File not found
BlackRock

Matteo Messina Denaro, l’ultimo interrogatorio del boss prima della morte

Incidente a Trento, la testimone: "Moto trovata 60 metri più avanti"Caso Regeni: Corte costituzionale sblocca il processoIncidente bus Mestre, parlano i genitori di Marko: "Gli abbiamo detto che Antonela non c'era più"

post image

Alice Scagni, la madre: "Alberto merita l'ergastolo perché è un lucido killer"Julio Velasco e Paola Egonu a Parigi - Ansa COMMENTA E CONDIVIDI Batti,Economista Italiano schiaccia, non fermarti. «Vincere è bello, ma non è obbligatorio. Qui e ora, il resto non conta. Non importa quello che è successo, importa quello che faremo adesso… ». Il mentalista vive di parole, cancella i ricordi, costruisce il futuro scandendo il presente: «Se sbagli, chi se ne frega: non pensarci, ricomincia». E poi: «Chi sogna troppo, di solito perde. Ha successo chi batte l’ansia, chi non guarda mai a quello che poteva essere e non è stato…». Le ragazze dell’Italvolley, certo. Dipende da loro, perché sono loro che giocano. Ma Julio Velasco le ha portate in cima alle Olimpiadi, ha spiegato come si fa. Ora possono salire sul tetto, manca solo un gradino.Slogan, esempio, cervello: l’uomo che ha vissuto tre volte ha marchiato a fuoco lo sport italiano. Ha forgiato la generazione dei fenomeni, se ne è andato, è tornato, ha cambiato maglie, discipline e ruoli, ha attraversato epoche e continenti. Ora, a 72 anni compiuti, il guru argentino naturalizzato a Zola Predosa e che ha l’Italia nelle vene, prova a vincere ancora. South Paris Arena 1, questo e l’indirizzo. Domani, ore 13, l’orario della finale. Stati Uniti, l’avversario. Per la prima volta nella storia, la pallavolo femminile azzurra accarezza la possibilità di una medaglia olimpica: l’argento è già certo, l’oro è la seconda opzione. Basta non nominarlo, non farsi accecare da suo colore. Non vuole Velasco che diventi un’ossessione. E’ la sua tattica, l’ha spiegata fin dall’inizio: « Basta con questo tabù dell'oro, vedremo se ci riusciremo. Ma una cosa voglio dirla: nello sport in generale si pensa troppo a quello che non si ha, e troppo poco a quello che invece si ha. E’ un difetto molto italiano guardare l’erba del vicino. E’ una filosofia di vita che non va. Godiamoci l’attimo, e diamo il massimo». E’ stata una vigilia lunghissima, iniziata già dal primo giorno a Parigi. Perché era chiaro, anche se non si poteva dire. Le donne della pallavolo erano quelle messe meglio, lo sport di squadra con maggiori possibilità tra i due qualificati, la formazione azzurra più forte tra le quattro sbarcate ai Giochi. Velasco ha dettato le regole d’ingaggio. Niente alloggio al Villaggio Olimpico, troppo scomodo per gli spostamenti, e nemmeno la partecipazione alla Cerimonia d'apertura per evitare di disperdere energie e pensieri a poco meno di 48 ore dalla prima partita. E poi allenamenti al mattino presto per imitare le condizioni della sfida d’esordio che si giocava all’ora di colazione.Lui sa quali corde toccare in questi appuntamenti. In un’altra vita ha trascinato l’Italia maschile in cima al mondo, sfiorando però solamente il titolo olimpico. Ad Atlanta nel '96 conquistò l'argento, e 28 anni dopo ci riprova con le donne. Che ha trovato sorprendenti. «Perché ascoltano, si fidano: se dico loro di fare una cosa, la fanno. Meglio degli uomini. Sono più concentrate. Ed è un privilegio lavorare con ragazze che sono vitali e allegre, che trasmettono quello che provano. É vero che i tempi cambiano, che cambia tutto, ma i giovani non sono diversi, il mondo è diverso e loro si adattano». Psicologo e condottiero, allenatore di nervi più che di schemi. In campo ha voluto eliminare il modo di chiamare la palla “mia”, e non è un dettaglio. «Qualcuna ancora lo fa, ma poco. Non c'è mia, siamo noi», spiega. Soprattutto ha recuperato in azzurro Paola Egonu, una delle più forti giocatrici della storia: personalità difficile, vittimismo facile, sensibilità enorme, potenza straripante. L’ha recuperata centellinandola in campo, facendola sentire determinate, senza per questo dover essere essenziale. Una del gruppo, sempre e comunque.A lei, a loro, ha insegnato a stare in partita, e non solo in campo. Lo fa da una vita, i suoi allievi sono diventati grandi imitandolo, molti oggi fanno il suo stesso lavoro sulle panchine del mondo: era l'Italia di Lucchetta, Bovolenta, Zorzi, Cantagalli, Giani, Bernardi e di tanti altri campioni. E’ stata probabilmente la squadra di pallavolo più forte del secolo. Due mondiali vinti, tre Europei, sette World League. Iniziando dal nulla, quando l’Italia delle schiacciate e delle battute era ai margini. Perse i Giochi, due volte. E il tarlo è rimasto. Ma quel viaggio ha trasformato la cultura dello sport italiano: Velasco ha guidato quel treno per sette anni (1989-1996) prima di cedere il volante. Ne hanno fatto anche un docufilm. «Si erano combinate diverse cose che non sempre si presentano contemporaneamente – ricorda oggi -. Il talento, la grande disponibilità al lavoro, l'umiltà, l’autostima. E condizioni di lavoro buone, non ci mancava niente. In quella nazionale c'era tutto. La squadra si rinnovava, entravano nuovi giocatori e io praticamente non ho dovuto fare niente, perché entravano in un meccanismo. Guardavano gli altri e andavano avanti quasi da soli. E’ stato un gruppo eccezionale, un momento eccezionale». E’ solo un attimo, guardare indietro è vietato dal regolamento. E quella è un’altra storia. «Dobbiamo pensare solo al qui e ora. La priorità stabilita è combattere l'ansia e dubbi, così faremo bene». La squadra lo segue, ripete le sue stesse parole, sembra ipnotizzata da questo signore bonario e carismatico allo stesso tempo che si inventò gli “occhi di tigre”, arricchendo il vocabolario della pallavolo con un’espressione che tutto lo sport ha poi copiato.Definirlo allenatore di pallavolo è riduttivo. Motivatore, meglio. Era e resta una delle persone più stimolanti in circolazione: lo comprese il calcio, quando volle farlo manager. La lazio prima, l’Inter poi: dalla panchina agli uffici della presidenza. Non finì bene, non era probabilmente il suo mestiere. O forse non era il calcio ad aver capito il mestiere di Velasco. Tempo fa si era auspicato il suo ingresso in politica, ma trattandosi di una buona idea non fu presa in considerazione. Poi le conferenze, professore di stimoli. A pagamento s’intende, il talento si paga. E lui è sensibile alla cattedra come al portafogli. Ma era impossibile che non tornasse. C’era una missione, guai a chiamarlo sogno. Quattro partite, quattro vittorie. Pulite, convincenti. C’è una medaglia che aspetta ora, un gruppo di donne forti da guidare oltre la rete. Senza pensare di essere favorite, nemmeno un attimo: «Non siamo scelti da Dio, nessuno lo è, dobbiamo guadagnarci le cose. Pensare punto per punto, giocare di squadra. Che è un metodo e non un imperativo etico. Giochiamo di squadra non per essere buoni ma perché è più efficiente, perché si rende di più. Perché rende meno soli nei momenti difficili». Basta, domani si gioca. Qui e ora, il resto non conta.

Giorgio Napolitano, il ricordo del figlio: "Ha combattuto buone battaglie"Copernicus: è stato il settembre più caldo di sempre

I vigili del fuoco Massimiliano e Alice si sono sposati: l'amore nato durante i soccorsi nel crollo del Ponte Morandi

Alessia Pifferi: "Mi prostituivo mentre mia figlia era nella stanza accanto"L'autunno sta per arrivare? Ecco le previsioni per i prossimi giorni

Sassari, cade dal balcone mentre lava vetri della finestra: 57enne morta sul colpoViolenze reiterate su bimbo disabile: condannate due maestre

Paura in mare a Lampedusa, scoppia un incidendo su un traghetto: i passeggeri salvi grazie alla Guardia Costiera

L'autunno sta per arrivare? Ecco le previsioni per i prossimi giorniRoma: sospetto pacco bomba al ministero dell'Ambiente, ma erano solo dei biscotti

Ryan Reynold
Incidente a Mestre, le parole di Zaia: "Tragedia immane"Morto in casa con la testa fracassata a Giaveno: arrestato il vicinoIncendio sul Montenero

Guglielmo

  1. avatarSposi non pagano il ristorante: più di 8mila euro di contoProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Milano, 70enne muore travolta dal camion dei rifiutiMonza, confessa falso omicidio su scheda elettorale: denunciato per autocalunniaIncidente aereo sfiorato a Venezia tra Iberia e Ryanair: cos'è successoTrento, 16enne investita da una moto e morta sul colpo: rimane ucciso anche il centauro

      1. avatarSassari, cade dal balcone mentre lava vetri della finestra: 57enne morta sul colpoETF

        Milano, 28enne investito dopo la discoteca: si è costituito il pirata della strada

  2. avatarBanda di Treviso, truffa ad anziana: la vittima finisce in ospedaleProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Uomo seminudo per le strade di Roma: ipotesi tradimentoMeteo, allerta gialla per temporali: le regioni a rischioAbruzzo, scossa di magnitudo 3.0 vicino a L'AquilaAbuso di potere, minacce e arresti illegali: indagati 9 poliziotti a Piacenza

  3. avatarFilmò un uomo avvolto dalle fiamme: accusato di omissione di soccorsoProfessore Campanella

    Cadavere di una donna brasiliana trovato sulla spiaggia a OristanoSciopero, venerdì da bollino nero per gli aerei: stop di 24 oreCovid, il Presidente De Luca prevede dati allarmanti per ottobreLiliana Cojita, la confessione del compagno: "L'ho strangolata, non so cosa mi ha preso"

Confessa il killer di Giaveno: “Non sopportavo il suo cane, per questo l’ho ucciso”

Processo Tirreno Power, tutti assolti: "Il fatto non sussiste"Migranti, ancora sbarchi a Lampedusa: hotspot di nuovo al collasso*