Meteo, le previsioni per metà ottobre: temperature in caloIncidente aereo sfiorato a Venezia tra Iberia e Ryanair: cos'è successoScontro bici-moto a Viareggio, Emma è morta dopo due mesi
Cesano Maderno, auto si ribalta in un incidente: ferito 20enneparigi 2024 gianmarco tamberi Sullo stesso argomento:Errani-Paolini fanno la storia. Primo oro Italia nel tennis: “Emozione unica”Prima “vittima” dell'acqua inquinata della Senna: triatleta ricoverata,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock come sta05 agosto 2024aaa«Una fitta lancinante a un fianco. Pronto soccorso, Tac, ecografia, analisi del sangue» e la diagnosi: «Probabile calcolo renale». Gianmarco Tamberi ha descritto così, ieri sera via Instagram, l’imprevisto che lo ha costretto a rimandare la partenza per le Olimpiadi di Parigi 2024. «Un violento dolore al fianco» è il campanello d’allarme che annuncia la colica renale, «il sintomo più tipico» della calcolosi, un problema comune che può colpire fino a una persona su 10. Ma cos’è un calcolo renale? Da cosa dipende? E come si cura? Lo spiegano gli esperti dell’ospedale Niguarda di Milano, in un approfondimento pubblicato sul sito dell’Asst Grande Ospedale Metropolitano. «Il calcolo renale (o nefrolitiasi)», descrivono, si crea «quando nelle urine la concentrazione dei sali litogeni (calcio, acido urico, ossalato), aumentando, forma i primi cristalli che poi, aggregandosi tra di loro, costituiscono il calcolo vero e proprio. Si tratta di un problema che interessa dal 5 al 10% della popolazione, con un trend di crescita negli ultimi decenni, imputabile al maggior consumo di proteine animali nella nostra alimentazione». Errani-Paolini fanno la storia. Primo oro Italia nel tennis: “Emozione unica” Per evitare i calcoli renali bisogna «mantenere le urine in condizione di sottosaturazione, cioè ben diluite, garantendo una costante e frazionata idratazione per produrre diuresi superiore a 2 litri». Quando si formano, comunque, «i calcoli non sono tutti uguali. Ne esistono di diversi tipi: ci sono quelli più comuni formati dai sali di calcio, ci sono quelli di acido urico e quelli di struvite, conseguenti ad una particolare infezione urinaria. Poi possono esserci quelli di cistina, causati da una rara patologia ereditaria», precisano da Niguarda. «Per la diagnosi del tipo di calcolosi è essenziale analizzare la composizione del calcolo una volta espulso, mediante un esame chimico o cristallografico». Ma come si manifesta un calcolo ai reni? «Il sintomo più tipico», appunto, «è la colica renale, cioè un violento dolore al fianco accompagnato da vomito e irrequietezza, dovuto allo spostamento del calcolo lungo le vie urinarie. A volte può essere solo presente una lombalgia sorda, tipo un mal di schiena. Un’altra possibilità è l’evenienza di una macro o microematuria anche senza sintomi, cioè la presenza di sangue nelle urine. In caso di colica renale in corso», si raccomanda di «non sottovalutare il fenomeno che potrebbe ripresentarsi nel tempo. Inoltre è consigliato effettuare delle analisi del sangue e delle urine per identificare i cosiddetti fattori di rischio metabolici. È poi importante eseguire dei controlli radiologici, come un’ecografia delle vie urinarie e/o una Tac all’addome senza contrasto». Prima “vittima” dell'acqua inquinata della Senna: triatleta ricoverata, come sta La terapia? I calcoli renali vanno sempre rimossi o possono andarsene da soli? «Un calcolo intorno ai 6 millimetri ha elevate possibilità di espulsione spontanea - rispondono gli specialisti di Niguarda - mentre la percentuale si riduce con l’aumentare delle dimensioni. Quando raggiungono dimensioni maggiori, è necessario l’intervento terapeutico. Fino a qualche anno fa l’unica speranza era quella chirurgica, che attraverso tecniche diverse risolveva la situazione mediante asportazione o frammentazione dei calcoli. Adesso invece si è diffusa la litotrissia, che permette di curare senza tagli. Il litotritore è una macchina in grado di produrre delle onde d’urto che vengono inviate con precisione, con l’aiuto dei raggi X o dell’ecografia, in modo da essere concentrate sui calcoli stessi. Queste onde attraversano i tessuti molli dell’organismo e scaricano la loro energia sui calcoli così da frammentarli. L’ecografia è in grado di evidenziare numero e dimensione dei calcoli, sede ed eventuale presenza di dilatazione delle vie escretrici». In bocca al lupo a ‘Gimbo’.
Palermo: donna travolta e uccisa da un camion dell'EsercitoDeborah Pintea scomparsa a Roma, era uscita per andare a scuola
Padova, autobus con studenti a bordo va a fuoco
Omicidio a Messina: l'ex poliziotto Giuseppe Catania ucciso a colpi di fucileOmicidio Alice Scagni, il fratello Alberto condannato a 24 anni e 6 mesi
Trieste, trovato cadavere appeso al guardrail in superstrada: era ferito e bendatoMorto il giornalista Armando Sommajuolo: noto volto di La7
Treviso, torna a casa dopo il ricovero: il marito la uccide a coltellateIncidente a Mestre, neonato sopravvissuto per miracolo
Giostra, rapinò due pasticcerie con un coltello, arrestato 39enneRoma, violenta e molesta anziana: fermato badante 28enneOra solare 2023: ecco quando spostarlaNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 249
Bus precipita a Venezia: almeno 20 morti, tra cui 2 bimbi
Omicidio Alice Scagni, il fratello Alberto condannato a 24 anni e 6 mesi
Ora solare 2023: ecco quando spostarlaTrovata morta l'orsa F36: ne era stato ordinato l'abbattimentoOmicidio Carol Maltesi: al via il reinserimento in società di Davide Fontana, il killerRoma, violenze sulla ragazza: 21enne arrestato
Maria Grazia muore a 57 anni dopo un'anestesia: disposta l'autopsiaVillalba, violenza sessuale su una ragazzina: arrestato 25enneBimbo di 11 mesi morto nel sonno all'asilo: maestre indagate per omicidio colposoMonza, non gli fa accarezzare il cane, lui gli stacca un orecchio a morsi