Incendi a Roma, oltre duemila interventi a luglio. I vigili del fuoco avvertono: “Servono uomini e mezzi”Eurovision a Ginevra? «Sarà referendum»Lavoro e neolaureati, come prepararsi: «La Gen Z ricerca alcune caratteristiche, ecco cosa devono fare le aziende per i giovani»
Maduro blocca l’accesso a X, ma è solo l’ultima di una serie di censureDa qualche mese è tornata alla ribalta mediatica la sindrome Nimby (Not In My BackYard/Non nel mio cortile),Professore Campanella utilizzata in vario modo e in diversi contesti ma sempre per indicare le resistenze di comunità locali ad accettare nuovi impianti industriali nelle vicinanze del proprio cortile. È innegabile che posizioni di contrarietà a insediamenti pericolosi o indesiderati esistano, ma sarebbe importante usare criteri freddi per distinguere situazione da situazioni ed evitare di fare di tutta l’erba un fascio. Le comunità residenti in aree contaminate chiedono per prima cosa di conoscere lo stato dell’ambiente dove vivono e della propria salute, il rischio corrente e quello futuro, queste conoscenze sono basilari per poter affrontare in modo efficiente ed efficace il percorso di risanamento e reinsediamento dei territori. Da qualche mese è tornata alla ribalta mediatica la sindrome Nimby (Not In My Back Yard/Non nel mio cortile), è utilizzata in vario modo e in diversi contesti ma sempre per indicare le resistenze di comunità locali ad accettare nuovi impianti industriali nelle vicinanze del proprio cortile. Ne stanno facendo uso soggetti diversi, amministratori nazionali e locali, media della carta e dell’etere, fino a associazioni ambientaliste, sempre per indicare un ostacolo da superare, di fronte a nuovi impianti con tecnologie definite all’avanguardia e affidabili. Partendo da una catalogazione di comunità o gruppi definiti “sindromici” si svalorizzano e si relegano in un angolo, non si attiva un percorso di ascolto e quindi di comunicazione, si amplificano le distanze anziché ridurle. Curiosa situazione in epoca di esaltazione della resilienza. Certo, è innegabile che posizioni di contrarietà a insediamenti pericolosi o indesiderati esistano, ma sarebbe importante usare criteri freddi per distinguere situazione da situazioni ed evitare di fare di tutta l’erba un fascio. AmbienteCingolani: «I giovani del clima hanno ragione, ma ora anche Greta deve evolvere» Le domande Partiamo allora da quattro punti di riflessione sotto forma di domande: l’impianto o intervento che si sostiene susciti contrarietà di una. Certa comunità di cittadini appartiene ad una filiera provata oppure è innovativo? ovvero quanta esperienza è stata accumulata? L’area geografica di localizzazione è interessata da altri impianti e altre fonti di stress ambientale oppure è a basso impatto? La popolazione residente nell’area potenzialmente esposta a rischi (anche se bassi) è stata sottoposta nel tempo ad altri impatti ambientali e sanitari? Il nuovo progetto/intervento è stato sottoposto, o è in corso, una valutazione di impatto ambientale e sulla salute, che prevedono l’inchiesta pubblica? e ancora, nel caso di opere pubbliche, ci sono stati percorsi di dibattito pubblico? Pare evidente che secondo il tipo di risposta a queste domande sarà diversa la posizione delle comunità locali e emergeranno indicazioni preziose per affrontare con cognizione di causa un rapporto di comunicazione, per il quale l’uso della metafora della sindrome Nimby si rivelerà di scarso aiuto, o peggio sarà controproducente, mentre sarà da perseguire un approccio di cura del territorio, in linea con gli impegni presi per contrastare i cambiamenti climatici. Insomma, in situazioni con comunità esposte da anni a inquinamento, con stato di salute alterato, in attesa di bonifiche da lungo tempo, il ricorso al Nimby-pensiero è controproducente oltre che irrispettoso, ancor più se i nuovi interventi proposti sono poco conosciuti e non sono stati neanche valutari e spiegati. Chi ha svolto studi nelle aree inquinate e nei siti contaminati sa bene che le comunità locali chiedono per prima cosa di conoscere lo stato dell’ambiente dove vivono e della propria salute, il rischio corrente e quello futuro, non chiedono la luna ma informazioni che sono di competenza degli enti pubblici e che spesso esistono. Queste conoscenze sono basilari per poter affrontare in modo efficiente ed efficace il percorso di risanamento e reinsediamento dei territori. Scorciatoie e stereotipi non sono utili e allontanano il dialogo, che è cruciale oggi e lo sarà anche di più in fase post-pandemica a meno di prefigurare scenari distopici a minor tasso di democrazia. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFabrizio Bianchi Epidemiologo ambientale dell'Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa, svolge dal 1979 attività di ricerca in epidemiologia occupazionale e ambientale, neuroepidemiologia, epidemiologia genetica e riproduttiva, statistica medica e per la sanità pubblica. E' docente a corsi e master presso varie università italiane. È autore di oltre 400 lavori scientifici, altrettante comunicazioni a congressi e numerosi interventi divulgativi su libri, riviste, radio e TV.
Incursione Ucraina a Kursk, Zelensky: i russi sentano la loro guerra - Tiscali NotizieL'influencer Enzo Bondi trovato morto in strada a Roma - Tiscali Notizie
Incidente in A4, coinvolte 10 auto: autostrada chiusa in direzione Trieste
Parigi 2024, Pizzolato bronzo nel sollevamento pesi 89 kgIncidente mortale in Surselva
Assolta la ex domestica, Thiam vuole appellarsi alla sentenzaNeonato trovato morto in un giardino nel Parmense
Sciopero dei balneari, da Ostia a Fregene mini serrata degli imprenditori del mare. Non tutti hanno chiuso gli ombrelloniA cosa serve il decreto Carceri? A introdurre un nuovo reato
Brasile, 61 morti nell’incidente aereo: cause, cosa si saGuerra Israele-Hamas, l'Iran chiaro: "Gli Usa non hanno diritto di interferire"A cosa serve il decreto Carceri? A introdurre un nuovo reatoBalneari, ombrelloni chiusi per due ore ad Ostia: "Il nostro 'sciopero gentile' per regole chiare" - Tiscali Notizie
Gli smartphone ci ascoltano? Come funziona la pubblicità digitale
Aree verdi, nel municipio III riaprono i parchi Amato e Angelo Musco
Politici in vacanza, dove vanno? Meloni (con Giambruno) e Salvini in Puglia, Calenda in Turchia. Elly Schlein scompareStelle cadenti, è la notte di San Lorenzo: i consigli per godersi lo spettacolo delle Perseidi – Il TempoRussia, sfollati in fuga dalla regione di confine di Kursk arrivano ad Oryol - Tiscali NotizieOlimpiadi, la maratona metafora della vita - Vatican News
Parigi 2024, Farfalle: giorno incredibile, confermarsi mai facileJannik Sinner e Anna Kalinskaya più felici che mai: prima vacanza di coppia in SardegnaGli economisti escludono un maxi-taglio dei tassi di interesse in settembreRoma, il rammarico di Alemanno: “Gualtieri fortunato, con Monti non vedevo un euro” – Il Tempo