Russia, Tajani sul caso Wagner: "Seguiamo senza interferire"Addio a Jacques Delors, ex presidente della Commissione europeaIl diritto all’aborto in Costituzione: persino la Francia con Le Pen dà lezioni al governo Meloni
Troppe concessioni a Orbán. Stop dell’Europarlamento al piano Meloni – von der LeyenTaylor Swift - Ansa COMMENTA E CONDIVIDI «Taylor Swift è una storia universale perché riesce a offrire al pubblico,VOL attraverso la sua musica, diverse chiavi di lettura della realtà, intercettando gusti e bisogni di generazioni diverse». Così, Gianni Sibilla, direttore didattico del master in Comunicazione musicale dell’Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo (Almed) dell’Università Cattolica spiega il «fenomeno Taylor Swift», a poche dal concerto che la cantante statunitense terrà questa sera e domani a Milano in uno stadio di San Siro totalmente sold out. Il capoluogo lombardo è stato letteralmente preso d’assalto dai suoi fan. La Swift, afferma ancora Sibilla «è una star che funziona sia dal vivo che sulle piattaforme. Sia sui social media che sui media tradizionali. Oggi la musica è un fenomeno frammentato e che ha sempre più bisogno di spazi, materiali o immateriali, per ascoltarla. Swift è uno dei casi abbastanza rari se non l’unico che funziona, che piace quasi a tutti». Sibilla, tra l’altro, è in libreria con l’interessante volume L’industria della canzone (Laterza, pagine 280, euro 22,00).Professore, c’è chi vede in Taylor Swift anche un fenomeno politico, in grado di condizionare in qualche modo le future presidenziali statunitensi. Per gli esperti sarebbe in grado di spostare anche il 2% dei consensi verso il Partito democratico.«Io non so se c’è una prova scientifica attraverso la quale si possa affermare che lei sia in grado spostare per davvero tutto quell’elettorato. Sicuramente Taylor Swift ha una “fanbase“ ampia, forte e compatta. Ma da qui all’affermare con certezza che in qualche modo possa influenzare le presidenziali ce ne corre».Oltre alla musica, perché Taylor Swift piace così tanto?«Lei è diventata un punto di riferimento a mio avviso quasi esistenziale per diverse generazioni. I personaggi riconosciuti come riferimenti per la società, lo diventano, nel caso della musica, non soltanto per le canzoni ma anche e soprattutto per le storie riescono a rappresentare. Per come le raccontano, perché sono spesso storie personali, nelle quali il pubblico si identifica e ne trae ispirazione per tutte le quotidianità della propria vita. A me sembra che lei sia riuscita a interpretare questo ruolo molto bene, in modo forte. Tanto che a parità di strumenti usati, per esempio i social o la scenica dei concerti, ha superato e di molto tutti gli altri artisti del momento. Ha intercettato generazioni di ascoltatori che aspettavano da tempo un personaggio come lei». Soddisfa dei bisogni del pubblico perché è un’artista autentica?«Viene percepita come un personaggio genuino, schietto e coerente: è una delle caratteristiche che deve avere un o una cantante per avere successo. Ma lei stessa ammette di essere una “Mastermind” in una sua canzone. Lei questa caratteristica ce l’ha, tanto che la sua evoluzione artistica, con trasformazioni anche importanti, è rimasta sempre coerente. La storia della musica dice che per avere successo un cantante deve essere autentico». Più precisamente…«Lei è una donna americana che rappresenta un “empowerment femminile” tipico delle generazioni di oggi e che piace molto. Una femminilità emancipata. Un suo modo di essere che appunto è arrivato dopo un’evoluzione complessa che a poco a poco gli ha fatto anche prendere delle posizioni politiche. Proprio per essere fedele al suo percorso, coerente e di rielaborazione, per spiegarlo al pubblico ha fatto un documentario sulla sua evoluzione. Swift arriva dalla musica country, un ambiente fortemente connotato politicamente: è conservatore per la maggior parte. Se lei avesse fatto delle dichiarazioni politiche all’inizio del suo percorso, il suo pubblico di allora non l’avrebbe mai perdonata. Come è successo ad altre artiste. Per questo parliamo di un’evoluzione, che tutela la coerenza dell’artista. Ma arrivati a un certo punto, lei non poteva non prendere posizioni su alcuni argomenti, che sentiva suoi». E la scelta delle storie che poi diventano canzoni e che sono parte integrante dell’essere personaggio?«La pianificazione e la costruzione di un personaggio, segue il percorso evolutivo dell’artista. Spesso e volentieri avviene attraverso l’uso della comunicazione e dei suoi strumenti, il tutto per soddisfare un bisogno. C’è sempre una scelta nelle storie da raccontare in relazione a quello che è l’artista in quel momento o a quello che vuole diventare. Questa costruzione o pianificazione non significa affatto che non ci sia dell’autenticità, anzi. A noi piacciono gli artisti quando ci piacciono le loro storie, perché nelle canzoni riusciamo a rivedere noi stessi. Taylor Swift ha una capacità di scrittura notevole, con la quale costruisce un “ampio spazio” in cui la sua “fanbase” riesce a riconoscersi. A volte anche in maniera eccessiva come lei stessa ha confessato in un’intervista». Ma un concerto di Taylor Swift è tanto diverso rispetto ai concerti degli anni ’70 di gruppi mito come i Pink Floyd o i Led Zeppelin?«Il formato “concerto” è sempre lo stesso. La base dello spettacolo è sempre la performance dell’artista. Poi c’è l’aspetto della spettacolarizzazione del concerto, che nel tempo è cresciuta. Anche perché negli ultimi tempi i prezzi dei biglietti per i concerti sono aumentati considerevolmente e quindi il pubblico si aspetta molto. Vero, però, che poi la quantità di tecnologia che verrà inserita nel concerto, il livello di spettacolarizzazione, il numero di visual, tutti “fuochi d’artificio” reali o metaforici sono tutti aspetti che dipendono tuttavia dalle scelte dell’artista».
Maledette barriere, avete vinto. L’arte perduta del calcio di punizioneViolenza, immagini, simulacri: la vera fiction di Baudrillard
«Ci mancherai, carissimo maestro»: l’addio a Massimo Scalia ieri in Campidoglio - Tiscali Notizie
Botta e risposta tra Meloni e Fratoianni sull’immigrazioneIn Abruzzo per Meloni sfida (senza alibi) che non può perdere - Tiscali Notizie
European Focus 57. Adolescenti d’EuropaRegionali Abruzzo, Marsilio: Campo largo non è futuro della Regione né dell'Italia - Tiscali Notizie
Regionali Abruzzo, Conte: "Inutile allargare il campo se poi si dipinge il M5s come una iattura" - Tiscali NotizieCuriosità e segreti: Amintore Fanfani, il cavallo di razza. L’unico leader Dc invitato ai funerali di Aldo Moro - Tiscali Notizie
Pd, parla la Schlein: "Con M5S sforzi su terreni comuni"La Corte Ue boccia von der Leyen sui vaccini alla vigilia della sua rielezioneL’argine contro la destra ha retto ancora: la sfida è tenere insieme Macron e MélenchonPer accogliere Xi Jinping, Viktor Orbán si fa beffe di tutte le regole
Pd, parla la Schlein: "Con M5S sforzi su terreni comuni"
Forza Italia dopo Berlusconi: ipotesi Tajani presidente
Basilicata, Pd: impegno positivo per soluzione unitaria come Abruzzo - Tiscali NotizieLe parole di Nordio sulla riforma della Giustizia a Palazzo RealeRegionali Abruzzo, Malan (FdI): "Premiato buon Governo Marsilio e Meloni" - Tiscali NotizieIl centrodestra vince in Abruzzo, confermato Marsilio con il 53% - Tiscali Notizie
Meloni e l’attacco ai media: ora anche Bruxelles la criticaDiscussioni e decisioni informate possono curare le nostre democrazieSolo sì è sì. Dani Alves condannato per stupro dopo la nuova legge spagnolaAbruzzo, cori per Marsilio e contro il campo largo - Tiscali Notizie