File not found
Capo Analista di BlackRock

Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 101

PNRR, raggiunto accordo tra il Mef e Cdp per iniziative a sostegno delle Pubbliche amministrazioniRiforma fiscale, Draghi convoca il Cdm: subito 10 miliardi per ridurre le tasseVICENZI INSIEME A TESSA GELISIO NELLE CLASSI PER PROMUOVERE UNO STILE DI VITA PIÙ SOSTENIBILE

post image

Proroga fino al prossimo 11 aprile degli adempimenti fiscali in scadenza a marzoLa Cina,Capo Analista di BlackRock potenza mondiale generata dalla più sporca delle fonti di energia fossili, è cresciuta del 2 per cento lo scorso anno. Un brutto segnale che però non riguarda solo PechinoIscriviti alla newsletter ArealeAscolta il podcast di ArealeLa transizione energetica globale ha ancora un grande problema a forma di carbone. La potenza mondiale generata dalla più sporca delle fonti di energia fossili è cresciuta del 2 per cento lo scorso anno, ed è un brutto segnale, visto che questo è l’aumento più grande dal 2016. Questo nuovo picco è stato provocato principalmente da due fattori: la crescita tornata furibonda in Cina e il ritardo nel phase out di questo combustibile nei paesi occidentali.Questi nuovi dati sono stati forniti dal centro di ricerca statunitense Global Energy Monitor. Globalmente, sono stati aggiunti 70 gigawatt di potenza da carbone nel mondo. Di questi, 47,4 GW venivano dalla sola Cina. Ma non è un problema solo cinese: nelle economie occidentali, a causa della crisi energetica, la chiusura prevista delle centrali è andata troppo lentamente, ne sono state chiuse per 21,1 GW, troppo poco per tenere il passo richiesto dalla transizione. AmbienteIn ascolto della crisi climatica, Areale ora è anche un podcastFerdinando CotugnoLa crescita in Cina Secondo l’Agenzia internazionale dell’energia, per avere ancora una speranza di centrare l’obiettivo di contenere l’aumento delle temperature a 1,5°C rispetto all’èra preindustriale, il phase out del carbone come fonte di energia dovrebbe essere completato entro il 2040. Siamo ancora molto lontani da quell’obiettivo. Dall’accordo di Parigi, sono venticinque i paesi che hanno ridotto o completamente eliminato la produzione di energia da carbone, ma ben trentacinque l’hanno aumentata. Da questo punto di vista, i numeri sono ancora sconfortanti.Per arrivare ad azzerare il carbone nel 2040, dovrebbero esserci 126 GW di chiusure ogni anno (questo ovviamente senza nuove aperture). Invece quello che stiamo osservando è che oggi si stanno mettendo in cantiere 578 GW di nuove centrali. Di questi, 408 Gigawatt vengono progettati nella sola Cina. Il tasso di dismissione delle vecchie centrali in Cina è inoltre ai livelli più bassi da un decennio. Nonostante i grandi investimenti di Pechino in rinnovabili, il carbone continua a essere al cuore del sistema energetico cinese. La politica energetica di Pechino è particolarmente problematica per la tenuta del sistema climatico mondiale e della sua stessa economia. Secondo Global Energy Monitor, il paese rischia miliardi di yuan di stranded asset e continua ad avere una visione di breve termine, guidata dalla filosofia «Prima costruire, poi nel caso modificare».Come spiega Flora Champenois, autrice del report per Global Energy Monitor, «in Cina si installa più carbone di quanto ne sarebbe necessario, con l’idea che poi, in seguito, si procederà a smantellare, in quello che è un azzardo allo stesso tempo costoso e rischioso». Sono i danni della retorica della sicurezza energetica, gli stessi che in Italia o Germania rischiano di incatenarci alle infrastrutture di rigassificazione del gas liquefatto.I 70 GW cinesi messi in costruzione nel 2023 sono 19 volte più del resto del mondo messo insieme, secondo un’analisi di Carbon Brief sui numeri di Global Energy Monitor. Dei trentadue altri paesi che stanno ancora investendo in nuova potenza da carbone, i più attivi sono India, Bangladesh, Zimbabwe, Indonesia, Kazakistan, Laos, Turchia, Russia, Pakistan e Vietnam. CulturaQuarant’anni di laburismo tradito. Come lo sciopero dei minatori inglesi ha cambiato la working classA rilento L’altro fronte del problema è che il ritmo delle dismissioni di centrali a carbone negli Stati Uniti, in Unione europea e nel Regno Unito è ai livelli più bassi dal 2011. Stiamo rallentando, siamo un po’ più legati a questa fonte energia di quanto dovremmo essere nelle previsioni per un phase-out al 2040 che parta dai paesi sviluppati, secondo il principio delle responsabilità comuni, ma differenziate. Il paese che ne ha chiuse di più nel 2023 sono gli Stati Uniti, con 9,7 GW, anche se pure in questo caso si tratta di un calo. Nel 2022 ne avevano chiuse per 14,7 GW.L’Unione europea e il Regno Unito rappresentano un quarto delle dismissioni. La buona notizia è che nessun paese del G7 ha in programma la costruzione o l’apertura di nuove centrali. Nel 2015 le economie del G7 rappresentavano il 32 per cento della potenza da carbone, nel 2023 sono scese al 15 per cento. AmbienteNon sottovalutiamo il grande consenso per la transizione ecologicaFerdinando Cotugno© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando CotugnoGiornalista. Napoletano, come talvolta capita, vive a Milano, per ora. Si occupa di clima, ambiente, ecologia, foreste. Per Domani cura la newsletter Areale, ha un podcast sui boschi italiani, Ecotoni, sullo stesso argomento ha pubblicato il libro Italian Wood (Mondadori, 2020). È inoltre autore di Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra (Il Margine, 2022).

Blocco del gas russo a Polonia, Lituania e Bulgaria, quali sono le conseguenze per l'Italia?Inflazione, gli stipendi aumentano in tutta Europa ma non in Italia

Tabarelli: "Crisi energetica sarà lunga e dolorosa, ridurre subito i consumi"

Bonus e superbonus per il 2022: la guida a tutti i provvedimentiEcobonus 2022, al via le prenotazioni dal 13 gennaio per moto e scooter

Nel mercato dei casinò online ci sono solo poche multinazionali che lo dominano?Aumenti delle pensioni nel 2022: perché e chi riceverà più soldi

Rilanciamo il Made in Italy con la Moneta Fiscale

Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 78Inps, i pensionati residenti all'estero dovranno dimostrare l'esistenza in vita, anche in videochiam

Ryan Reynold
Come aprire un conto corrente a Dubai in una Free Zone? Le recensioni degli utenti consigliano Daniele PescaraDDl concorrenza, quali sono i contenuti non graditi al premier DraghiBonus 200 euro in busta paga: quando arriva e a chi spetta

Campanella

  1. avatarBonus vacanze 2021, fino a 500 euro da usare anche a Natale: a chi spetta e come richiederloCampanella

    Confindustria sul caro bollette: "Risalita a rischio. Almeno -0,8% l'impatto sul PIL"Gadget promozionali: ecco le idee regalo più gettonate per gli omaggi aziendaliUcraina, Bonomi: "La guerra mette a rischio la ripresa del nostro paese"Assumere la direzione di Notizie.it è il mio modo di dire "Just do it"

    1. Aminata Fall (Pecuniami): "Il miglior investimento che potete fare è quello su voi stessi"

      1. avatarCarrefour, al via i licenziamenti per 769 dipendenti: 106 negozi chiuderanno i battentiCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

        Caro prezzi, perché sta aumentando anche il costo della verdura?

  2. avatarNotizie di Economia in tempo reale - Pag. 100Campanella

    Eurostat, tasso di occupazione: in 10 anni oltre 1,7 milioni di over 55 in piùNatale, inflazione e bollette pesano sui regaliPensioni a Quota 102, taglio dell'Irpef e Reddito di cittadinanza: cosa cambierà dopo il voto?Bonus terme, fondi esauriti: cosa possono fare gli esclusi?

  3. avatarMiliardi di tasse non pagate: le associazioni denuncianoVOL

    Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 82“Tregua” sulle materie prime: cadono i prezzi del petrolio, benzina, gasolio da riscaldamento e carbone. Solo l’Uranio prosegue la corsa al rialzoPensioni, novità in arrivo dal mese di aprile: cessa il pagamento anticipato. Cosa dobbiamo sapereCaro carburanti, a quanto ammontano le accise su benzina e gasolio

    VOL

Pensioni e Quota 100, l'esecutivo cerca un miliardo in più da stanziare nella manovra

Super Green Pass, Margiotta (Confsal): " E' un'attestazione burocratica che determina una falsa sicuUe verso il taglio delle stime di crescita: l'Italia perde circa 1,5% del PIL*