Matteo Bassetti non si candiderà alle elezioni del 25 settembre

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Perché le elezioni il 25 settembre "salvano" il vitalizio dei parlamentariCon Fisiorunning affrontiamo un tema con cui la maggior parte dei runner ha che fare nel corso della sua carriera Dario Domeniconi 26 luglio - 14:02 - MILANO Il tendine d'Achille è tra le strutture biologiche del runner che tendono a infortunarsi più frequentemente,MACD 5-12%. Infatti è una parte del corpo che subisce notevoli sollecitazioni sia nella fase d'appoggio, durante la quale deve, aiutato dai polpacci, ammortizzare l'impatto, sia nella fase di spinta del piede, perché è responsabile della flessione plantare e dello stacco del piede da terra Tendine d'Achille: fattori di rischio per i runner—  Le tendinopatie achillee sono considerate lesioni da uso eccessivo e prolungato del tessuto tendineo dovute alle continue sollecitazioni della corsa. Uno studio belga su reclute militari ha valutato come la sofferenza del tendine possa dipendere sia dalla forza dei flessori plantari, che non devono essere troppo deboli, sia dal grado di dorsiflessione della caviglia, che non deve superare i 9°. In un altro studio filandese hanno scoperto che anche la limitata dorsiflessione passiva della caviglia crea rigidità tendinea e rischio di lesione. È verosimile che queste caratteristiche vadano a caricare e irrigidire maggiormente il tendine portandolo in disfunzione. Un'altra ricerca dell'Università di Auckland, in Nuova Zelanda, ha scoperto che correre su superfici morbide e non fare corse di scarico tra allenamenti intensi porta facilmente a lesioni dei tendini achillei. Quindi attenzione alla corsa in pista ma soprattutto in questo periodo evitate lunghe corse sulla spiaggia. Queste due superfici sono ottime per il potenziamento e il rinforzo dei muscoli della gamba e del piede, purché si rispettino i criteri di abitudine e gradualità per evitare il sovraccarico. L'influenza della velocità di corsa—  Una corsa veloce cambia la biomeccanica del runner che sarà naturalmente portato ad appoggiare maggiormente sul mesopiede/avampiede. Questo implica la sollecitazione di tutto il gruppo flessorio plantare attraverso un massivo reclutamento dei polpacci. Se queste strutture non sono abituate al carico di velocità rischiano lesioni sulle fibre muscolari, immediate ma più rare, oppure sul comparto tendineo achilleo, sviluppandosi lentamente ma in maniera ingravescente, per questo statisticamente più soggette all'infortunio, considerando anche la disattenzione dell'atleta. All'Università Inglese di Salford hanno visto che la gestione della velocità sulle tendiniti achillee diventa importantissima anche per il recupero. È fondamentale quindi inserire frequenti momenti nella corsa in cui il corpo si adatta alla velocità. Allunghi e ripetute corte sono obbligatorie anche nei programmi di allenamento dei maratoneti. Sopratutto amatori. Il tutto deve comunque rispettare la gradualità di inserimento negli allenamenti di un atleta che magari non ha mai allenato la velocità. Come prevenire infortuni al tendine d'Achille—  In Fisiorunning consigliamo sempre al runner di mantenere le catene muscolari posteriori elastiche ed effettuare, sia nel potenziamento sia nel riscaldamento, esercizi che mettano in gioco i polpacci. E questo va fatto sia in condizioni massimali, attraverso pesi e carichi, sempre con approccio graduale, sia in condizioni di reattività con saltelli, balzi e pliometria.Parti con un gruppo di sportivi come te, scopri i viaggi di Gazzetta Adventure e Tribala all'insegna dello sport e del divertimento nel mondo Leggi anche Running e tendinopatia achillea: recupero, riabilitazione e tendenze scientifiche Un occhio attento alla biomeccanica di corsa ci permette di evitare impatti anomali sui tendini e picchi di carico tissutale durante l'appoggio del piede. Non dimenticate lo stretching passivo la sera prima di dormire e quello dinamico come riscaldamento precorsa. Attenzione a non correre mai quando si è sotto somministrazione di antibiotici! Questi medicinali sono stati spesso causa di momentanea fragilità tendinea. .bck-image_free_height { position: relative; margin-bottom: 1.6875rem; } .bck-image_free_height .image_size img { height: auto !important; width: 100% !important; } .bck-image_free_height figure{ width:100%; display: table; } .bck-image_free_height img.is_full_image { display: table-row; } Running: tutte le notizie Active: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA

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