Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 55Fiume Veneto (Pordenone), muore operaio colpito da una gruCampi Flegrei: nuove scosse di terremoto nella notte napoletana
Milena Santirocco: "Non sono stata rapita, volevo uccidermi". Il finto rapimentoAnsa COMMENTA E CONDIVIDI E con la morte di un 21enne italiano nel carcere di Frosinone,analisi tecnica ieri, sono 48 i detenuti che si sono tolti la vita dall’inizio dell’anno. È un massacro che va fermato al più presto con provvedimenti urgenti che favoriscano il decongestionamento delle strutture: decisioni della politica che però tardano ad arrivare. E con l’estate e il grande caldo la situazione rischia di peggiorare. Qualche segnale dagli uffici del ministero di via Arenula si intravvede ma di concreto ancora nulla: è atteso infatti entro luglio un mini-decreto in materia da parte del governo. Ma, come è stato già annunciato dal ministro Carlo Nordio, non si tratterà di uno svuota-carceri con effetti immediati. Il giovane recluso che si è ucciso ieri a Frosinone inalando il gas di una bomboletta da campeggio (di quelle usate per cucinare) era in attesa di giudizio e avrebbe avuto, come circa il 30% delle persone rinchiuse nelle patrie galere, problemi di salute mentale: nelle scorse settimane era stato ricoverato all’ospedale Spaziani del capoluogo per un "Trattamento sanitario obbligatorio", fanno sapere i sindacati degli agenti di polizia penitenziaria. Per l’Uilpa, in particolare «Diversamente che in altre circostanze in cui lo scopo è quello di “sniffare” il gas, in questo caso tutto lascerebbe pensare a un suicidio» sostiene il segretario generale Gennarino De Fazio. Il suo collega del Sappe, Donato Capece, rileva che «in attesa che le indagini facciano chiarezza è ora che al posto delle pericolosissime bombolette a gas, a volte trasformate anche in bombe contro il personale carcerario, si dotino le celle di piastre elettriche per riscaldare il cibo». Ma la tensione nei penitenziari, dopo le violenze registrate nei giorni scorsi a Roma Regina Coeli e all’Ucciardone di Palermo, è continuata anche oggi con un’aggressione dalle gravi conseguenze per un addetto alla sorveglianza nella Casa circondariale di Rieti. «Un detenuto di nazionalità africana, ristretto al secondo piano F e pare affetto da problemi psichiatrici – riferisce Maurizio Somma, segretario per il Lazio del Sappe) - in preda ad un attimo di follia durante la somministrazione della terapia giornaliera, ha colpito brutalmente il sovrintendente di turno, ferendolo all’occhio destro: il poliziotto era accorso per divedere l’infermiera che stava per essere strattonata dal soggetto». Il tempestivo intervento di altri agenti, comunque, ha scongiurato il peggio. Il ferito ha dovuto ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso. La situazione anche a Rieti viene ritenuta “insostenibile”. Le organizzazioni sindacali dei poliziotti sollecitano il ministero a inviare gli ispettori per i necessari controlli sulle condizioni di vita all’interno della struttura. Sull'emergenza carceri nel Lazio interviene anche Stefano Anastasi, garante regionale delle persone private della libertà personale: «Da settimane il governo annuncia un decreto che non c’è e, se ci sarà, non cambierà le cose. È urgente, invece, un provvedimento deflattivo, che riduca la popolazione detenuta agli autori dei reati più gravi, nel numero adeguato non solo agli spazi detentivi (nelle ultime settimane abbiamo ricominciato a vedere i materassi per terra, di quelli che non riescono ad avere neanche una branda su cui metterlo), ma anche al personale in servizio che, se va bene, potrebbe gestire 40-45mila detenuti, non i 61mila che ce ne sono ora in Italia». Intanto Luisa Regimenti, assessore al Personale, alla Sicurezza urbana, alla Polizia Locale, agli Enti Locali e all'Università della Regione Lazio annuncia che la giunta sta lavorando ai nuovi bandi per il reinserimento sociale dei detenuti e per garantire il diritto all’istruzione. E chiede l’istituzione di un tavolo interistituzionale che coinvolga il Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria, il Garante delle persone private della libertà personale, Asl e associazioni che operano negli istituti penitenziari. «L’obiettivo – precisa l’assessore - è quello di elaborare un Piano regionale per la prevenzione dei suicidi nelle carceri: molte volte si verificano eventi sentinella, i quali, se colti tempestivamente, possono essere fondamentali per entrare in contatto con le persone detenute e attuare idonee azioni di sostegno».
Corre a velocità folle in galleria per filmarsiBambino ucciso dai pitbull, cosa succede ai cani: la procedura
Chiara Lindl, scomparsa nel lago d'Iseo: terminate le ricerche
Fiaccolata per la Festa della Liberazione: alla manifestazione spuntano le bandiere della PalestinaChiaverano, escursionista precipita in un dirupo: ferita
Incidente a Matera: muoiono due uomini, un terzo è rimasto feritoMaltempo, ciclone artico sulla penisola: attesa pioggia e neve
Franco Di Mare: le reazioni dell'ad Rai e dell'InailMaltempo, ciclone artico sulla penisola: attesa pioggia e neve
Napoli, incidente in centro: morto 36enneBimbo sbranato dai pitbull, la testimonianza del primo soccorritore: "Lo abbiamo trovato in una coperta"Willy Monteiro, parla la madre: "Ucciso perché nero"Milano, incidente tra auto e moto: morto motociclista di 20 anni
Nuovi ospedali in Sardegna: la Giunta Todde annulla la delibera di Solinas
Incidente stradale durante inseguimento a Foggia: ferito un carabiniere
Willy Monteiro, parla la madre: "Ucciso perché nero"Autostrada A1, traffico in tilt tra Firenze Sud e Incisa: 10 km di codaL'elenco dei supermercati aperti il 25 aprileCarlotta Benusiglio, stilista trovata impiccata a Milano: assolto in via definitiva l'ex fidanzato
Papa Francesco: "La nemica della fede non è la ragione ma la paura"Accuse di sessismo all'ad di Consip: si dimettono presidente e consiglieraAlessia Pifferi attaccata dalla sorella: "Sta recitando, non la riconosco"Torino, malore in volo: 30enne morta in aereo