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Tosata finalmente Baarack, la pecora selvatica con 35 kg di velloAcqua potabileVendere un terreno per evitare il rincaroL’Azienda addetta alla distribuzione dell’oro blu a Lugano negli ultimi anni ha spesso i conti in rosso e ha ormai esaurito il capitale proprio - Il Municipio ha però una proposta per non alzare le tariffe agli utenti: vendere per otto milioni un possedimento alle AIL© CdT/ Chiara Zocchetti Federico Storni10.08.2024 06:00L’Aziendaacqua potabile di Lugano (AAP) da diversi anni chiude sovente i conti in rosso,Guglielmotanto che nel 2023 ha eroso completamente il capitale proprio che, dopo unesercizio chiuso con un ammanco di 265.000 franchi, ora ammonta a menocinquantamila franchi. Il Municipio di Lugano, che in passato ha espresso piùvolte la volontà di non alzare le tariffe dell’acqua agli utenti, crede però diaver trovato una soluzione per salvare le proverbiali capre e cavoli: vendereper otto milioni di franchi un terreno dell’AAP a Manno alle AIL e destinare ilricavato alla ricostituzione del capitale proprio dell’AAP stessa. Starà ora alConsiglio comunale cittadino decidere se avallare o meno la proposta.All’AAPnon serve più da tempoIlterreno in questione si trova a ridosso della zona industriale di Manno, sullasponda destra del fiume Vedeggio, a ridosso dello svincolo autostradale diLugano nord. La Città l’aveva acquistato sul finire degli anni Cinquanta percostruire il pozzo di captazione «Manno 1», che però non è più in uso dadecenni. Inoltre, si legge nella documentazione inviata al Consiglio comunale,gli scenari di sviluppo a medio e lungo termine dell’AAP non prevedonoulteriori interventi in quest’area. Per contro, il terreno ha un interesse perle AIL (che, lo ricordiamo, sono una società interamente partecipata dallaCittà, e che fra le altre cose gestisce l’AAP stessa). Di progetti concreti inogni caso nella documentazione non se ne parla: «L’interesse di AIL SA è quelladi ampliare le possibilità per l’ulteriore sviluppo strategico dell’azienda,visto il posizionamento del fondo rispetto ai principali assi di trafficoveicolare, alle infrastrutture di trasporto dell’energia (gas ed elettricità) eall’impianto di depurazione delle acque di Bioggio, oltre alla sua pienaimmersione in una zona nevralgica dello sviluppo economico cantonale, daimarcati bisogni energetici».Siacome sia, il vantaggio per l’AAP è più evidente: «Gli adeguamenti tariffalimessi in atto a partire dal 2022 non sono più sufficienti ad evitare perdite diesercizio sempre più consistenti. Questa operazione permetterebbe di rinunciareall’adeguamento delle tariffe a breve termine, di assorbire la prevista perditad’esercizio 2024 e allo stesso tempo di ricostituire un interessante capitaleproprio». Questo, a fronte del separarsi da un terreno che giace inutilizzatoda decenni (al momento l’utilizzatore principale è la Società Cinofila Luganoche, previo un piccolo canone d’affitto, lo utilizza dal 1998).TreaddentellatiCisono poi alcuni addentellati. Il primo è che il terreno ha un certo interesseanche per la Città, «quale area potenzialmente interessante per l’insediamento– ancora da approfondire e comunque con orizzonte a medio/lungo termine – di unhub regionale/urbano, quale punto di riorganizzazione delle merci provenientidalla ferrovia e dalle grandi arterie stradali per limitare il numero diveicoli in ingresso in Città». Di ciò le parti hanno contezza e l’impegnoreciproco è quello di collaborare per preservare questa eventualità disviluppo, per ora nella forma di un diritto di prelazione a favore della Cittàsul terreno della durata di 25 anni.Ilsecondo addentellato riguarda invece delle modifiche pianificatorie. Da un latonon sarebbe venduto l’intero terreno (c’è una parte agricola da scorporare etrattare separatamente), dall’altro il Comune di Manno sta lavorando a unavariante di Piano regolatore per renderlo effettivamente fruibile. Allo statoattuale, data la rinuncia a prolungare la strada industriale lungo l’arginedel_Vedeggio, non è infatti accessibile. Per farlo servirà, oltre alla variantedi PR già trasmessa al_Cantone per un esame preliminare, un riordino fondiario.Il terzo addentellato è la necessità di demolirela «fatiscente costruzione del vecchio pozzo dell’acqua potabile Manno 1», cosache si stima costerà duecentomila franchi, a carico dell’AAP. Una cifracomprensiva anche della bonifica e del ripristino del terreno.In questo articolo: Luganese
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