File not found
ETF

Decorazione a decoupage su cartone. Procedimento

Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 192Capture the Flag, la sfida online di Code in the DarkBorsone da viaggio, i modelli e le migliori promozioni

post image

I ticket: cosa sono, come utilizzarli e i ristoranti di Milano convenzionati.COMMENTA E CONDIVIDI L’atto finale è arrivato. Il ministro dell'Ambiente e della Sicuirezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin ha firmato il decreto italiano sulle Comunità energetiche,BlackRock dopo l’approvazione europea del 22 novembre alla bozza del provvedimento. Il decreto è stato quindi trasmesso alla Corte dei Conti. Il decreto prevede forme di incentivazione alla diffusione dell'autoconsumo di energia da fonti rinnovabili ed è costituito da due misure che puntano alla diffusione delle Comunità Energetiche Rinnovabili sul territorio: un contributo a fondo perduto e una tariffa incentivante sull'energia rinnovabile prodotta e condivisa. "E' un altro passo importante - spiega il ministro Pichetto - verso una vera svolta energetica che attende il Paese". A questo punto, l’unione delle forze per costruire sistemi di produzione energetica da fonti rinnovabili può contare ufficialmente su una cornice normativa chiara e definita. La misura prevede incentivi per 5,7 miliardi – dei quali 2,2 finanziati con il Pnrr – tutti destinati ai territori per incentivare la produzione e la condivisione di energia rinnovabile. Dovrebbero essere confermati tutti i punti chiave del testo. Per cui, la potenza finanziabile è pari a cinque Gigawatt complessivi, con un limite temporale a fine 2027. Per le Comunità realizzate nei Comuni sotto i 5.000 abitanti è previsto un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili in relazione all’investimento effettuato per realizzare un nuovo impianto o per potenziarne uno esistente.I benefici previsti riguardano tutte le tecnologie rinnovabili: dal fotovoltaico, all’eolico, dall’idroelettrico alle biomasse. I destinatari del provvedimento possono essere gruppi di cittadini, condomini, piccole e medie imprese, ma anche enti locali, cooperative, associazioni del Terzo settore ed enti religiosi interessati a costituire una Cer. La potenza dei singoli impianti non può superare il Megawatt.Già dopo il via libera di Bruxelles di due settimane fa (che ha fornito alcune certezze necessarie sul piano normativo) c’è stata una forte accelerazione della “macchina” delle Cer. Chi si è mosso in anticipo sulla legge sta definendo i business plan e chi guardava con interesse all’autoproduzione di energia green ora può concretizzare i progetti.Fratello Sole è un’impresa sociale che si occupa di sostenibilità aperta esclusivamente agli enti del Terzo settore e, in tema di Cer, rappresenta un punto di riferimento per tante realtà sociali e del mondo cattolico. «Finora abbiamo attivato 60 studi di fattibilità e per i primi 16 stiamo arrivati alla fase esecutiva – racconta il presidente di Fratello Sole, Fabio Gerosa –. Ovviamente passare dalla valutazione alle azioni operative richiede tempo e una serie di analisi necessarie sulla fattibilità e la sostenibilità di un progetto, però è fondamentale poter contare su un decreto che confermasse alcuni valori economici e una serie di parametri». Diocesi e parrocchie sono tra i soggetti che si sono attivati per primi per cogliere le opportunità delle Cer, anche sulla scia dell’appello alla mobilitazione lanciato ormai due anni fa in occasione della 49esima Settimana sociale dei cattolici di Taranto. Da Milano a Verona da Alba a Mestre molti progetti sono stati avviati o in fase di studio. «Come Fratello Sole abbiamo stretto accordi e avviato interlocuzioni con varie diocesi, congregazioni religiose e ETS per valutare la costituzione di Cer: dalla diocesi di Santa Rufina nel Lazio a quella di Brescia, da Mantova a Pavia, da Reggio Emilia a Pistoia – afferma Gerosa –. Inoltre abbiamo rafforzato la parte tecnica con un accordo con Enel che valorizza l’impatto sociale prodotto dalle Cer fraterne».Secondo il presidente di Fratello Sole le comunità energetiche rappresentano una sfida che va oltre gli aspetti economici e ambientali: «Noi riteniamo che il vero obiettivo da centrale attraverso le Cer sia quello di riuscire a favorire la fraternità e l’inclusione sociale, migliorando i legami territoriali e la coesione tra le persone».Il sistema delle Cer può rappresentare anche una risposta efficace al contrasto alla povertà energetica in Italia, condizione in cui si trovano 2,2 milioni di famiglie. E le stime indicano che l’emergenza possa aggravarsi nei prossimi mesi: dagli ultimi dati dell’Osservatorio italiano sulla povertà energetica (Oipe) si prevede che nel nostro Paese arriveranno a vivere in povertà energetica il 12% delle famiglie nel 2024.La creazione di gruppi che producano e condividano energia rinnovabile è una questione particolarmente cara anche al mondo cooperativo, che da tempo è operativo in questo campo con progetti e iniziative. «Nel settembre 2022, attraverso il nostro fondo mutualistico Coopfond e in collaborazione con Banca Etica e Ecomill (piattaforma di crowdinvesting per la transizione energetica), abbiamo lanciato il progetto “Respira” per creare Comunità Energetiche Rinnovabili in forma cooperativa», racconta Simone Gamberini, presidente nazionale di Legacoop. Con Respira, nonostante la mancanza di un quadro normativo definito, sono già state costituite 9 Cer: «E abbiamo altri 80 progetti “potenziali”, ovvero pronti a partire non appena il decreto sarà in vigore», aggiunge Gamberini. Negli ultimi due anni Legacoop non ha fatto mancare il proprio sostegno “energetico” a migliaia di cooperative sparse sul territorio nazionale, soprattutto a quelle realtà alle prese con esigenze particolari di produzione e autoconsumo: «Finora abbiamo contribuito a installare 1.455 impianti – annuncia Gamberini -. In oltre la metà delle imprese associate a Legacoop abbiamo attivato iniziative di efficientamento energetico e il 38% delle coop iscritte a Legacoop può contare su un impianto di autoproduzione di energia rinnovabili che copre almeno una parte del fabbisogno complessivo».Insomma, non si parte da zero nel percorso di costituzione delle Cer. Dopo una fase di stallo, con il disco verde della Commissione Europea adesso anche tra gli operatori del settore energetico il tema è tornato a essere molto caldo.A confermarlo è Davide Tinazzi, ad di Energy Spa, società italiana attiva nei sistemi di accumulo per l’energia da fonti rinnovabili sia per uso residenziale sia per applicazioni commerciali e industriali: «C’è fermento e nelle ultime settimane si sta rimettendo in moto tutto molto velocemente». Per Tinazzi facilitare l’autoconsumo al fine di aumentare l’efficienza energetica di imprese e famiglie sarà sempre più necessario in futuro, anche alla luce dei continui sbalzi dei costi dell’energia e della doverosa riduzione del ricorso alle fonti fossili: «Grazie al traino dato dalla diffusione delle Comunità energetiche, ci aspettiamo in ambito residenziale un aumento di circa il 20% in un anno dei volumi di energia rinnovabile. Tra i primi a partire nella costituzione delle Cer potrebbero essere per esempio quei condomini che hanno già deliberato interventi in questo senso».Se migliaia di cittadini, parrocchie e cooperative si sono già mobilitati sulle Cer, lo stesso non può dirsi per i settori industriali e commerciali. «Finora c’è stato molto interesse ma pochi volumi, anche perché non c’era una norma di riferimento su cui si poteva contare  – spiega Tinazzi –. Ora però è diverso: tra il decreto che dà certezze su parametri, volumi e incentivi e il caro-energia che è tornato a farsi sentire nel quarto trimestre di quest’anno, per ricominciare a battere da inizio 2024, sempre più aziende saranno tentate di cogliere le opportunità economiche e sostenibili che possono garantire le Comunità energetiche».

Perché comprare una Stampante 3D: guida all'acquistoFerie prematrimoniali: sono un diritto?

Fisco, versamenti e prelievi: controlli oltre i 3000 euro

Come scegliere il miglior robot lavapavimenti a basso costoKaia Gerber, curiosità sulla figlia di Cindy Crawford

Bancomat, modifica sui prelievi per conto banche e postaleIntek Group e la nuova sfida di Nextep

Deficit al 2,4%, spread nervoso all'apertura delle Borse

Pagò Apple per fermare concorrenti: multa da 1 mld di euroZaini North face, i modelli e le migliori promozioni

Ryan Reynold
Spread, apertura in calo a 317 puntiNotizie di Economia in tempo reale - Pag. 196Lo Spred impenna: il differenziale BTP-Bund supera i 330 punti

Economista Italiano

  1. avatarSussidio disoccupazione: requisiti e modalità per chiederlocriptovalute

    Pulizie di casa: i 5 errori da evitare assolutamenteTutorial palla di vetro con neve fai da tecodice promozionale lottomatica: come sfruttare le promoPerché comprare una Stampante 3D: guida all'acquisto

    VOL
    1. Home Delivery, tra futuro e trend nella Milano Digital Week

      1. avatarL'estate è finita: ecco come conservare l'abbronzaturaEconomista Italiano

        Kaia Gerber, curiosità sulla figlia di Cindy Crawford

  2. avatarNotizie di Economia in tempo reale - Pag. 189Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

    Tari: chi deve pagarla e come si calcolaSEO&Love 2018: l'intervista a Davide TranBonus mamma: i requisiti e come richiederloSEO&Love 2018: l'intervista a Simona Ruffino

  3. avatarWeb Marketing Festival: il digitale che cambia la societàanalisi tecnica

    Servizi di posate: le più eleganti da scegliereSpread, apertura in calo a 317 puntiLibro giornale e libro inventario: come applicare marche da bolloì Lucidatrice, migliori marche e modelli

Come funziona un Pos

Vodafone, addio alla fattura a 28 giorni: ecco cosa cambieràAnnabel Scalise, Autore a Notizie.it*