File not found
analisi tecnica

Rocco Casalino: "Conte macchina da guerra e persona vera"

Berlusconi dimesso dall'ospedale: è tornato a casa della figliaVaccino Covid Lombardia, Fontana: "Al via il 18 febbraio"Governo, Draghi pensa a personalità di area come ministri

post image

Crisi di governo, Conte da Mattarella alle 18.30La crescente variabilità climatica e gli eventi estremi dovuti all’aumento delle temperature mettono a rischio la produzione di vino in Italia. Colpendo una filiera che esporta in tutto il mondoLa vite è un termometro dei cambiamenti climatici. Ha iniziato a reagire ai cambiamenti climatici alla fine degli anni ottanta e per ogni grado di aumento della temperatura accorcia il suo ciclo fenologicoSe la temperatura media globale aumentasse di 2°C,Professore Campanella  il 56% delle regioni vinicole del mondo potrebbe scomparire. Percentuale che arriverebbe all’85% con un riscaldamento di 4°C.le aree del Sud Europa subiranno le maggiori perdite di vocazionalità a causa della maggiore siccità ma anche delle temperature molto elevate che possono causare perdita di qualità della produzioneIl boato risuona in tutta la valle. Gli avventori dell’Osteria Senz’Oste si guardano intorno preoccupati. Alcuni di loro, d’istinto, si coprono la testa con le braccia.Siamo a Valdobbiadene, la località in provincia di Treviso nota per la produzione di prosecco.Tutt’intorno è un susseguirsi di filari e vigne. Nelle cantine e nelle aziende lungo i 120 chilometri di stradine che percorrono le colline, attraversando i comuni e digradando verso la pianura, si può acquistare una bottiglia direttamente da chi il prosecco lo produce nelle sue diverse varianti, dal più secco al più fruttato.Quando il cielo diventa plumbeo e il rischio di grandine è alto, gli agricoltori azionano i 14 cannoni antigrandine posizionati in punti strategici della zona.Dalle loro bocche parte l’onda d’urto, scatenando il frastuono che terrorizza i turisti e riporta a galla il ricordo degli scoppi di artiglieria austriaca, respinta da queste alture nell’autunno 1918.Oggi però i cannoni sono puntati contro il cielo, a prendere di mira un nemico misterioso e invisibile.  “Questi spari di gas propano liquido frantumano il nucleo grandigeno in via di formazione che così, invece di continuare la sua ascesa e diventare grandine, cade giù sotto forma di pioggia senza fare grandi danni alle nostre vigne”, spiega Innocente Nardi, il Presidente del consorzio del prosecco superiore Docg.La minaccia viene dal cieloCon 500 milioni di bottiglie prodotte ogni anno, la produzione ha superato quella dello champagne, il suo principale concorrente. In questa piccola zona veneta che comprende diverse decine di comuni e che ha trasformato le proprie colline in un immenso vigneto di oltre 8 mila ettari solo per la produzione di Docg, il glera – la varietà da cui deriva il vino prosecco – va salvaguardato per fare in modo che ogni anno produca i suoi acini bianchi. Costi quel che costi.Non ci sono evidenze scientifiche sull’efficacia di queste bombe d’aria, ammette Nardi, eppure è un sistema utilizzato da diversi anni e “affidato alla sapienza e alla saggezza degli agricoltori che sanno valutare quando azionare il telecomando che farà partire il colpo”.Ci si affida quindi alla fisica teorica per contrastare la variabilità del meteo, che con le grandinate e le piogge torrenziali sempre più frequenti racconta l’avanzare impetuoso della crisi climatica.“Stiamo sperimentando e osservando una nuova fase climatica che sempre più si esprime con una grande variabilità all’interno della stessa annata", mi racconta Diego Tomasi, primo ricercatore del centro di ricerca del Crea per la viticoltura che ha la sua sede a Conegliano, la terra del prosecco.Il suo studio è abbarbicato in una sorta di attico ricavato nel palazzo del centro di ricerca: qui Tomasi studia da anni il comportamento della vite, le fasi fenologiche e l’impatto che i cambiamenti climatici hanno sul settore viti-vinicolo, in particolarmente in Veneto.Ogni oggetto presente nella stanza parla di vino: i libri, le pubblicazioni, i quadri. Perfino l’enorme pianta al lato della scrivania ha una pacciamatura fatta con tappi di sughero.“Siamo sicuri che la vite ha iniziato a reagire ai cambiamenti climatici alla fine degli anni ottanta del secolo scorso, e abbiamo visto che per ogni grado di aumento della temperatura ha accorciato il suo ciclo fenologico di sette-otto giorni”, spiega, facendo riferimento alla ricerca scientifica a cui ha lavorato insieme ai colleghi dell’Università dell’Oregon. “La vite è un termometro formidabile dei cambiamenti climatici”, continua Tomasi “che ci racconta che il clima è già cambiato”.Vino migranteCosa succederebbe in futuro se le temperature continuassero a salire?A leggere lo studio pubblicato su Pnas da un gruppo di ricercatori internazionali, se la temperatura media globale aumentasse di 2°C,  il 56% delle regioni vinicole del mondo potrebbe scomparire. Percentuale che arriverebbe all’85% con un riscaldamento di 4°C.Si tratta di previsioni non irrealistiche, stando agli scenari elaborati dagli scienziati dell’IPCC, che hanno spinto la comunità internazionale – con la firma dell’accordo di Parigi – a dare un freno alle emissioni. Almeno sulla carta.Lo stesso rischio è confermato dall’ultimo studio del Cmcc, che sottolinea come “le aree del Sud Europa subiranno le maggiori perdite di vocazionalità a causa della maggiore siccità ma anche delle temperature molto elevate che possono causare perdita di qualità della produzione”.Quando chiedo a Tomasi cosa ne sarà del prosecco tra vent’anni, mi risponde che “è probabile che continueremo a farlo ancora qui, ma di sicuro avremo una diversa “distribuzione” olfattiva al variare dei microclimi delle diverse zone produttive”.  Perché al cambiare delle stagioni, cambiano la qualità, i sapori e – cosa che già sta accadendo – i luoghi di produzione.Così, in una eterna contrapposizione tra un paesaggio agrario di una bellezza mozzafiato – così unico da essere insignito dall’Unesco del prestigioso titolo di patrimonio mondiale dell’umanità – e le proteste dei comitati locali che in questi anni hanno denunciato le condizioni ambientali di un territorio per l’uso intensivo di fitofarmaci, il prosecco, come tutto il settore vinicolo, si trova in un punto critico: ogni anno, ogni stagione, gli agricoltori si trovano a dover fare i conti con un clima che passa dal caldo al freddo, dal secco alla pioggia, molto più rapidamente di quanto non riescano a prevedere. Con il rischio che gli effetti della crisi climatica  siano molto più rapidi delle risposte che in molti stanno mettendo in atto, a partire dal comparto del prosecco. Il Presidente del consorzio è ottimista, convinto che “l’agricoltura basi il suo successo sulla fiducia nella natura”. Nel frattempo i cannoni sono pronti per sparare un altro colpo, nella speranza di salvare il prosecco da quel cielo minaccioso, imbottigliarlo e spedirlo in tutto il mondo. Per un altro anno ancora.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFabio Ciconte

L'ex moglie di Cingolani chiarisce la vicenda Iit: "Non ci ho guadagnato niente"elezioni, se si votasse vincerebbe il centrodestra: le ipotesi

Berlusconi al Quirinale: la proposta di Matteo Salvini

Chi sono i possibili nuovi Premier: da Cartabia a Draghi a CottarelliCasaleggio: "Governo Draghi? Decide il voto su Rousseau"

Meloni: "Questa crisi di governo si risolve solo con il voto"Chi è Roberto Speranza, ministro della Salute

Virginia Raggi nomina assessore alla Cultura: compagna di liceo

Meloni: "Questa crisi di governo si risolve solo con il voto"Consultazioni, Crimi: "Partire da quanto è già stato realizzato"

Ryan Reynold
Crisi governo: quali decreti sono bloccati e quali vanno avanti?De Luca, pronta nuova ordinanza per chiusura scuolaLombardia torna in zona gialla: reazione di Fontana

Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

  1. avatarCrisi di governo: Conte sempre più tentato dal voto anticipatoBlackRock Italia

    Crisi di governo: cosa succede ora? Gli scenariBellanova apre a Di Maio premier: "Da Italia Viva nessun veto"Come sarà l'esame di maturità senza Lucia Azzolina?Lega abbandona Putin e diventa "europeista": i motivi

    1. D'Uva: "No al governo tecnico di Dragh, ricordiamoci l'ultimo"

      1. avatarCrisi di governo, l'incontro tra il centrodestra e MattarellaProfessore Campanella

        Consultazioni, ecco cosa usa Draghi per riconoscere i partiti

  2. avatarIl sindaco De Luca fa le pernacchie a Musumeci: è viraleinvestimenti

    Indagati i tre consiglieri comunali di CogoletoSgarbi: "Draghi cacci Ricciardi per dare discontinuità"Crisi di governo, nel rimpasto salta l'Azzolina?Covid, la nuova ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza

  3. avatarRicciardi, le critiche di Salvini e Toti sul Lockdown totaleVOL

    Emilia-Romagna, indagato Stefano Bonaccini per abuso d'ufficioCasalino: "Renzi? Non è una me**a. Draghi? Meglio di altri"Draghi al Governo, cambiamenti in arrivo: dai ristori ai licenziamentiAborto, il consiglio delle Marche dice no alla pillola Ru486

Draghi al Governo, cambiamenti in arrivo: dai ristori ai licenziamenti

Crisi, parla Renzi: "Spero in governo di persone meritevoli"Crisi di governo, Renzi: "Con i responsabili noi all'opposizione"*