Docente di spagnolo trovata morta in un parco: “Uccisa da due studenti 16enni”Melbourne, fine del lockdown più lungo del mondo: la città riapre dopo 262 giorniCittà del Messico, sparatoria durante una tentata rapina all’aeroporto: due feriti
Olanda, boom di contagi Covid in un giorno: verso un lockdown parzialeUn soldato dell'esercito regolare sudanese in una strada di Omdurman nella capitale Khartum - Reuters COMMENTA E CONDIVIDI Ci sono guerre da prima pagina,MACD perché raccontate dai numerosi reporter stranieri presenti sul posto (è il caso dell'Ucraina) o perché sono in gioco gli equilibri europei e mondiali (come in Ucraina e a Gaza) anche se lo schieramento più forte impedisce l'ingresso dei giornalisti sui campo (è il caso di Israele a Gaza). Ci sono poi guerre che si combattono lontano dai riflettori, in qualche Paese dimenticato. Magari africano. È il caso del Sudan. Dove non ci sono giornalisti a testimoniare.Scoppiata a metà aprile dell'anno scorso, la guerra civile sudanese ha causato almeno 20mila morti e più di 100mila feriti e più profughi che in Ucraina. Nel Paese c’è il più grande numero di sfollati interni al mondo: oltre 11 milioni. I profughi sono oltre 3 milioni: in Egitto, Libia, Ciad, Sud Sudan, Etiopia, Eritrea. Distrutte le infrastrutture e le grandi città. Bloccata l’agricoltura. E così, dopo undici mesi di guerra, si affaccia l'incubo della carestia: a rischio una popolazione di 45,5 milioni sparsa su una superficie di 1,8 milioni di chilometri quadrati (più di 6 volte l'Italia). Per la prima volta giornalisti della Bbc, l'emittente britannica che vanta una copertura pressoché totale del pianeta grazie a una rete capillare di collaboratori, sono riusciti a raggiungere il fronte dei combattimenti a Omdurman, nella capitale Khartum, al seguito dell'esercito. Per dissipare la cortina di fumo che nasconde lo scontro sanguinario tra l'esercito e i paramilitari delle Forze di supporto rapido (Rsf), ma soprattutto impedisce di vedere le vittime civili: famiglie, anziani, bambini ridotti alla fame, senza accesso ai medicinali e all'istruzione, costretti alla lotta per la sopravvivenza.Il vecchio mercato di Omdurman un tempo affollato si presenta in rovina - riferiscono i reporter della Bbc -, con i negozi completamente saccheggiati. Per le strade si vedono quasi solo veicoli militari. I pochi residenti rimasti sono anziani. Mukhtar al-Badri Mohieddin, che cammina con l'aiuto di un bastone, indica uno spazio coperto di tombe improvvisate vicino a una moschea diroccata: tumuli di terra contrassegnati da pezzi di mattoni e lastre di cemento. «Qui ci sono 150 persone, ne conoscevo molte: Mohamed, Abdullah... Jalal», dice, fermandosi a lungo davanti a un nome, il dottor Youssef al-Habr, noto professore di letteratura araba. «Sono rimasto solo io», aggiunge. Il fronte è a meno di un chilometro. La zona ora è in mano all'esercito, che l'ha sottratta al controllo dei paramilitari. Un residente, Muhammad Abdel Muttalib, li accusa di saccheggio: «Hanno ripulito le case, rubato automobili e televisori. Hanno picchiato gli anziani, le donne». «La gente moriva di fame - racconta -, alcuni li tiravo fuori dalle case perché i corpi non marcissero». Aggiunge che è «ampiamente noto» che le donne sono state violentate.Edifici e veicoli danneggiati dagli scontri a fuoco in una strada di Omdurman a Khartum - ReutersNella società sudanese è più difficile che altrove parlare di stupri, considerati motivo di vergogna per chi li ha subiti: la vittima è a rischio di stigmatizzazione. Ma più di 1.000 chilometri a ovest, nei campi profughi in Ciad, la quantità delle testimonianze dimostra che il numero dei casi è eclatante. Donne fuggite dal Darfur hanno raccontato alla Bbc di essere state violentate dai miliziani. Gli uomini hanno detto di essere sfuggiti a esecuzioni sommarie. Le Nazioni Unite hanno documentato 120 casi di violenza sessuale, ma è solo la punta di un iceberg.I paramilitari della Rsf, che sarebbero finanziati dalla Russia, controllano le aree a sud di Khartum e ampie zone del Darfur, dove le vittime di violenza sessuale sono soprattutto le donne nere africane. Vent'anni fa, durante la guerra in Darfur cui seguì una terribile carestia, una milizia araba chiamata Janjaweed, nella quale affonda le sue radici la Rsf, fu mobilitata dall'allora presidente Omar al-Bashir per reprimere una ribellione di gruppi etnici non arabi. In Darfur furono uccise 300mila persone (dati Onu) e lo stupro fu ampiamente utilizzato per terrorizzare le comunità nere africane. Alcuni leader Janjaweed e lo stesso Bashir sono stati incriminati dalla Corte penale internazionale dell'Aja con l'accusa di genocidio e crimini contro l'umanità. Ma nessuno è stato condannato.PER CAPIRE - Perché si combatte a Khartum e chi c'è dietro le opposte fazioni di Fabio Carminati
Prima uscita pubblica del leader supremo dei TalebaniIl Premio Nobel per la Pace 2021 è stato assegnato a Maria Ressa e Dmitry Muratov
Salt Bae, polemica per i prezzi stellari del nuovo ristorante a Londra: "Cena da 37 mila sterline"
Spagna, volo dal Marocco atterra alle isole Baleari: chiuso scalo per quattro oreLibano, strage durante le proteste a Beirut: almeno 6 morti e decine di feriti
Il manager della Nike Larry Miller racconta: "60 anni fa sparai e uccisi un ragazzo di 16 anni"La Corte di Giustizia dell'UE respinge un ricorso sul Green Pass: non crea discriminazione
Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 622Cina, elicottero precipita nella provincia di Hunan: tre morti
Allarme bomba a Parigi, stazione evacuata e artificieri sul postoAzienda offre 5mila sterline per guardare tutte le stagioni dei Simpson e trovare le profezieVirginia, agente di polizia salva collega da un incidenteOspedale del Giappone usa l'acqua del bagno come acqua potabile per quasi 30 anni
Squid Game, nella versione russa esiste una “matrioska assassina”
New York, gravi accuse per il sindaco Bill de Blasio: “Uso improprio della scorta”
Scozia, violenta esplosione distrugge case nell’AyrshireCovid, un focolaio in Israele spiega come il virus si diffondeBlitz di Greenpeace a Rotterdam per chiedere lo stop delle pubblicità delle compagnie petrolifereUSA, donna violentata per 40 minuti su un treno: gli altri passeggeri filmano ma non intervengono
Texas, incidente all’Astroworld Festival: almeno 8 morti e numerosi feritiFrancia, uomo armato di coltello minaccia la polizia gridando “Allah Akbar”Esplosione in un impianto del gas in Russia: fiamme altissime e danni ingentiOmicidio del deputato britannico Amess, la conferma: si è trattato di terrorismo