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Istat, nell'anno produzione industriale in calo del 5,6% - Tiscali NotizieIl piano industriale di Atac esiste eccome solo che il Campidoglio non lo riconosce. Tutti sapevano dell’esistenza di questo documento e del progetto di riorganizzazione delle strisce blu che,èmailCampidogliononloriconosceÈVOL infatti, ci sarà. Dopo l’articolo di RomaToday (che trovate qui) sulla rimodulazione delle tariffe per la sosta nel Comune di Roma e il possibile aumento degli stalli a pagamento, l’assessore alla mobilità di Roma, Eugenio Patanè, aveva smentito “l’esistenza di decisioni prese sulla sosta tariffata e su altre questioni”. In realtà, una settimana fa, la maggioranza si era riunita proprio per discutere delle strisce blu, argomento trattato anche nel piano industriale di Atac che sarebbe dovuto rimanere top secret.Il piano industriale che (non) esisteIl piano industriale traccia gli obiettivi che l’azienda di trasporto romana vuole perseguire fino al 2027. Da quanto ha ricostruito RomaToday, il documento sarebbe pronto già da giugno ma è stato sempre mantenuto riservato. Anche i sindacati non avevano mai avuto modo di vederlo ma chi di dovere sapeva della sua esistenza, compresi gli assessorati al Bilancio, Mobilità e Partecipate di Roma. Non si sa come, il piano è finito nelle chat dei lavoratori ed ha cominciato a circolare fino a diventare, grazie al nostro giornale, di dominio pubblico. “Noi non lo avevamo visto – spiega a RomaToday Gianluca Donati, della Faisa Cisal – il vero problema è che aspettiamo da due anni il contratto di servizio mentre lavoriamo in obbligo di impresa”.Quel piano è carta stracciaFatto sta che non si doveva sapere dell’esistenza di quel piano soprattutto perché non avrebbe basi solide. Anzi, la verità è che, per il Campidoglio, Atac non lo avrebbe mai dovuto scrivere. Lo spiega, a RomaToday, il presidente della commissione Mobilità di Roma, Giovanni Zannola: “Quel documento è carta straccia perché non è stato né concordato né condiviso con gli organi di indirizzo né tanto meno con l'organo esecutivo come ribadito ieri da Patanè. Non si può fare un piano industriale quando abbiamo stravolto il piano economico finanziario di Atac solo due mesi fa ed è ancora in ballo la questione del contratto di servizio e dell’affidamento”.L’irritazione del Campidoglio è palese. Come detto da Zannola, due mesi fa il piano economico finanziario di Atac è stato profondamente modificato dal Comune. Parliamo di un documento propedeutico poi alla sottoscrizione del contratto di servizio e all’affidamento in house del trasporto pubblico locale. Il nuovo Pef è stato “asseverato”, non approvato. In pratica, sono state analizzate le potenzialità economiche del piano che ha avuto pareri favorevoli. Il piano industriale di Atac si basa, invece, su un altro Pef, ad oggi non più valido. Solo una volta approvato il Pef si potrà fare il contratto di servizio e, poi, il piano industriale di Atac. Nel frattempo, la giunta di Roma ha approvato, il 18 luglio, la delibera con la quale affida in house proprio all'azienda di trasporti la gestione degli stalli a pagamento (il controllo del pagamento del ticket).Cosa contiene il piano industrialeTra i tanti argomenti contenuti nel piano di Atac, si parla anche delle intenzioni del Comune di Roma di rivedere le tariffe delle strisce blu di Roma ed aumentare gli stalli a pagamento di 16 mila unità. Data la notizia, l’assessore Patanè, in un’intervista all’Ansa, aveva smentito l’esistenza di questo piano e, soprattutto, di aver parlato o preso decisioni in merito ai parcheggi tariffati.La riunione di maggioranza sulle strisce bluUna settimana fa, invece, la maggioranza, compreso Patanè, si era riunita per discutere degli stalli a pagamento e delle modifiche da apportare da qui ai prossimi mesi. È già stato trovato l’accordo sulle nuove tariffe e sugli abbonamenti. Rimane in ballo il possibile aumento degli stalli, che oggi sono 73.548. Anche l’assessore Patanè, in un’intervista del 2021 a Romatoday, aveva detto che bisognava raggiungere quota 100.000. Un obiettivo del quale la giunta Gualtieri non aveva mai fatto mistero specialmente in vista del Giubileo. Di questo, però, se ne riparlerà a settembre mentre la maggioranza ha già trovato una quadra sulle tariffe e abbonamenti.Aumentano le tariffe e giro di vite sugli abbonamentiNella riunione di maggioranza sono state tutto sommato confermate le modifiche contenute nel piano industriale di Atac. Le tariffe per le strisce blu aumenteranno al centro, fino a 3 euro, mentre saranno più basse mano a mano che si allontana verso le periferie. Stop, poi, agli abbonamenti mensili e giornalieri. C’è un’ulteriore novità. I possessori della Metrebus card non potranno più sostare gratuitamente nei parcheggi di scambio gestiti da Atac. Una scelta fatta per fare in modo che, a prezzi irrisori, qualcuno si faccia dei box privati custoditi a ridosso delle stazioni delle metro romane. E l'aumento degli stalli? Ovviamente è la questione più spinosa. Il loro numero aumenterà: serve solo trovare il momento giusto per dirlo ai romani.
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