File not found
criptovalute

Pagamenti contactless: il boom del nuovo sistema di transazioni

Lotteria degli scontrini, troppo bassa la probabilità di vincitaReddito di emergenza da giugno a settembre 2021: come e quando presentare domandaPace fiscale: il governo pensa a nuovo decreto per giugno

post image

IPSOS, partner SEO&Love 2020Un libro,BlackRock Italia firmato da Paolo Di Lucia e Lorenzo Passerini Glazel, ricostruisce il pensiero di uno dei più importanti teorici del diritto del ventesimo secolo: dal rifiuto dell’idea assoluta di giustizia alla critica del giusnaturalismoHans Kelsen è stato, forse, il maggiore giurista del ventesimo secolo. Sicuramente il più controverso. Parrà strano, ma al clamore che venne acceso dal suo magistero, corrispose il riserbo quasi impenetrabile col quale egli custodì i segreti della sua vita intima. Un po' perché glielo comandava il ruolo di scienziato (ricostruito dall’eccellente libro, per chiarezza di esposizione, di Paolo Di Lucia e Lorenzo Passerini Glazel), un po’ perché imposto da un temperamento schivo fino all'ombrosità, Kelsen si sigillò nel più chiuso dei silenzi, e solo qualche volta permise che palpiti del cuore e convincimenti personali sgaiattolassero fuori dall'orto chiuso in cui li aveva recintati.Fu così per esempio che confessò la gioia che gli rideva negli occhi alla vista delle rose della sua casa di Berkeley in California. Era giunto lì dopo che le persecuzioni naziste lo avevano obbligato ad abbandonare l'Europa e costretto, alla fresca età di sessant'anni, a ricominciare tutto daccapo. E fu proprio a Berkeley che egli tenne il suo discorso d'addio. Italia“Democrazia afascista”, la manipolazione di parole (e idee): quando lo storico si traveste da cuocoL’illusione della giustizia assolutaEra il 27 maggio del 1952. Maggio: il mese delle rose. Come già una volta per il fiore di maggio, anche in quella occasione Kelsen volle rompere il velo del riserbo e si abbandonò ad uno spalancamento autobiografico che gli fece concludere così la sua ultima lezione: «Non so, né posso dire che cosa è la giustizia, quella giustizia assoluta di cui l'umanità va in cerca. Devo accontentarmi di una giustizia relativa e posso soltanto dire che cosa è per me la giustizia. Poichè – continuò – la scienza è la mia professione, e quindi la cosa più importante della mia vita, la giustizia per me è quell'ordinamento sociale sotto la cui protezione può prosperare la ricerca della verità».Queste parole si trovano registrate anche su Internet e chi vorrà procurarsi il piacere di ascoltarle noterà subito l'insistito martellamento con cui Kelsen batte e ribatte sull'aggettivo possessivo «mio» (la mia vita, la mia professione...): un modo per dare consistenza anche fonica a una idea che gli si era fitta dentro almeno da trent'anni, da quando cioè fin dal 1920 egli si era messo in bisticcio con Platone e poi, dopo, con tutti coloro che correvano sulla medesima scia di Platone proclamando in coro l'esistenza della Giustizia (scritta così: al singolare e con la maiuscola), di una giustizia cioè che, per essere declinata al singolare e decorata della maiuscola, Platone e sodali pensavano valida in ogni tempo e in ogni luogo: la giustizia assoluta, insomma.Per Kelsen, invece, la giustizia assoluta era una illusione avviluppata dai vapori dell'immaginazione e come tale incapace di superare le prove della scienza. Non la supera queste prove specie quando si crede (come credono i giusnaturalisti) che l’assoluto riposi nei fondali della “natura” e che da lì, con gli argani di una indagine scrutatrice, possa venir tirato su a rivelare il suo segreto. CulturaNel processo va in scena il dramma dell’umanoelio cappuccioCosa è naturale?No: la natura, per Kelsen, è realtà muta che non porta segreti dentro di sé e perciò, anche se interrogata, non proferisce parola. E quando pare che parli, in realtà parliamo noi per il suo tramite; parla, dunque, in play-back, restituendoci i desideri che vi abbiamo proiettato dentro e che poi ingigantiti dalle cavità del nulla tornano a noi come fossero risonanze della sua voce. Aristotele dentro la natura vi leggeva la schiavitù. Locke, la libertà. Di grazia: cosa è naturale? La libertà o la schiavitù?Allora, posto che né derivandolo dall'aldilà (perché Dio è l'Imperscrutabile per eccellenza) né estraendolo dall'al di qua (la natura) ci è dato di decifrare l'enigma del giusto assoluto, non rimane che rassegnarsi al giusto relativo, dove – attenzione! – relativo non significa che ognuno, a capriccio, allestisce la propria morale. Ogni sistema di valori – ammoniva Kelsen - «è il prodotto di una determinata società, e pertanto sarà diverso a seconda della società nella quale sorge». CommentiLa politica è l’arte di resistere alla guerra senza limitiRoberta De MonticelliSennonché sotto le lustre di quell'astratto (società) ripullulano uomini concreti, i quali fin dagli inizi ci abituano a pensare così e così e non altrimenti. Il che val quanto dire che noi siamo quel che siamo e crediamo quel che crediamo perchè, in massima parte (ma mai del tutto), la società di appartenenza, ossia genitori e maestri, ci hanno fatto così e così e non diversamente.Da qui una domanda che è, poi, una maledetta domanda: se, putacaso, la guerra mondiale si fosse conclusa in altro modo e di conseguenza avessimo avuto altri educatori, siamo proprio sicuri che la nostra coscienza del bene sarebbe esattamente quella di oggi? Interrogativo tremendo, certo, e nondimeno utile. Non foss'altro perché insinua quel grano di dubbiosa umiltà che manca sempre ai sacerdoti dell'Assoluto.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedigaetano pecora

Luca La Mesa: guida al corso Social Media TrainingNotizie di Economia in tempo reale - Pag. 126

Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 103

Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 111Verona Social, partner SEO&Love 2020

Lotteria degli scontrini, estratti i primi vincitori dei 100mila euroQuanto costa essere felici? Al via il progetto “Il Senso della felicità”

Bonus merito docenti, come funziona e a chi spetta

Consumi regionali, il Covid ha bruciato 116 miliardi di euroRoberto Castaldo, Autore a Notizie.it

Ryan Reynold
Decreto Ristori, fondo perduto e bonus: chi ha diritto agli aiuti?Cashback, il governo pensa a rivederlo: l'ipotesi dell'algoritmoWomenX Impact: l'evento sull'empowerment femminile

Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

  1. avatarInps, Tridico: "Sulle pensioni non c'è nessun allarme"BlackRock

    Global Summit Logistics & Supply Chain, online l'edizione 2020Codici sconto online per le farmacie: ecco come risparmiareDpcm, prevista un'ulteriore sospensione delle cartelle esattorialiPensioni, in arrivo una Fornero Bis: la denuncia di Brambilla

    1. Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 110

      1. avatarPensioni, in arrivo una Fornero Bis: la denuncia di BrambillaVOL

        Recovery Fund, ecco quando arriveranno i soldi che spettano all'Italia

  2. avatarFestival del Fundraising: il programma di formazione onlineCapo Analista di BlackRock

    Bonus di 600 o 1.000 euro per alcune categorie di lavoratoriCashback: cosa serve per ottenere i rimborsi?Bancomat: il prelievo allo sportello costa fino al 273% in più che onlineCoronavirus, bonus Inps per lavoratori in difficoltà

  3. avatarLotteria degli scontrini, estrazione 13 maggio 2021: i vincitori e i premi in palioinvestimenti

    Bonus 2.400 euro per i lavoratori stagionali: chi ne ha diritto e come richiederloUn comitato scientifico per riformare il Reddito di CittadinanzaPompe di calore Teon, l’ecologia che salva ambiente e portafoglioGli italiani e i trend legati alla pandemia

Covid, Antitrust: da compagnie aree rimborsi voli cancellati

Pompe di calore Teon, l’ecologia che salva ambiente e portafoglioReddito di cittadinanza, con il Covid è boom beneficiari*