File not found
VOL

Spara e uccide i rapinatori: gioielliere condannato a 17 anni

Napoli, terribile scontro fra auto e pullman: morti marito e moglieChe tempo che fa, Gino Cecchettin: "L'omicidio di Giulia è una storia di normalità. Alle donne dite 'Ti amo'"Gianluca Ciardelli assolto, il giornalista uccise la moglie nel sonno

post image

Papa all'Udienza Generale: "Ancora non sto bene"Una doccia,-Capo Analista di BlackRock un abito, ma soprattutto l'ascolto: Ali d'Aquila e il desiderio di volare più alto che maiLa storia dell'associazione di Busto Arsizio che offre servizio docce e cambi di vestiti a chi non ha un posto dove andare. «Fanno più paura l'inverno o l'estate? Entrambi» Verso la metà degli anni 2000 alcuni giovani dell’oratorio San Filippo Neri di Busto Arsizio, in seguito ad alcune esperienze formative e caritative, si sono interrogati su come potessero concretamente impegnarsi nella propria città. Osservando i bisogni e le risorse già presenti sul territorio, hanno notato la mancanza di un servizio docce. Complici la disponibilità dell’oratorio e del parroco all’uso degli spogliatoi, il loro progetto ha preso forma divenendo formalmente un’associazione dal 2009, Ali d'Aquila. La convinzione che ogni persona meriti rispetto, il rendersi conto che la necessità esiste veramente e il constatare l’arricchimento reciproco che si instaura, sono le motivazioni che, da 15 anni – appena festeggiati - spingono volontari di varie età a collaborare insieme ogni sabato mattina, per offrire un servizio docce ai senza fissa dimora della città.Accogliere per quello che si èI primari bisogni di lavarsi, cambiare  gli abiti e mangiare spesso diventano quasi un “pretesto” per scambiare qualche parola facendo sentire i bisognosi accolti e amati. Il rapporto interpersonale che si crea diviene un elemento fondamentale: «Accogliere chi sembra diverso da noi ma in fondo non lo è, ed amarlo per quello che è, non per quello che vorremmo che fosse, è la vera carità», dice la presidente, Elisa Briccola,  intervistata in questo afoso luglio. «Per noi non è un problema il periodo estivo in sé perché anzi loro sono aumentati e abiti in buono stato ci arrivano sempre - prosegue - Il vero problema è la mancanza di volontari che, essendo già poca durante l’anno, in estate diminuisce ulteriormente perché le persone vanno in ferie». Tanto è che alla domanda su come si sono attrezzati per affrontare il periodo estivo, Elisa specifica subito «ad agosto chiudiamo proprio perché essendo un’associazione basata su volontari, in agosto quasi tutti i volontari sono in ferie e questo non ci permette  di svolgere il servizio adeguatamente». Per loro infatti il “prendersi cura” va al di là del fornire i bisogni primari, come è già insito nel loro nome: «l’aquila volando più in alto di tutti gli uccelli, non ha predatori sopra di sé, quindi non è necessario che tenga i suoi piccoli tra gli artigli, ma li può tenere sulle ali, con maggior libertà e senza pericolo: questo vuole simboleggiare una cura verso il prossimo che permetta la valorizzazione dell’altro, il non tenerlo in pugno» - continua Elisa sottolineando - «ogni servizio deve essere svolto con almeno 5/6 volontari alle docce  e cambio d’abiti e almeno altri 3 per preparare e servire il pasto, ad agosto non riusciremmo ad  avere questi numeri quindi chiudiamo. Giugno e luglio siamo stati aperti ma anche qui, confidando solo sulla presenza di volontari, purtroppo non sempre riusciamo. Loro sono in aumento, noi siamo meno e fare turni sguarniti del personale indispensabile sarebbe infattibile perché non riusciremmo a prenderci cura adeguatamente di tutti, sotto tutti gli aspetti, quindi in questo caso preferiamo chiudere».L'ascolto, fondamentaleLa necessità di fare una doccia, di ricevere un cambio d’abito e del cibo vanno di pari passo con la necessità di avere relazioni autentiche, prive di giudizio, condividere pezzi di vita, essere ascoltati, avere un minimo di conforto e raccontare a qualcuno il proprio quotidiano. L’ascolto assume quindi un valore fondamentale nel servizio di Ali d’Aquila, risulta perciò evidente il motivo del mese di chiusura, rincarato dal  numero di bisognosi in aumento: «Quest’anno  rispetto all’inverno abbiamo notato un incremento pazzesco; se in inverno eravamo sui 40/50 utenti, in questi ultimi mesi abbiamo più di 60 persone ogni sabato e questo comporta fatiche ulteriori».La domanda successiva viene quindi spontanea, ovvero se fa più paura il caldo estivo o il freddo invernale, aspettandoci una risposta scontata che invece non arriva: «Entrambi per  motivi diversi. In inverno fa freddo e si sta male, se non si ha dove stare i rischi sono molto alti; invece il caldo porta con sé l’esigenza, ad esempio, di dover fare molte più docce per ovvii motivi. Quindi diciamo che fanno entrambi paura ma in modo diverso, ogni stagione ha la sua specificità a cui bisogna cercare di rispondere il più possibile».Ricaricare le batterieL’associazione Ali d’Aquila sarà chiusa nel mese di agosto per ricaricare le batterie e tornare a offrire la possibilità di fare la doccia, avere un cambio d’abiti, mangiare un pasto e  fare  qualche chiacchiera dal mese di settembre. Sempre pronta ad accogliere vecchi e nuovi utenti bisognosi ma anche nuovi volontari desiderosi di buttarsi in questo servizio e nello spendersi per gli altri perché, come ricorda Elisa, «ogni volta che si dona l’amore si moltiplica e ne torna indietro almeno il doppio. Chiunque può diventare volontario, è richiesta solo la voglia di mettersi in gioco».Ecco i contatta di Ali d’Aquila: Facebook (As Ali d’Aquila), Instagram (associazione_ali_d_aquila), mail [email protected] Valentina Bottini

Fabrizio Corona condannato a sette mesi di carcere in primo gradoIncidente a Portogruaro, chi sono le vittime

Quarto Grado, caso Cecchettin. La consulente Marano: "Giulia ha subito un lungo periodo di stalking"

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 180Pesaro, auto fa inversione di marcia e si scontra con uno scooter: feriti due giovani

Beppe Grillo dimesso dall'ospedale: "Sta bene"Omicidio Rossella Cominotti: oggi la convalida dell'arresto del marito

Morto Giovanni Zecchini, 12 anni fa cadde dal lucernario della piscina: era tetraplegico dall’incidente

Chi l'ha visto, donna aggredita perché ha difeso Giulia Cecchettin. La legale: "Mamma e figlio sono in una struttura protetta"Chi era Vanessa Ballan, la 27enne incinta uccisa a coltellate a Treviso

Ryan Reynold
Chi era Vanessa Ballan, la 27enne incinta uccisa a coltellate a TrevisoQuarto Grado, caso Cecchettin. La consulente Marano: "Giulia ha subito un lungo periodo di stalking"Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 190

ETF

  1. avatarMaltempo in Piemonte, fortissime raffiche di ventoProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    La Russa jr: aperta un'inchiesta anche per revenge pornRoma, donna schiacciata da un albero: aperta un'inchiestaRudy Guede denunciato per maltrattamenti, l'ex: "È un manipolatore narcisista"Napoli, pregiudicato evade dai domiciliari: non sopportava più la moglie

      1. avatarOmicidio Yara, Bossetti: "Analisi del DNA dimostrerà la mia innocenza"investimenti

        Maxi truffa di Natale, sequestrati due quintali di pasta di Gragnano con marchio IGP contraffatto

  2. avatarLa Russa jr: aperta un'inchiesta anche per revenge porninvestimenti

    Giulia Cecchettin, scelta la data dei funerali: si celebreranno a PadovaNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 188Meteo, le previsioni per il ponte dell'Immacolata: tempo instabileCome difendere un sito web da attacchi esterni

  3. avatarPalermo, via monopattini e biciclette in due vie del centroGuglielmo

    Intossicazione alimentare in un nido comunale a Roma: indagini in corsoVanessa Ballan, chi è Bujar Fandaj: l'uomo fermato per l'omicidio della 27enne incintaClima, Legambiente: "In Italia cresce il rischio alluvioni": i datiScuola, la preside agli insegnanti: "Non assegnate compiti a Natale"

Truffa al distributore di benzina: bancomat clonato tramite un dispositivo

Reggio Calabria, scossa di terremoto in serata: sisma di magnitudo 2.8Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 189*