File not found
criptovalute

Va a trovare il figlio ma scompare nel nulla: ricerche in Brianza

Padova, cade dalle scale del terzo piano: morto 19enne dopo 5 giorni in ospedaleDresda, terrore in un centro commerciale: catturato l'uomo barricato con degli ostaggi, morta la madreUccide la moglie e si barrica in casa: arrestato

post image

Racalmuto, trovati in casa i cadaveri di due coniugi: il figlio è accusato di duplice omicidioIl film di Ludovica Fales racconta la vicenda reale di una diciassette rom a cui viene tolto il figlio. Un racconto corale,Campanella autentico, privo di paternalismi e contro i pregiudiziTutti gli articoli di Tempo pieno, la scuola di DomaniSei un/a insegnante? Puoi abbonarti a Domani con la carta del docente a soli 80 euroCome in una favola antica, due bellissime ragazze vestite di rosso, sedute, mentre una pettina i lunghi capelli all’altra. «A cinque anni in casa anch’io leggevo Cinderella / in strada tutti mi chiamavano la zingarella...», scandisce Militant A di Assalti Frontali nel brano e nel video “Il mio nome è Lala”, diretto dalla stessa regista Ludovica Fales.Qui non si racconta una favola, ma la storia vera di Zaga (Zaga Jovanovic), che rimase incinta a diciassette anni, nel 2012, vedendo poi il proprio figlio assegnato d’ufficio ai servizi sociali, a causa della mancanza di documenti che certificassero sia la sua identità che quella dei componenti della sua famiglia di provenienza. Zaga è una rom, arrivata in Italia da bambina con padre, madre e fratello in fuga dalla guerra nella ex-Jugoslavia. Siamo a Roma, al Quarticciolo, zona fra viale Togliatti e via Prenestina. Luogo in cui potremmo trovare fianco a fianco un’impresa di pompe funebri e una trattoria di cucina tipica, nel quale, in uno dei molti momenti di grande intensità di questo film, alle spalle di Lala che si riflette nella vetrina del ristorante per passarsi il rossetto sulle labbra appare per un attimo Zaga, che subito dopo si celerà dietro di lei, come se fosse assorbita e si congiungesse con la giovane ragazza che le sta davanti.Ed è così, perché la vicenda di Zaga viene raccontata nella messa in scena attraverso quella di Lala (Samanta Paunkovic), che spinge la carrozzina col figlio neonato con un braccio ingessato a causa di una precedente aggressione subìta da qualche bullo di zona e che vive in una casa occupata, nella quale riceverà la visita di un vigile urbano, di un ufficiale giudiziario e di un’assistente sociale, incaricati di toglierle il bambino.Una storia realmente accaduta, con la protagonista reale presente nella ricostruzione cinematografica. Uno svolgimento narrativo che ha moltissime e intenzionali coincidenze con la biografia della persona che viene raccontata. Così, dopo i primi venti minuti di questa narrazione a doppio livello, si sente la voce della regista che chiama «stop!» e chiede all’attrice: «Come ti è parsa questa?», invitandola ad una autovalutazione dello stato di coinvolgimento emotivo e della resa interpretativa.Lala è un film che racconta una storia immaginata. È una storia immaginata che ha radici in una storia vera. È un racconto ricostruito sui set della periferia romana che, allo stesso tempo, viene interrotto per far confrontare i ragazzi e le ragazze che lo stanno interpretando sul loro percorso esistenziale. Commenti“Tempo pieno”, la scuola di Domani: rovesciamo gli stereotipi sull’educazioneChristian RaimoResistere alla cattiveriaCi hanno lavorato cinque anni, Ludovica Fales e tutto il gruppo (oltre alle due protagoniste, si sono dedicati all’impresa Francesca Carducci, Livia De Angelis, Antonio Di Tolla, Pasquale Plastino, Leonardo Halilovic, Daniel Fota, Fiorello Miguel Lebbiati, Rasid Nicolic, Antonio Calone, Peter Chappell), che, con un’altra ventina di ragazze e ragazzi, ha seguito un laboratorio teatrale e di scrittura collettiva.In un paio di momenti, durante la riflessione collettiva sulla propria esperienza di vita, l’emozione ha il sopravvento sulla lucidità (peraltro impeccabile anche dal punto di vista storico, sociologico, politico) dell’analisi. Ma non c’è nulla di artefatto, né di pietistico. Anzi: come in pochi altri casi qui è del tutto assente il paternalismo di chi pretenderebbe di raccontare realtà come queste da lontano o, peggio, dall’alto di una presunta superiorità culturale e civile. Potrebbe essere un esempio, forse indiretto, ma non per questo meno significativo, di come, nella scuola e nei contesti educativi, l’apertura al dialogo e la disponibilità all’ascolto della presa di parola dei ragazzi e delle ragazze possono dare risultati di notevole interesse.Sono loro che parlano di sé, senza infingimenti o imbellettamenti, a volte in modo persino spudorato. Con piena coscienza sia delle ragioni storiche che di quelle sociali della propria condizione.Lala e Zaga, i loro compagni e le loro compagne, fuori e dentro la messa in scena, scardinano con la forza dei loro volti (con intensissimi primi piani) e delle loro parole quasi tutti i luoghi comuni e i pregiudizi che ancora troppi di noi si portano dentro e, a volte, comunicano in modo violento. Lala e Zaga (che sono anche, sempre, Zaga e Samanta), corrono insieme, mano nella mano, nelle vie del Quarticciolo, ma non per darci la consolazione di un finale luminoso e pacificatorio, ma per ricordarci che non hanno intenzione di fermarsi, di crogiolarsi nell’autocommiserazione e nel vittimismo.Non perse, non dimenticate, non espulse da un sistema di istruzione che le vorrebbe fuori, ma pronte, anche grazie alla cultura imparata sui libri e a quella appresa nella vita quotidiana, a provare a trasformare un mondo alla cui cattiveria non intendono arrendersi. ItaliaRigore, disciplina e classismo: il mondo secondo ValditaraDavide Maria De Luca© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediCarlo Ridolfi

Frontale in auto: ferite due donneSavona, auto precipita nella scarpata, morta la conducente

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 644

Si schianta con l'auto contro un muro: 26enne perde la vita a MilanoScompare dopo un'escursione, riappare dopo mesi: "Volevo mi credessero morto"

Marco Pannone aggredito a Londra, diffusa la foto di un sospettatoAttacchi feroci ed incivili sul web a un tiktoker in gonna

Brandisce una pistola e minaccia gli studenti dal tetto di fronte la scuola

Sicilia, terremoti di magnitudo 3.0 e 3.7 a Floresta (Messina)Roma, ragazza denuncia sui social le presunte violenze subite dal fidanzato

Ryan Reynold
Manovra 2023, scioperi in tutta Italia dal 12 al 16 dicembre: l'annuncio della CGILCrociata della Lega sulle polpette crude: sparite dalla mensaInfluenza australiana, il monito di Lopalco: “È la peggiore del secolo”

BlackRock Italia

  1. avatarFollia a Siena: spara a caso contro auto e case con un fucileETF

    Morto Antonio D'Amico: era stato compagno di Gianni VersaceRoma, grave incidente stradale: morto un ragazzo di 22 anniAddio a Federico Cavallari, morto il 25enne tamponato nella nebbia sulla Statale 211 in LomellinaCon l'auto tampona il rimorchio di un trattore: è grave

      1. avatarColpito da un malore in casa: trasportato in ospedale d'urgenzaVOL

        Frana a Ischia: parla il soccorritore che ha trovato l'ultima vittima

  2. avatarCasamicciola: trovato il corpo della dodicesima vittimaCampanella

    Allerta meteo arancione e gialla domenica 11 dicembre: le regioni coinvolteMaltempo a Castiglione della Pescaia: fiumi di fango nella notteClassifiche hot delle dottorande: indagine interna all'università di PalermoMorto con suicidio assistito in Svizzera Massimiliano, era malato di sclerosi multipla

    ETF
  3. avatarScontro tra auto e scooter in galleria: un feritoProfessore Campanella

    Medico preso a colpi d'ascia nel parcheggio dell'ospedaleBrutto incidente sul lavoro, operaio vola per 4 metriTamponamento nella nebbia, 25enne in gravissime condizioniColpito da un proiettile vagante durante una battura di caccia al cinghiale: morto un uomo

A Roma i funerali di Sinisa Mihajlovic: con il Bologna anche il presidente Saputo

Alessia Piperno: "La mia compagna di cella condannata a morte"Moto si scontra con un'auto: coppia di centauri morta sul colpo*