 unità astronomiche - cioè 100 volte la distanza tra la Terra e il Sole – dal Sole stessoLe stelle sono legate dalla forza di gravità alle loro galassie e si muovono di concerto con l’ambiente circostante. Il nostro Sole ad esempio,VOL ruota con la maggior parte delle altre stelle attorno al centro galattico che si trova a circa 26mila anni luce da noi e lo fa dal giorno della sua nascita. Ma a volte qualcosa rompe questo stretto legame. Se una stella si avvicina troppo ad un buco nero supermassiccio (molto pesante), ad esempio, il buco nero può espellerla nello spazio diventando così una “stella canaglia”, come la chiamano gli astronomi. Ed è così che queste stelle sembrano vagare impazzite nello spazio.Rischi per la Terra? Cosa accadrebbe alla Terra se uno di questi intrusi stellari si avvicinasse troppo a noi? Non è un evento molto probabile, ma la possibilità non è zero. Dopo diversi miliardi di anni, il nostro sistema solare si è evoluto in una prevedibilità sedentaria. I pianeti si muovono attorno al Sole e questi siede solidamente nel mezzo di tutto questo. Ma se un’altra stella si avvicinasse di molto a noi, i legami gravitazionali invisibili che mantengono tutto così com’è, verrebbero ad alterarsi o addirittura si spezzerebbero. La Terra è un pianeta minuscolo, contenente solo circa tre milionesimi della massa del Sole. Il nostro Pianeta esiste grazie alla “bontà” del nostro Sole e alla sua enorme gravità, ma se un’altra stella si facesse strada verso questa nostra disposizione ordinata, la Terra potrebbe trovarsi alla mercé del nuovo schema gravitazionale che si verrebbe a trovare.Ma per capire cosa potrebbe realmente succedere, senza entrare in una situazione fantascientifica, un gruppo di astrofisici ha pubblicato un articolo che esamina le conseguenze che si avrebbero se una stella canaglia arrivasse a meno di 100 UA (UA corrisponde ad una Unità Astronomica, ossia la distanza tra la Terra e il Sole che è di circa 150 milioni di chilometri) dal Sole. L’articolo è apparso sul server di prestampa arXiv. L’autore principale è Sean Raymond, astronomo del Laboratoire d’Astrophisique de Bordeaux, del Cnrs (Centro nazionale per la ricerca scientifica) e dell’Université de Bordeaux. Sappiamo già che la prevedibilità stabile del nostro sistema solare non durerà per sempre. Il Sole continuerà ad evolversi e, nel prossimo miliardo di anni, diventerà più luminoso. La Terra è terribilmente vicina al limite interno della zona abitabile che va da 0,95 UA a 1,37 UA.Solo avvicinandosi un po’ di più al Sole il delicato equilibrio che permette all’acqua liquida di persistere sulla superficie verrebbe interrotto e tutta l’acqua potrebbe evaporare. Nello stesso intervallo di un miliardo di anni, statisticamente parlando esiste circa l’1 per cento di possibilità di incontrare una stella canaglia. Se ciò accadesse cosa accadrà alla Terra? La Terra verrebbe spinta al di fuori della zona abitabile? Scrivono gli autori della ricerca: «Al momento la Terra ha ancora circa un miliardo di anni di condizioni superficiali abitabili. Questo se tutto rimane imperturbabile e se rimane un “sistema chiuso”, ossia senza alterazioni che arrivano dall’esterno». Ma se una stella di passaggio si avvicinasse, il nostro sistema solare non risulterebbe più un sistema chiuso.Le possibilità La maggior parte delle stelle canaglia, chiamate anche stelle intergalattiche o stelle iperveloci, non si avvicinano neanche lontanamente alla Terra. Kappa Cassiopeiae, ad esempio, oggi è a 4.000 anni luce di distanza e non si avvicinerà mai. Altre, come le 675 stelle canaglia scoperte dagli astronomi della Vanderbilt University nel 2012, sono state espulse dalla Via Lattea dopo aver avuto a che fare con il buco nero supermassiccio al centro di essa. Va sottolineato che nella Via Lattea, così come nella maggior parte delle galassie, lo spazio è per lo più vuoto e la maggior parte delle stelle canaglia non si avvicinerà mai ad un qualunque sistema solare. «Statisticamente parlando, nell’attuale quartiere galattico i passaggi ravvicinati a una distanza inferiore a 100 UA, che influenzerebbero fortemente le orbite dei pianeti, avvengono solo all’incirca una volta ogni 100 milioni di anni», spiegano i ricercatori.Anche se le probabilità sono basse, le possibilità però, esistono. Quando guardi la galassia nel suo insieme, è quasi certo che una stella canaglia sta passando “vicino” ad una stella con un proprio sistema solare. Se quella stella fosse il nostro Sole, cosa accadrebbe alla Terra? Il gruppo di ricerca ha eseguito 12mila simulazioni ipotizzando le più diverse possibilità di traiettorie e velocità diverse fino a masse differenti tra una stella e l’altra. I risultati sono incoraggianti: «Se una stella passasse entro 100 UA dal Sole» c’è oltre il 95 per cento di probabilità che nessun pianeta venga perso. Ma esiste un 5 per cento di possibilità che un pianeta degli otto che compongono il nostro sistema solare subisca una forte alterazione. Mercurio è il più vulnerabile e potrebbe collidere con il Sole.Altre possibilità dicono che la Terra potrebbe collidere con Venere, altre ancora ipotizzano l’espulsione dei giganti di ghiaccio Urano e Nettuno dal sistema solare, altre che potrebbero sopravvivere solo della Terra e Giove o solo Giove. Un risultato apocalittico, ipotizza che tutti gli otto pianeti vengano espulsi dal sistema solare. Per fortuna altri risultati sono meno drammatici. Sostengono infatti, che tutti gli otto pianeti rimarrebbero imperturbabili, o al più solo leggermente o molto perturbati, ma rimarrebbero al loro posto. Ma anche se tutti ed otto i pianeti sopravvivessero, la sopravvivenza può significare cose diverse.Anche se rimangono nel sistema solare e restano legati gravitazionalmente al Sole, le loro orbite possono essere gravemente alterate al punto da arrivare fino alla nube di Oort, la grande nube che circonda il sistema solare dove vi sono miliardi di comete e che si trova a circa metà strada tra il sistema solare e Proxima Centauri, la stella più vicina a noi. I ricercatori hanno anche elencato i dieci risultati più probabili che porterebbero alla distruzione dei pianeti come li conosciamo oggi.Eccole: Mercurio si scontra con il Sole (probabilità del 2,54 per cento); Marte si scontra con il Sole (1,21 per cento); Venere colpisce un altro pianeta (1,17 per cento); Urano viene espulso (1,06 per cento); Nettuno viene espulso (0,81 per cento); Mercurio colpisce un altro pianeta (0,80 per cento); la Terra colpisce un altro pianeta (0,48 per cento); Saturno viene espulso (0,32 per cento); Marte colpisce un altro pianeta; la Terra si scontra con il Sole (0,24 per cento).Il nostro Pianeta ha quindi solo una probabilità dello 0,48 per cento di entrare in collisione con un altro corpo del sistema solare. Vale la pena considerare un altro risultato esotico delle simulazioni: la cattura della Terra da parte della stella di passaggio. Quella simulazione prevede il passaggio di una stella leggermente meno massiccia del Sole, la quale passa ad una velocità relativamente bassa in prossimità del nostro sistema solare.In tal caso la Terra potrebbe abbandonare il Sole e fuggire con la stella canaglia, mentre sei degli altri pianeti andrebbero a schiantarsi contro il Sole. L’unico pianeta in grado di sopravvivere è Giove. Nessuna sorpresa poiché è il pianeta più massiccio. Ma quanto è probabile che la Terra rimanga abitabile in un simile incontro? Se l’orbita della Terra viene modificata, il pianeta sarà di conseguenza più caldo o più freddo. Le simulazioni dicono che la Terra potrebbe sopravvivere come pianeta canaglia per circa un milione di anni fino a quando la superficie non si congelerà. O forse, se venisse catturato dalla stella canaglia, potrebbe rimanere in qualche modo abitabile se entrasse in orbita alla giusta distanza.Anidride ed Emirati In cima a remote montagne degli Emirati Arabi Uniti, ricchi di petrolio, un nuovo impianto catturerà presto l’anidride carbonica (CO2) atmosferica e la pomperà nella roccia, come tentativo di contrastare le emissioni che riscaldano il Pianeta, senza abbandonare però l’uso dei combustibili fossili. Utilizzando la nuova tecnologia sviluppata dalla start-up dell’Oman 44.01, l’impianto a energia solare “succhierà” l’anidride carbonica dall’aria, la dissolverà nell’acqua di mare e la inietterà in profondità, nel sottosuolo, dove in circa sei/otto mesi si mineralizzerà.Il nuovo sito nel Golfo di Oman è finanziato dal colosso petrolifero statale Adnoc, il cui amministratore delegato Sultan Al Jaber è stato presidente della Cop28. Gli Emirati Arabi Uniti sono il settimo produttore mondiale di petrolio e prevedono di investire 150 miliardi di dollari entro il 2027 per espandere la propria capacità di produzione di petrolio e gas. Risulta ovvio capire perché i produttori di petrolio stiano sostenendo con forza la tecnologia di cattura e stoccaggio del carbonio come soluzione al riscaldamento globale, nonostante le critiche degli esperti climatici che avvertono che non è sufficiente per affrontare la crisi in atto. È la strada giusta da percorrere? Forse potrebbe essere una delle strade da percorrere, ma «il problema con le tecnologie di cattura e stoccaggio del carbonio sta nel fatto che non sono ancora dimostrate su larga scala per capire se effettivamente possono lavorare a pieno regime e con quali risultati», ha affermato Karim Elgendy, membro associato di Chatham House, un centro studi britannico, specializzato in analisi geopolitiche e in tendenze politico-economiche globali.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediLuigi Bignami

Mastrangelo con la Lega: "Dare più fondi allo sport, togliendone alla sanità"In un video Berlusconi spiega la sua svolta green: “Pianteremo un milione di alberi”

Perché in Italia è sbagliato parlare di “premier”

Quarta Dose, il ministro Speranza lancia un appello: "Over 60 e soggetti fragili la prenotino subito"Il tema del premier del centrodestra, Berlusconi: “Non mi appassiona”

Studente scrive la tesina su Mario Draghi, il premier gli risponde con una letteraElezioni 2022, Meloni: “Il reddito di cittadinanza ha fallito. Servono politiche per favorire il lavoro”

Crisi di governo, il retroscena: “Gelmini, Carfagna e Brunetta fuori da Forza Italia in caso di rottura

Accordo tra Renzi e Calenda, fissato l’incontro per definire gli ultimi dettagli e fare l’annuncioCrisi di governo, perché se Draghi ha ottenuto la fiducia in Senato è salito al Colle?

Ryan Reynold
Pd, Letta capolista alla Camera in Lombardia e in VenetoMovimento 5 Stelle, Di Battista e Casalino non hanno presentato la candidaturaDi Maio sul Reddito di Cittadinanza: “Io non voglio affatto abolirlo”

investimenti

  1. avatarIl centrosinistra adesso è sotto il 30% e il duo Calenda-Renzi può superare il 10Capo Analista di BlackRock

    Quarta Dose, il ministro Speranza lancia un appello: "Over 60 e soggetti fragili la prenotino subito"Elezioni politiche 2022, Calenda: “Carfagna e Gelmini entrano nella segreteria di Azione”Ponte Morandi, Toti: "Abbiamo ancora incisi nel cuore quei giorni"Crisi di governo, mercoledì alla Camera voto di fiducia

    1. Matteo Renzi: “Farò di tutto affinché Giorgia Meloni non diventi premier”

      1. avatarRita Dalla Chiesa ricorda il padre e spiega perché si è candidata con Forza ItaliaProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

        Crisi di governo, le eventuali elezioni anticipate potrebbero tenersi il 2 ottobre

  2. avatarMatteo Renzi: " No con il PD per vendette personali. Berlusconi? Mai con Forza Italia"ETF

    Chi può unire il grande centro: ecco i quattro leader del partito di DraghiNotizie di Politica italiana - Pag. 183Letta crede nella rimonta ma Meloni parla già di ministriElezioni 25 settembre, Chiara Appendino si candida con il M5s

  3. avatarSalvini da Domodossola: “La Lega sarà il primo partito”BlackRock Italia

    Crisi di governo, cos’è la verifica di maggioranza?Il manuale del perfetto candidato azzurro di Berlusconi: “Attaccate Calenda e Renzi”Elezioni 25 settembre, Matteo Renzi lavora al terzo poloPonte Morandi, Toti: "Abbiamo ancora incisi nel cuore quei giorni"

    VOL

Berlusconi e il ponte sullo Stretto: un sogno spezzato dalla crisi e da Grillo

Meloni: “Rispetto la Segre ma noi della fiamma andiamo fieri”Berlusconi: "Con ok a presidenzialismo Mattarella dovrebbe dimettersi". La reazione di Letta*