Trump grida al complotto: "False accuse per non farmi candidare"Terremoto in California: scossa di magnitudo 6.4Terremoto di magnitudo 6.2 in Argentina, l’epicentro è a Santiago del Estero
Usa, bambino spara alla maestra elementare: come sta la donna, ecco le cause del folle gestoI giornalisti lo hanno premiato con il quarto posto dopo la prima serata. Tornerà a esibirsi giovedì e intanto rivela come è nata la sua canzone: «Anche incontrare storie altrui mi ha portato a voler scrivere»Il voto della sala stampa lo ha premiato,Guglielmo portandolo in quarta posizione alla prima serata del Festival. Il cantautore Diodato, con Ti muovi, anche in questa edizione di Sanremo si conferma tra i favoriti, dopo il brano Fai rumore che ha conquistato il primo posto sul podio nel 2020.«La canzone è arrivata dopo l’estate, nel mio studio di registrazione a casa. A un certo punto ho sentito un’esplosione, ho capito che la parte strumentale doveva essere affidata a un’orchestra. E il pensiero è andato subito a Sanremo. Fin dalla prima prova ho sentito che il pezzo stava trovando la giusta dimensione». Testo e musica sono tuoi. Quanto c’è di autobiografico? «Tanto. Sono considerazioni che ho fatto io, frasi che ho detto a una persona. Ma è nata anche nella condivisione, stavo provando sensazioni di un certo tipo, riaffioravano cose, e in quel periodo avevo di fianco persone a me molto care che vivevano storie tormentate. Molto dure anche. Estreme anche. E ho percepito molti punti di contatto con le mie emozioni. È in quel momento che ho capito che dovevo affrontare il brano che avevo in testa. Anche incontrare storie altrui mi ha portato a voler scrivere».Perché tornare a Sanremo? «Ho iniziato a pensare che sarebbe stato bello tornare a dieci anni dalla mia prima partecipazione al Festival, nel 2014 con Babilonia. E all’ultimo anno di un ciclo iniziato con Amadeus con Fai rumore. Volevo esserci». CulturaSanremo 2024, Diodato torna all’Ariston per sconfiggere il fantasma del lockdownDaniele ErlerCome si gestisce l’ansia da palco? «L’ansia da prestazione c’è sempre, è fisica. Ti chiude la gola e sembra che non sai fare più niente. Io provo a concentrarmi su quello che devo fare. E sulle emozioni che vorrei provare. La cosa più brutta degli stati ansiosi è che non ti vivi quello che stai facendo. Ti trovi davanti a tutte le persone che sognavi ti ascoltassero, ma sei in preda a una tensione che poi scendi dal palco e dici: “Ma ho cantato? Non me lo ricordo neanche”. Entro in questo stato di trance ingiusto, che non va bene. E cerco di domarlo».Qual è lo strumento con cui componi? «Il pianoforte, trovato per caso in una casa che avevo preso in affitto quando mi sono trasferito a Roma. Avere un piano che vibra è importante (si mette a suonare con quello che ha davanti, ndr). Il violino è stato il mio primo amore però. Alle medie a me e ai miei compagni ci fecero fare delle prove per mettere alla prova l’orecchio e la metrica. La mattina dopo entrò la preside per dirmi che ero arrivato primo a tutte le prove. I maestri del conservatorio mi consigliarono di studiare il violino, lo strumento più importante. A cui seguirono due anni di studio, torturando tutta la famiglia». Taranto è la tua Itaca? «Alla mia terra sono legato. Mi torna spesso in mente la fondazione di Taranto, spartani esiliati a cui l’oracolo aveva detto che avrebbero trovato la loro terra quando, un giorno, avrebbero visto piovere a ciel sereno. Dopo una lunga Odissea nel mediterraneo arrivano nel porto di Satùro, a Taranto, e Falanto, il capo, la fondò nel 700 AC. “In queste lacrime a ciel sereno c’è un destino segnato, la mia terra ho trovato”, disse. Questa frase è anche mia».Quando ti torna in mente? «Da bambino ho vissuto tanto in giro, mio padre viaggiava per lavoro e io cambiavo spesso casa, amicizie e scuola. E ricominciavo da capo ogni volta. Dopo le medie mi sono trasferito a Taranto, ho fatto lì il liceo, e subito dopo sono partito per Roma. Però mentre vivevo lì ho sentito un richiamo, mi sentivo un uomo senza terra. Le radici che un po’ sentivo mie erano quelle della terra di mia madre, un posto che aveva bisogno d’aiuto. Il mio destino era segnato». CulturaSanremo 2024, il testo di “Ti muovi” di Diodato© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediAnnalia VeneziaGiornalista.
Covid, anche Hong Kong elimina molte restrizioniManifestazione antigovernativa in Perù: feriti negli scontri
Caos in Brasile, assalto dei sostenitori di Bolsonaro al Palazzo del Congresso. Almeno 150 arresti
Sparatoria in California: sei mortiMike Tyson: nuova accusa di stupro
Ucraina, bloccata nel Bosforo una nave partita da OdessaChiuso il trasporto ferroviario a Machu Picchu, anche degli italiani bloccati
Trump vuole tornare su Facebook: la richiesta a ZuckerbergAereo precipitato in Nepal, la stessa sorte della copilota è toccata al marito 17 anni fa
Kenya: imbarcazione si ribalta in mare. Ci sarebbero almeno due morti, in salvo i 6 turisti italiani a bordoUcraina, scoperta la camera di tortura per i minori a KhersonL'omaggio della città natale di Papa Ratzinger al suo figlio predilettoBrasile, 400 arresti: la Corte Suprema ordina di bloccare la propaganda social
Papa Benedetto XVI e il suo testamento: "Rimanete saldi nella fede"
“C’è una donna che urla!”: poliziotti sorpresi a fare sesso fuori dalla caserma
Brasile, 400 arresti: la Corte Suprema ordina di bloccare la propaganda socialNon si trova da un mese ma i genitori non denunciano la scomparsa: arrestatiL'omaggio della città natale di Papa Ratzinger al suo figlio predilettoRegno Unito, 33enne scopre di avere un tumore: morta dopo le nozze
Affonda nave militare in Thailandia: oltre 30 dispersiPapa Francesco ha compiuto 86 anni. Gli auguri di Sergio MattarellaTragedia di Capodanno in Tirolo, morta una sciatrice olandeseTerremoto di magnitudo 4.7 in Turchia: trema la terra ad Hatay