Padre porta al guinzaglio i 5 figli: "È per la loro sicurezza"Sciame d'api attacca un quartiere in Uruguay, 37 persone in ospedaleMorto il leader dell'Isis: si è fatto saltare in aria nel sud della Siria
Usa, sparatoria in un market della Virginia: vittime e decine di feritiCon il cambio di ruolo è diventato il miglior giocator della serie A,ÇalhanoğluèETF capace di trovare ogni compagno smarcato con lunghi lanci millimetrici. Ha un controllo assoluto del campo e dei suoi spazi, del pallone e dei movimenti dei compagni. Ci volevano tempo e fallimenti, tempo e dolore, partite e gol sbagliati.Nei film del regista turco Nuri Bilge Ceylan ci sono sempre una caduta o una crisi che diventano il fattore scatenante della storia, per il regista Hakan Çalhanoğlu c’è voluta una catena di eventi in aggiunta alla sua crisi calcistica per emergere: se non avesse lasciato il Milan – dove era stato considerato un talento che non era diventato campione, mancando di continuità –, se Christian Eriksen e Marcelo Brozović non avessero lasciato l’Inter e se Simone Inzaghi non avesse dovuto adattarlo trasformandolo da mezzala a regista, i nerazzurri non avrebbero il miglior centrocampista del campionato.Se fosse un film di Nuri Bilge Ceylan vedremmo prima i suoi gol nel campionato tedesco e poi la sua crisi in Udinese-Milan del 2019 quando giocò disastrosamente da regista su visione di Marco Giampaolo, e poi la zigzagante risalita che avviene per un tradimento che ancora oggi paga nei derby milanesi, anche perché nel passare da una parte calcistica all’altra di Milano, Hakan Çalhanoğlu, c’ha messo un po’ di giudizi non lusinghieri sui rossoneri. Adesso è facile vedere questo regista che sembra essere il gps dell’Inter ed è capace di trovare ogni compagno smarcato servendolo con lunghi lanci millimetrici sui piedi che avrebbero fatto la gioia di Johan Cruijff.I paragoniNella partita contro la Juventus si è prodotto, anzi si è illustrato direbbe Sandro Ciotti, in un lancio di quaranta metri che ha liberato Federico Dimarco alle spalle della difesa bianconera, si potesse applicare alle immagini delle partite il montaggio analogico avremmo visto un arco della Basilica di Santa Sofia, a riassumerne le doti tecniche, perché è un incrocio tra Oriente e Occidente, nato a Mannheim, in Germania, cresciuto sui campi tedeschi, ma con dentro la capacità turca di farsi stratega delle retrovie, senza ansie, con la calma di chi sa di essere forte, di chi sa che poi emergerà.Çalhanoğlu – che ora ha 30 anni – è arrivato tardi alla vetta, ma a questo punto sappiamo che è una delle caratteristiche del grande cinema turco di Ceylan: ha un controllo assoluto del campo e dei suoi spazi, del pallone e dei movimenti dei suoi compagni dell’Inter. Ci volevano tempo e fallimenti, tempo e dolore, tempo, partite e gol sbagliati. Intanto, Çalhanoğlu non ha smesso di segnare da fuori area, di inventare traiettorie impossibili che ingannavano i portieri avversari e smarcavano i compagni di squadra e non ha smesso di essere infallibile sui rigori e soprattutto sulle punizioni. Per quest’ultime ha detto di ispirarsi a Juninho Pernambucano che riusciva ad aggirare le barriere con una facilità da supereroe della Marvel.L’altro paragone che veniva fatto era con Mesut Özil, campione del mondo con la Germania, ma perché Çalha aveva detto di voler essere l’Özil turco, rinunciando alla nazionale tedesca. A differenza di Özil tiene meno il pallone, non si compiace, dribbla poco e consegna palloni meglio di chiunque altro in serie A. Çalha sembra l’evoluzione di Juan Sebastián Verón e Xabi Alonso, lancia lungo come il primo, apre e inventa come il secondo, tanto che se fosse poker sarebbero tanti bui d’azzardo, che, però, trovano sempre gli incastri giusti, i piedi giusti, gli angoli lontani dalle mani dei portieri.Le radici antiche del suo giocoÇalha disegna archi sulle teste degli avversari o apre lunghi corridoi in diagonale che sfuggono come serpenti, unendo l’estetica e lo stupore, l’invenzione e la geometria. È un regista-architetto-calciatore, capace di giocare da mediano con la nazionale turca, di farsi una parte della carriera da mezzala, e poi consacrarsi come mente e piede – perlopiù destro – che porta il fuoco e la luce nell’Inter. È un artigiano del calcio che ne sfrutta tutte le evoluzioni, veloce nel pensiero e velocissimo nel dettare i tempi della sua squadra capovolgendo il campo.Qualcosa che ha radici antiche – il lancio: vituperato, deriso, sottovalutato – usato in modo diverso, Çalhanoğlu ha prima imparato a mettere il pallone in porta – alle spalle dei portieri perlopiù – e poi, dopo aver acquisto un controllo totale, ha preso a metterlo sui piedi delle ali, dei braccetti, dei terzini con una facilità da lanciatore di coltelli. È una forza del passato che ha lasciato perdere tutto quello che è arredo calcistico puntando all’essenziale: mettere il pallone in porta prima possibile, direttamente o indirettamente.Çalhanoğlu è un numero dieci che non disdegna di andare in copertura, riducendo all’osso la sua tecnica ha trovato il trucco per farla brillare con più forza: fai meno e sarai grande. Il lancio per Dimarco è diventato il frammento che racconta lo strapotere dell’Inter, il gesto che racchiude persino la tattica di Inzaghi – senza il cambio di ruolo Çalhanoğlu non avrebbe lanciato ma sarebbe stato lanciato da un altro che, però è difficile da trovare, forse solo il vecchio Luka Modrić ieri e Rodri oggi hanno quel piede da gps.Çalha nell’Inter è passato da solista a direttore d’orchestra e salendo sul podio, come capita sempre, in tanti si sono resi conto di averlo sottovalutato, andando a rivedere quello che faceva, i suoi canestri sbagliati come direbbe Michael Jordan, le sue crisi come scrive e filma Ceylan. Ha trovato l’allenatore giusto, la squadra giusta, e ora si gode la sua classe essenziale, divertendosi a paracadutare i palloni in ogni parte del campo in un gioco tra pilota d’aeroplano e gruista. Çalha è un assolo di realismo che tiene insieme l’estetica del gesto e la visione di gioco: anticipo, decisionismo e ispirazione senza moine.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediMarco Cirielloscrittore
Eruzione vulcanica in Guatemala: fiumi di lava e colonna di cenereRazzi russi contro impianti energetici di Zaporizhzhia. Sumy colpita 64 volte in 24 ore
Morto il leader dell'Isis: si è fatto saltare in aria nel sud della Siria
Giornalista e attivista iraniana sulla polizia morale: "Non è vero che è stata smantellata"Anarchici greci rivendicano l’attentato all’ambasciatrice Susanna Schlein ad Atene
Incendio uccide 10 persone chiuse in casa in Cina a causa del lockdownGenitori adottivi mettono il figlio di 7 anni nella lavatrice e lo uccidono
Colorado, sparatoria in un locale gay: 5 morti e 18 feritiSposa tradisce il marito con il testimone durante il matrimonio: scoperti dal novello sposo
Polonia, il presidente Duda alla Nato: “Valutiamo se attivare l’articolo 4”Guerra in Ucraina, Zelensky: "Concedere territori o sovranità non vuol dire pace"Bimbo di due anni morto per esposizione alla muffa in casa: infuriano le polemiche nel Regno UnitoKiev: "Vladimir Putin lotta per la vita dopo Kherson"
La polizia di San Francisco pronta ad usare agenti-robot per uccidere
L’Ue trova l’accordo sul price cap al petrolio russo: tetto fissato a 60 dollari al barile
Elezioni midterm, Biden: "Non c'è stata ondata rossa. Trump? Faremo in modo che non diventi presidente"Cade da una nave da crociera durante una tempesta: cadavere ritrovato ore dopoGeorgia, i democratici vincono il ballottaggio contro il candidato di Donald TrumpNaufragio al largo della Manica: almeno 3 morti
La Spagna contro "l'Asse Sud" sulla gestione dei migranti e sulla ricollocazioneMangia una volta al giorno per evitare che i figli muoiano di fame: ricoverata per malnutrizioneMessico, terremoto di magnitudo 6.2 a Baja CaliforniaSciame d'api attacca un quartiere in Uruguay, 37 persone in ospedale