Frosinone, tre figli da tre dipendenti diverse ma non ne riconosce nessunoRoma: baby gang fermata dalla polizia, rapinavano le vittime con forbici e coltelliOrrore in Brasile, quattro bambini uccisi con un'accetta
Incidente sul Lago di Garda a Pasqua, una motonave ha impattato contro una banchina: tre feritiMarcello Viola punterebbe ad andare fino in fondo e ottenere la procura capitolina. Ma il consiglio potrebbe preferirgli Lo Voi,Economista Italiano anche per non riscrivere la storia dopo lo scandalo del 2019 dell’Hotel Champagne. Il riesame ora spetta alla quinta commissione, di cui fa parte anche il togato di Area, Giuseppe Cascini, che nel libro di Palamara è stato descritto come il suo omologo sul fronte della sinistra giudiziaria e che compare spessissimo nelle chat dell’ex magistrato. A Milano si affaccia Nicola Gratteri, visto spesso nel palazzo di giustizia. Tuttavia il suo nome avrebbe contro i “poteri” cittadini, che preferirebbero una successione a Greco che rimetta ordine nella procura oggi dilaniata dalle divisioni interne. La decisione del Consiglio di Stato che ha annullato la nomina di Michele Prestipino a capo della procura di Roma ha riaperto il rebus dei collocamenti ai vertici degli uffici più importanti d’Italia. Difficile dire con quali esiti, eppure qualche indicazione filtra sia dal Consiglio superiore della magistratura che dalle procure interessate. La situazione più delicata riguarda Roma: il Tar Lazio prima e ora il Consiglio di Stato hanno dato ragione al procuratore generale di Firenze, Maurizio Viola, grande escluso dalla competizione per la nomina a successore di Giuseppe Pignatone. Se nei mesi scorsi si era ipotizzata una sua nomina a capo della procura di Palermo per fargli perdere interesse sulla poltrona di Roma, le nuove maggioranze interne al Csm non sarebbero più di questo avviso. E nemmeno Viola sarebbe intenzionato al passo indietro. A dimostrarlo, il fatto che i suoi legali abbiano immediatamente depositato la sentenza del Consiglio di Stato all’avvocatura dello stato in modo da renderla esecutiva. Un’accelerazione inaspettata, nella misura in cui il Csm aveva fatto sapere di voler aspettare l’esito del giudizio amministrativo anche sul caso dell’altro concorrente escluso, il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi. Anche in questo caso il pronostico è che il giudizio sia di rigetto del ricorso di Prestipino, evidenziando ancora una volta gli errori materiali e formali della sua nomina. Roma Dunque per la quinta commisisone al Csm si aprono due strade. Una sarebbe quella di confermare comunque Prestipino con un surplus di motivazione come richiesto dal Consiglio di Stato, entrando in rotta in rotta coi giudici amministrativi ed esercitando però le proprie prerogative formali di unico organo deputato alle nomine. Ma farlo significherebbe prendere una posizione difficile da sostenere, soprattutto nelle attuali condizioni. L’alternativa è che, nel riesame che comune avverrà in quinta commissione e poi nel voto al plenum, i consiglieri individuino un nuovo procuratore capo tra Viola e Lo Voi. Anche in questo caso, la scelta è complessa e presenta due fronti problematici: ritornare sui propri passi scegliendo Viola significherebbe delegittimare l’intero Csm, perchè vorrebbe dire ricredersi proprio sul candidato “correntizio” (seppur a sua insaputa) che era stato scelto dall’accordo Palamara-Ferri, entrambi sottoposti a procedimento disciplinare. Soluzione intermedia e oggi con le quotazioni in ascesa, allora, sarebbe quella di convergere su Lo Voi: formalmente corretta, decisamente più sostenibile sul piano dei titoli rispetto a quella di Prestipino visto che Lo Voi ha già rivestito un incarico direttivo, ma soprattutto una scelta che non riscriverebbe la storia che ha dato il via al terremoto giudiziario del 2019. Il riesame ora spetta alla quinta commissione, quasi interamente mutata rispetto a quella che nel 2020 votò per Prestipino. Con una nota che però potrebbe allungare ombre sulla votazione: della commissione fa parte anche il togato di Area, Giuseppe Cascini, che nel libro di Palamara è stato descritto come il suo omologo sul fronte della sinistra giudiziaria e che compare spessissimo nelle chat dell’ex magistrato. Nonchè sostenitore di Prestipino nella passata votazione. Milano Questo mese, inoltre, si aprirà anche la presentazione delle candidature per la successione al procuratore di Milano, Francesco Greco, il cui ufficio sta vivendo la fase più difficile della sua storia recente a causa del caso Amara. Anche in questo caso la partita è complicata: negli scorsi mesi è stato dato come possibile l’arrivo in Lombardia del procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, che nelle ultime settimane si è fatto vedere sempre più spesso nel palazzo di giustizia di Milano. Sul suo nome l’ufficio si dividerebbe tra chi auspica un cambiamento nei metodi e chi invece preferirebbe la continuità con Greco, garantita dagli altri due probabili candidati Paolo Ielo e Maurizio Romanelli. Eppure, chi conosce la città sa che l’ostacolo per Gratteri, più che al Csm o in procura, sta nei salotti e nei cda meneghini, che mal digerirebbero un magistrato con la nomea di utilizzare metodi d’indagine bruschi e dal grande clamore mediatico. Milano – è il ragionamento – ha bisogno di ritornare una procura modello che lavora in silenzio ed è roccaforte compatta, non dilaniata da lotte intestine come quelle attuali. E per farlo servirebbe un procuratore capo capace di inserirsi in questo delicato equilibrio. Proprio questo avrebbe fatto scendere le quotazioni del magistrato calabrese, che potrebbe rischiare di rimanere a Catanzaro. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo
Roccaraso, croce cade con violenza sulla testa del preteRagazzo ucciso da un orso, la madre di Andrea Papi: “Lotteremo per dargli giustizia, non dimenticate”
Genzano, Martina scompare da una struttura medica: ha solo 18 anni
Calcinato, comandante della polizia locale aggredito durante la Via CrucisSanluri, ritrovato il pastore 59enne scomparso
"L'ho accompagnato io ma non volevo che partisse": parla la mamma di Alessandro Parini, morto nell'attentato a Tel AvivBerlusconi ha la leucemia? La prima notte in terapia intensiva al San Raffaele
Chi era Gianluca Spina, l'uomo precipitato con il paracaduteFa retromarcia e non la vede: donna finisce sotto l'auto
Chi l'ha visto, caso Emanuela Orlandi: sentito in diretta il Cardinale Abril.Le lacrime della Madonna di Trevignano? Potrebbe essere "sangue di maiale"Tragedia a Scafati, bambino morto dopo aver gettato alcol nel caminoEmanuela Orlandi, il fratello Pietro: "Usata per ricattare qualcuno ai vertici del Vaticano"
Civitanova, incidente in motorino: ferite due ragazze 15enni
Grave incidente a Revine Lago, muore un motociclista di 30 anni
Andrea Papi, oltre tremila persone ai funerali del runner ucciso da un orso. Il padre: “Gli daremo giustizia”Attentato incendiario a Porto Torres, tre auto in sosta distrutteLadri tentano colpo al supermercato con l'escavatore: fanno crollare un muro ma poi sono costretti alla fugaAggressione alla Via Crucis e calci all'auto della Polizia locale
Morto il pentito Armando Palmeri: il decesso è avvenuto per cause naturaliFoggia, scoppia un incendio in un appartamento: muore un 60enneMatteo Messina Denaro, testimone anonimo rivela di aver partecipato a festini: "C'erano champagne e droga"Il vocale di Antonio alla moglie: "Mi ha morso l’orso, ti amo"