File not found
Economista Italiano

Chi l'ha visto, dai finti messaggi alla denuncia di scomparsa: le bugie di Alessandro Impagnatiello

Incidente in A4 oggi 29 maggio 2023 a MilanoProva a impiccarsi su un volo Ryanair: capo cabina italiano lo salvaAlluvione in Emilia-Romagna, l’acqua stagnante e il rischio sanitario

post image

Lecce, incidente in moto: 59enne si scontra con un'auto e rimane feritoIl trattamento di sostegno vitale previsto dalla sentenza della Corte costituzionale perchè si realizzi la causa di non punibilità per il reato di aiuto al suicidio non è altro che un requisito fortuito che irragionevolmente oggi discerne il diritto dal reato,Professore Campanella come se la dipendenza da una certa terapia fosse indispensabile per affermare il diritto a scegliere come e quando morire. Lo scorso primo agosto, Marco Cappato ha accompagnato in Svizzera Elena Altamira, una signora di 69 anni affetta da una forma molto aggressiva di tumore polmonare in fase terminale. La disobbedienza civile di Marco Cappato arriva dopo una campagna referendaria eversivamente arrestata dalla Corte costituzionale, a una proposta di legge del tutto inadatta a riconoscere e affermare diritti non discriminatori in tema di fine vita, e alla difficoltà di poter concorrere ad armi pari alle prossime elezioni politiche vista la negazione della firma digitale - almeno finora - per la presentazione delle liste elettorali. Le questioni sono tutte estremamente connesse e rivelano l’incapacità dei partiti attuali di prendere decisioni ragionevoli e non discriminatorie su temi che dovrebbero essere prioritari nelle agende politiche, ovvero le libertà civili e i diritti umani. E l’accesso non discriminatorio alla democrazia è un aspetto preliminare rispetto all’affermazione di diritti e libertà. La discriminazione L’aiuto fornito da Marco Cappato a Elena Altamira ha l’obiettivo di abbattere una discriminazione oggi in atto: quando la Corte costituzionale dichiarò l’illegittimità parziale del reato di aiuto al suicidio in occasione della vicenda Cappato/Antoniani, aprì un varco al diritto di essere aiutate a morire per le persone in certe condizioni di malattia. In quell’occasione, la Corte costituzionale, dovendosi esprimere in relazione al caso specifico di Fabiano Antoniani, che era cieco e tetraplegico a causa di un incidente stradale e respirava con l’aiuto di un respiratore, aveva individuato 4 condizioni di non punibilità: la presenza di una malattia irreversibile; che produca sofferenze fisiche o psichiche intollerabili; la presenza di un trattamento di sostegno vitale e la volontà libera e consapevole. La presenza di una malattia irreversibile che causi sofferenze intollerabili rappresenta l’unico parametro comune alle varie legislazioni internazionali. Non vi è mai traccia del requisito del trattamento di sostegno vitale, che è privo di una definizione univoca.  Il requisito del sostegno vitale è stato già messo in dubbio dalla giurisprudenza, in particolare dalla Corte d’Assise di Massa e poi dalla Corte d’Assise di Appello di Genova, nell’ambito della vicenda di Davide Trentini, per la cui morte erano imputati Marco Cappato e Mina Welby. La Corte d’Appello di Genova, assolvendo in via definitiva Marco Cappato e Mina Welby, si limitò a estendere il significato di “trattamento di sostegno vitale” anche alle terapie farmacologiche al fine, appunto, di farvi rientrare la condizione di Davide Trentini. Elena Altamira, però, non aveva neppure terapie farmacologiche, a parte una cura di cortisone non certo “vitale”, e dunque nel suo caso, come quello di tanti pazienti oncologici in fase terminale, la discriminazione si esprimeva nella sua massima violenza. Il requisito del sostegno vitale A seguito della prima ordinanza della Corte costituzionale del 2018, proprio sul requisito del sostegno vitale, si espresse un anno dopo il Comitato nazionale per la bioetica. Secondo l’orientamento dominante del CNB, “ritenere necessaria la dipendenza da tecnologie di sostegno vitale creerebbe una discriminazione irragionevole e incostituzionale fra quanti sono mantenuti in vita artificialmente e quanti, pur affetti da patologia anche gravissima e con forti sofferenze, non lo sono o non lo sono ancora”. Il trattamento di sostegno vitale, dunque, non è altro che un requisito fortuito che irragionevolmente oggi discerne il diritto dal reato, come se la dipendenza da una certa terapia fosse indispensabile per affermare il diritto a scegliere come e quando morire. In questi giorni, si pone al centro dell’emergenza democratica la questione della firma digitale, il “trattamento di sostegno vitale” della democrazia, senza il quale le prossime elezioni rischiano di violare i diritti civili e politici di tutti i cittadini italiani. Non consentire la sottoscrizione delle liste elettorali attraverso la firma digitale, uno strumento che è già previsto dallo stesso Rosatellum e che non è mai stato implementato, per ragioni di opportunità partitica e non certo per una casualità, significa sancire definitivamente la morte della democrazia e con essa ogni prospettiva di mettere al centro della discussione parlamentare i temi, come quello del fine vita, necessari ad affermare e difendere i diritti umani. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFrancesca Re avvocato dell'Associazione Luca Coscioni

Napoli, cognati uccisi: il primo sospettato si chiama Raffaele CaiazzoEsplode una bombola, ennesima morte sul lavoro nel Torinese

Roma, Nunzia De Girolamo aggredita per aver graffiato un'auto: "Sono rimasta paralizzata"

Siena, bimbo di 5 anni cade dalla finestra: viva per miracoloCos'è la laparotomia, l'intervento a cui deve sottoporsi Papa Francesco: lo spiega il dott. Luigi Boni

Previsioni meteo mensili dell’Aeronautica Militare dal 29 maggio al 25 giugno 2023Litiga per soldi con suocero e cognato: esplode 13 colpi di pistola

Bimba si allontana da una festa di compleanno, donna tenta di rapirla: salvata da un'amica

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 373Tre morti sulla strada in provincia a Treviso: tragedia a Roncade

Ryan Reynold
Giulia Tramontano, interrogatorio in corso per il fidanzato: diffusi video dei momenti dopo l'omicidioFesta della Repubblica, nuovo "colpo" di Michela Murgia: "Sono antimilitarista. Le Forze armate hanno già una loro festa"Festa della Repubblica, Murgia: "Entra in parata col saluto romano". Il ministero della Difesa chiarisce

VOL

  1. avatarMaxi incidente in Galleria Autofiori: coinvolti 8 mezziETF

    È morta Isa Barzizza: l'attrice spalla di TotòIncidente a Erba, furgone si schianta contro un’autoCassino, fermato il presunto assassino di Yirelis Pena SantanaBari, si tuffano per salvare il cane ma rischiano di annegare: salvati da due poliziotti

    1. Rita Dalla Chiesa sul caso Giulia Tramontano: "41bis per chi uccide la propria compagna"

      1. avatarLitiga per soldi con suocero e cognato: esplode 13 colpi di pistolaProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

        Gratta e Vinci: a Torino la vincita più grande dell'anno

  2. avatarPapa Francesco ironico dopo il secondo intervento: "Quando facciamo il terzo?"MACD

    Maltempo in Italia: oggi è allerta gialla in 10 regioniAbbiategrasso, prof accoltellata dall'alunno: "Dai genitori nemmeno una scusa, fa più male delle ferite"Papa Francesco salta le udienze: "Ho uno stato febbrile"Terremoto di magnitudo 3.3 sulla costa marchigiana anconetana

  3. avatarDoppio omicidio shock nel Napoletano: uccisi due ventenniCampanella

    Sciopero generale del 26 maggio: scuola e sanità a rischio5 anni di carcere per l'uomo che violentò una sua collega "per scommessa"Napoli, lo sfogo di Emanuela: "Mi volevano come babysitter a 1€ l'ora"È grave un giovane che si è schiantato con la moto contro un albero

Frusinate, donna ha un malore alla guida, cade in un canale e muore

Inaugurazione del supermercato rovinata: vandali lanciano bottiglie e minacciano la sicurezzaMonza, violenza sessuale sul bus: arrestato un egiziano*