File not found
trading a breve termine

Budapest, Fratoianni incontra Ilaria Salis: "Proiettata sul suo futuro fuori dal carcere"

Strage di Cutro, anche i magistrati si scontrano sull’accoglienza dei migrantiMalore durante il Consiglio Supremo di Difesa per CrosettoFitto sveglia la Corte dei conti che ora è pronta alla guerra

post image

Tajani incontra il premier Anp, l'annuncio: "L’Italia riparte con i finanziamenti all'Unrwa"Dopo Michele Prestipino,Professore Campanella la cui nomina a procuratore capo è stata annullata, è toccato all’aggiunta Ilaria Calò. Anche per Stefano Pesci c’è l’ipotesi di un disciplinare. Una scia da leggere nell’ottica della successione. E’ ancora aperto il tema del vertice della procura di Roma. Una parte ritiene che sia più probabile l’arrivo di Francesco Lo Voi. Un’altra invece scommette sul fatto che Prestipino rimarrà. Questa è la partita a cui tutti guardano e il gioco a incastri delle nomine negli altri uffici giudiziari sarà determinante. Esternamente, la procura di Roma è in un limbo. Internamente, invece, nel più grande ufficio inquirente d’Europa si assiste a un cambio di rapporti di forza. L’influenza dell’ex procuratore capo Giuseppe Pignatone si sta esaurendo e i suoi più stretti collaboratori cadono, uno ad uno, sotto i giudici amministrativi. Il primo è stato il braccio destro Michele Prestipino, di cui sia il Tar che il Consiglio di stato hanno annullato la nomina al vertice perché era il candidato con meno titoli per ricoprire il ruolo. La scorsa settimana è stata dichiarata illegittima la nomina della procuratrice aggiunta Ilaria Calò, anche lei strettissima collaboratrice dell’ex procuratore capo, perché «sono stati considerati alcuni titoli che essa ha maturato in epoca successiva alla scadenza del termine per presentare la domanda di partecipazione alla selezione». Infine, nel mirino del Tar è finito anche l’altro aggiunto “pignatoniano”, Stefano Pesci: la sua nomina del 2016 è stata confermata, ma i giudici amministrativi hanno inquadrato una sua situazione di incompatibilità. Nell’ufficio, infatti, operava anche la moglie Nunzia D’Elia, con lo stesso incarico. Una situazione inopportuna e anomala, raccontata anche da Luca Palamara nel suo libro in cui descrive la richiesta di sostegno ricevuta da Pesci per ottenere la nomina ad aggiunto. All’epoca, la Quinta commissione del Consiglio superiore della magistratura aveva soprasseduto sulla incompatibilità dei due coniugi e la scorsa settimana il Tar ha scritto che «la situazione di incompatibilità è stata esaminata dalla Commissione, che prima facie non ha ravvisato ostacoli». Tuttavia, hanno aggiunto i giudici amministrativi, il fatto che Pesci in sede di domanda non abbia segnalato la possibile situazione di incompatibilità, pur non costituendo «causa in sé di esclusione automatica», costituisce invece un «rilievo disciplinare». Tradotto: il Tar ipotizza che la condotta di Pesci possa essere passibile di procedimento disciplinare davanti all’organo di governo autonomo della magistratura. La sensazione oggi, negli uffici romani, è che qualcosa si stia riallineando e qualcos’altro, invece, si stia scomponendo. Sembra, infatti, che ciò che era possibile ai tempi di Pignatone in fatto di individuazione degli assegnatari dei ruoli interni alla procura oggi subisca uno scrutinio molto severo da parte dei giudici amministrativi. Si tratterebbe di una sorta di correzione ex post di scelte – secondo le ricostruzioni successive di un altro ex pignatoniano di ferro come Luca Palamara – che prima erano state avallate sulla base di dinamiche di potere. «Un conto era essere parte di un sistema in cui si è schierati con il magistrato più potente d’Italia, un conto è oggi che questa copertura non esiste più», si dice in procura, dove le sentenze del Tar sono state lette con molta attenzione. Ora, tuttavia, la partita aperta più importante rimane quella per il vertice della procura di Roma che è tornato formalmente vacante. La successione Attualmente Michele Prestipino continua a svolgere le funzioni di procuratore capo, pur dopo che il Tar e il Consiglio di stato hanno dato ragione al procuratore generale di Firenze, Marcello Viola, annullando la sua nomina nel 2020. Il Csm dovrà riesaminare la pratica e ha fatto sapere che attenderà l’esito di un altro ricorso “gemello”, presentato dal procuratore capo di Palermo, Francesco Lo Voi e che dovrebbe essere deciso l’8 luglio ma che con tutta probabilità avrà un esito identico a quella di Viola. Risultato: il Csm è chiamato a nominare di nuovo il procuratore capo di Roma e per farlo dovrà esaminare di nuovo i tre candidati Prestipino, Viola e Lo Voi. Questa è la partita a cui tutti guardano e il gioco a incastri delle nomine negli altri uffici giudiziari sarà determinante. Secondo una prima scuola di pensiero, l’ipotesi più plausibile è che il Csm converga su Lo Voi: il suo è il nome che risolverebbe la questione. Confermare Prestipino motivando in modo più approfondito la scelta sarebbe un inedito affronto ai giudici del Consiglio di stato ed esporrebbe il Consiglio a critiche. Scegliere invece Viola significherebbe riscrivere la storia del caso Palamara, dando ragione ai “congiurati” dell’hotel Champagne sulla bontà del nome su cui si erano accordati. Lo Voi, invece, è rimasto in questi mesi intoccato dalle vicende, dunque sarebbe il nome ideale per ripianare il conflitto. Una seconda ipotesi, invece, è quella che prevale ancora tra chi lavora nell’ufficio romano e che rimane convinto che Prestipino rimarrà al vertice, anche se mantenerlo nel ruolo costerà una certa fatica di motivazione al Csm. Per sostenerlo, i più esperti di vicende interne alla magistratura guardano al calendario e alle scelte processuali di Lo Voi. Lo Voi, infatti, non ha sollecitato la decisione del Consiglio di stato e invece, in accordo con l’Avvocatura di stato, l’udienza conclusiva del procedimento è stata rinviata all’8 luglio. Una scelta concordata tra ricorrente e resistente e troppo strategica per non essere carica di conseguenze: la sentenza arriverà per settembre, dunque a Quinta commissione riesaminerà la pratica romana a ottobre con la nuova audizione dei tre candidati, infine il plenum del Csm deciderà, ma difficilmente sarà possibile farlo prima di dicembre 2021. Nel mentre, si libereranno altre caselle: a settembre si apriranno le candidature per succedere al vertice dell’Antimafia a Federico Cafiero de Raho e questo è il vero posto a cui Lo Voi ambisce e a cui presenterà domanda, liberando la procura di Palermo. Senza la concorrenza di Lo Voi, la decisione spetterà a Viola: potrà decidere di intestardirsi solo su Roma, oppure di rimanere candidato per la Capitale ma presentando anche domanda per Palermo. Essendo lui vicino ai 66 anni (età oltre la quale non si può fare più richiesta di incarichi direttivi), il rischio per lui è che, se non gli assegneranno Roma, la sua carriera si interromperà senza un nuovo incarico di verice. Dunque, dice chi lo conosce, il rischio è troppo grande per non tenere aperta anche l’ipotesi Palermo. A questo punto, le carte sono in mano al Csm: con una doppia richiesta di nomina in mano, spetterà al consiglio scegliere dove assegnare Viola. E assegnandolo a Palermo automaticamente si revocherà la sua domanda su Roma, dove entrambi i candidati alternativi a Prestipino non avranno più titolo. Quale delle due ipotesi sia probabile è difficile per ora dirlo e a sparigliare le carte potrebbe essere un altro magistrato: se davvero il procuratore di Napoli Giovanni Melillo sceglierà di succedere a Francesco Greco a Milano liberando l’ambita procura partenopea, il valzer delle nomine potrebbe cambiare ancora. Per quanto riguarda Roma, tuttavia, rimane un ultimo mito da sfatare. La guerra intestina non è tra estimatori di Pignatone e oppositori che volevano cambiare lo status quo, ma tra due fazioni dello stesso gruppo. Viola, Prestipino e Lo Voi sono tutti palermitani come Pignatone, con lui tutti hanno lavorato e con rapporti positivi. Lo stesso Palamara era un pignatoniano, ma la sua scelta di puntare su Viola era giustificata non dalla volontà di sovvertire gli equilibri della procura, ma solo di diventare il dante causa del nuovo procuratore e dunque il braccio destro, scalzando da questo ruolo Prestipino. E anche ora il Csm è chiamato a dirimere non uno scontro tra avversari, ma una congiura tra sodali.   © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo

Il gas stabile a 33,8 euro sulla piazza Ttf di Amsterdam - Tiscali NotizieLa Cassazione conferma il 41 bis a Cospito

Toti non si dimette: nuovo filone di indagine su sanità e Covid

Superbonus e Bonus casa, cosa cambia con lo spalma crediti nel 2025Fitto, 'avanti la spesa del Pnrr, è salita a 52,2 miliardi' - Tiscali Notizie

Il gas stabile a 33,8 euro sulla piazza Ttf di Amsterdam - Tiscali NotizieParità di genere, InfoCamere aderisce al network Valore D - Tiscali Notizie

Leonardo, con Telespazio utile semestre a 555 milioni - Tiscali Notizie

Elezioni, cos'è il voto disgiunto e come funzionaMigranti, il governo impugna in Cassazione le ordinanze dei giudici di Catania

Ryan Reynold
Ferri torna in magistratura e il Csm lo manda al Ministero da fuori ruoloFiera Milano cresce nel semestre, ricavi a 144 milioni - Tiscali NotizieGiorgia Meloni interviene al B7: "Transizione green senza dimenticare il nucleare"

ETF

  1. avatarPil, Istat: in II trimestre in Italia crescita 0,2% e 0,9% su anno - Tiscali Notizieanalisi tecnica

    Ritorna la loggia Ungheria?Uif, nel 2018-2022 valore riciclaggio tra 1,5% e 2% Pil - Tiscali NotizieRivelando le conversazioni di Cospito in carcere, Delmastro vanifica il 41 bisPd, Schlein: "Più risorse sulla sanità pubblica"

    1. Inchiesta Liguria, Giorgia Meloni: "Toti? Aspettiamo sue risposte"

      1. avatarOccidental vende attività in Texas e New Mexico per 970 mln - Tiscali Notizieanalisi tecnica

        Guerra sulla giustizia: Nordio cancella l’abuso d’ufficio

        ETF
  2. avatarCaso Cospito, il tribunale di sorveglianza rifiuta i domiciliariCapo Analista di BlackRock

    Anm e penalisti: scintille contro NordioGiovanni Toti accusato anche di falsoFiera Milano cresce nel semestre, ricavi a 144 milioni - Tiscali NotizieIl reato universale di Gpa e la vita delle persone

  3. avatarOggi la Cassazione decide sul 41 bis all’anarchico CospitoETF

    Casa dolce casa? Diritti per abitare il futuroBorsa: Tokyo amplia le perdite, Nikkei -3,22% - Tiscali NotizieDa Meloni a Orban al 50esimo forum Ambrosetti, al via dal 6 settembre - Tiscali NotizieReticenze e ammissioni del Viminale sul video usato da Salvini contro la magistrata di Catania

Caso Uss, Nordio apre un procedimento disciplinare contro i magistrati milanesi

Tutti i vantaggi del cartongesso - Tiscali NotizieSuperbonus, via libera della Camera alla fiducia sul decreto legge*