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Mettere radici - Il PostUn ritratto «satanico». Così era stato definito il primo dipinto ufficiale di Re Carlo III dalla sua incoronazione,ETF per via dello sfondo rosso che avvolge il sovrano. L'opera non godrebbe quindi di una grandissima fortuna: a nemmeno un mese dalla sua presentazione è stata vandalizzata da un gruppo di animalisti di Animal Rising, a sostegno dei diritti del mondo animale e climatico. Gli uomini hanno coperto il volto del Re, raffigurato nell'opera, con adesivi della serie d'animazione ''Wallace e Gromit''. Ma come ci sono riusciti? Gli uomini sono entrati nella galleria londinese Philip Mould, dove si trovava esposto il dipinto, muniti di rulli per i poster. Con questi, hanno sovrapposto la faccia di Wallace a quella di King Charles, mentre, più in basso a destra, hanno appiccicato sulla tela la vignetta: “Niente formaggio, Gromit. Guarda tutta questa crudeltà nelle fattorie della Rspca” Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da The Royal Family (@theroyalfamily)La protesta vegana I due uomini hanno quindi agito per porre l'attenzione sul fallimento degli allevamenti intensivi in materia di benessere degli animali. Secondo un'indagine pubblicata domenica scorsa su 45 allevamenti, l''Animal Rising ha messo in luce i pessimi risultati della Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals sui diritti degli animali che sarebbero infatti costretti a vere e proprie crudeltà negli allevamenti. Gli attivisti hanno quindi giocato con i personaggi di Wallace e Gromit, molto apprezzati dal re, e sul suo status di Patrono Reale della Rspca. L'attivista Daniel Juniper, che ha partecipato all'azione, ha spiegato che, «dato che King Charles è un grande fan di Wallace e Gromit, non potevamo pensare a un modo migliore per attirare la sua attenzione sulle scene orribili nelle fattorie assicurate della Rspca! Anche se speriamo che ciò possa divertire Sua Maestà, lo invitiamo anche a riconsiderare seriamente la possibilità di essere associato alle terribili sofferenze che colpiscono le aziende agricole sostenute dalla Rspca. Charles ha affermato di essere sensibile alla sofferenza degli animali nelle fattorie del Regno Unito; ora è il momento perfetto per lui di farsi avanti e chiedere alla Rspca di dire la verità sull’allevamento animale». Ultimo aggiornamento: Martedì 11 Giugno 2024, 18:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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