Ristorante stellato chiuso a Genova per blatte, lo chef: “Si può sbagliare”Testimone di Geova ritrova 1600 euro persi da un artigiano e li restituisceUccide la suocera con un coltello, il marito: "Mi madre non l'ha aggredita, voglio il divorzio"
L'impatto dell'industria dell'iGaming sull'economia globalePer l’Organismo congressuale forense anche se il referendum punta ad abrogare del tutto o in parte singole norme,égliavvocatidiconosìMACD il suo obiettivo più ampio è affermare una visione della giustizia su un terreno in cui il Parlamento è restio a mettere mano È del tutto naturale che l'Organismo congressuale forense abbia mobilitato l'avvocatura per i referendum. Il primo obiettivo è rompere la cortina di silenzio che si è creata intorno a questo appuntamento elettorale. In quanto avvocati non possiamo rimanere inerti di fronte all'evidente tentativo di impedire il raggiungimento del quorum e così invalidare i quesiti. Sarebbe un regalo alle forze della conservazione, quelle che – da destra e da sinistra – ostacolano ogni tentativo riformista in ambito di giustizia, nonostante le carenze e, da ultimo, gli scandali interni alla magistratura. I referendum sono uno straordinario sistema di partecipazione diretta del cittadino all’attività legislativa, che è la funzione politica per eccellenza. Ciò non significa affermare che, rispondendo ai quesiti referendari, il cittadino “si fa” legislatore, ma piuttosto che il corpo elettorale opera delle “scelte” destinate a vincolare il Parlamento e le forze politiche. GiustiziaCosa prevedono i 5 referendum sulla giustiziaGiulia Merlo L’obiettivo è affermare una idea Sebbene il referendum agisca chirurgicamente su singole norme, mirando ad abrogarle in tutto o in parte, il suo obiettivo ultimo è quello di affermare un’idea, una visione, con effetto massimo laddove il Parlamento appaia restio a mettere mano. Come sta accadendo sempre di più in questi anni, particolarmente in tema di giustizia. Si potrebbe obiettare che, al contrario, la Ministra Cartabia ha sfoderato un piglio riformatore di nuovo conio e non ha bisogno di spinte, ed è vero. Tuttavia, abbiamo assistito a mille inciampi nei percorsi parlamentari dei disegni di legge e conosciuto altrettanti modi di neutralizzare certi istinti innovatori. Il più abusato, nei casi di disegni di legge delega come le riforme in atto, è quello del tradimento della delega. C’è sempre il rischio che il Governo la lasci cadere o traduca in norme precettive solo una parte della delega. Questo soprattutto nei casi di avvicendamento alla guida del Paese, ma lo si è visto anche in casi di relativa stabilità del quadro politico. Ed allora non c’è ragione perché la riforma dell’ordinamento giudiziario, già approvata alla Camera ed ora all’esame del Senato, debba raffreddare la corsa dei referendum. Il raggiungimento del quorum e la vittoria dei SI ai tre quesiti ordinamentali (separazione funzioni dei magistrati, voto degli avvocati nei consigli giudiziari, e candidature extracorrentizie al Csm) mantengono tutta la loro importanza seppure non rappresentino, in questo caso, un moto di sfiducia, ma costituiscano di fatto un’azione di sostegno all’azione riformatrice del Legislatore. Sì a tutti i quesiti L’impegno dell’Ocf è per il SI a tutti i quesiti referendari. E non perché pensiamo siano i quesiti migliori e meglio formulati del mondo, né perché ci illudiamo di mutare il corso della storia. Semplicemente perché vanno nella direzione giusta. Si pensi al quesito sulla custodia cautelare. Che ci sia stato un abuso della custodia cautelare non lo diciamo solo noi difensori, è stato detto finanche nel discorso del Presidente di inaugurazione dell’anno giudiziario in Corte di cassazione. Che la Ministra Cartabia voglia invertire la deriva carcero-centrica del processo penale lo dice la sua iniziativa riformatrice per la sistemazione del sistema sanzionatorio penale (tendente a valorizzare le pene diverse da quella detentiva) e l’avvento della giustizia riparativa. Allora come si fa a non votare si? E come potrebbe, comunque, un avvocato votare No? L’avvocatura negli ultimi trent’anni ha sostenuto le riforme che hanno cercato di circoscrivere i casi di possibile adozione della custodia cautelare in carcere utilizzando avverbi ed aggettivi sempre più severi nel delimitare il potere del giudice. Purtroppo, ogni nuova formula lessicale non ha impedito l’abuso. Il referendum vuole porre un punto fermo: laddove non c’è pericolo di reiterazione di atti violenti basta la custodia cautelare al domicilio; non occorre la galera. Pertanto, il Si al quesito sulla custodia cautelare si pone perfettamente nel solco della tradizione culturale degli avvocati: non richiede di attardarsi in spiegazioni. Lo stesso vale per l’abrogazione della legge Severino, con i suoi automatismi che urtano con la presunzione di innocenza che informa la nostra Costituzione ed anche le direttive comunitarie. Non è solo un problema di principio. Noi difensori sappiamo quanto facile sia per un amministratore pubblico finire nelle maglie di un procedimento penale, e quanto aleatori siano i giudizi di primo grado soprattutto se seguono a processi mediatici già celebrati e “risolti” con condanne a mezzo stampa. E’ un patrimonio di esperienza che non ci può lasciare indifferenti di fronte alle rigidità del regime introdotto dalla legge Severino. Ma, soprattutto, in questo tema si tocca la formidabile funzione di stimolo che può avere il referendum sulla politica. Diverse forze si sono dette d’accordo nel merito ma contrarie sul metodo perché, affermano, “la legge Severino non va abrogata ma va riformata in Parlamento”. Ebbene, sono anni che lo dicono ma non lo fanno: grazie al referendum sarà la volta buona perché la riforma, quanto mai urgente, la facciano sul serio. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediSergio Paparo e Vinicio Nardo Avvocato, già presidente dell'Ordine degli avvocati di Firenze
Perché i genitori di Saman Abbas potrebbero rischiare l'estradizioneDue donne si prendo a "forbiciate", ferita una bimba di 8 anni
Ruba le offerte in chiesa e spruzza lo spray al peperoncino in faccia al poliziotto
Cinghiale in strada: auto finisce nel fiumeDonna di 40 anni ha un infarto dopo pranzo: si sospetta che la morte sia stata causata dal sushi
Spara alla moglie e poi si toglie la vita: coppia di coniugi trovata morta in casaVenezia, canali in secca nei giorni del Carnevale. Problemi per le idroambulanze
Neonata morta a 8 mesi in ospedale: due medici condannati per omicidioInsegnante tenta di sedare una lite fra gli studenti e viene ferita con un taglierino
Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 552Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 540Incidente tra auto e furgone: un ferito graveFiano Romano, auto si schianta contro albero: 4 ragazzi in codice rosso
Quando tornerà l'ora legale?
Trovato il corpo semicarbonizzato di un 16enne: indagini in corso
Due 15enni violentano minore e filmano la scena: arrestatiSpara alla moglie e poi si toglie la vita: coppia di coniugi trovata morta in casaIn giro per il centro nonostante i domiciliari: arrestato un 60enneSuperbonus, decreto quasi blindato: le modifiche
Cadavere trovato in un'auto parcheggiata: indagano i carabinieriIncidente in tangenziale a Rivoli: scontro tra due furgoni e un'auto"Mia figlia è un corpo che cammina": le parole della mamma della "vittima" di Ciro GrilloUccise 9 anziani con iniezioni letali, i giudici: "Agì per valori morali"