File not found
Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

La lettera scritta dai militari ucraini con il loro sangue

Guerra in Ucraina, Zelensky: "Borodyanka molto peggio di Bucha"Orrore a Bucha, tra i corpi semi sepolti anche quello di un calciatoreLutto nello sport ucraino, muore il campione di arti marziali Yegor Birkun: era nel battaglione Azov

post image

Bucha, il racconto del fotografo: "L'odore dei cadaveri non se ne va"undefined - undefined COMMENTA E CONDIVIDI La questione gender è tornata al centro del dibattito per la mancata firma del governo italiano alla Dichiarazione europea sui diritti lgbt. La scelta di non aderire al documento,Economista Italiano è stato spiegato, nasce anche perché il testo aprirebbe a “pericolose derive sul gender”, ma anche perché ricalcherebbe alcuni passaggi del ddl Zan a proposito dell’identità di genere. Senza entrare nel merito di queste giustificazioni, la cui approssimazione sarà senz’altro da attribuire alle semplificazioni di noi giornalisti che le abbiamo riportate, occorre tornare sulla questione per capire cosa c’è in questo multiforme arcipelago del genere e delle sue infinite connessioni, spesso evocato, molto spesso frainteso, quasi sempre strumentalizzato per obiettivi politici se non ideologici. Perché fa tanta paura? Perché viene indicato come la madre di tutta l’emergenza educativa? Ne abbiano parlato tantissimo su questo sito (vedi la sezione dedicata proprio al tema) e sulla pagine di Avvenire e di Noi, ma un nuovo testo appena arrivato in libreria ci offre lo spunto per tentare un nuovo e non scontato approfondimento. Il saggio è stato scritto dal filosofo Giuseppe Savagnone, da tanti anni nostro collaboratore, osservatore attento dell’evoluzione culturale di questi decenni, con un occhio puntato sulla questione antropologica. Si intitola La sfida del gender tra opportunità e rischi (Cittadella Assisi, pagg. 133, euro 13,9) e offre un’analisi serena, equilibrata, senza demonizzazioni ma anche senza scelte di campo all’insegna del politically correct. Forse per questo non piacerà né agli oltranzisti dell’allarme gender permanente, né a coloro che vorrebbero abbattere tutte le barriere e ridisegnare completamente la mappa del maschile e del femminile. Savagnone, da studioso qualificato, guarda all’evoluzione storica della sessualità e al rapporto - delicatissimo e decisivo - tra complementarietà e reciprocità smascherato dalle teorie di genere (la cosiddetta lobby gender non c’entra nulla). “Il paradigma della complementarietà dei sessi, che implicava il primato della diversità e una corrispondente divisione dei compiti a tutto svantaggio delle donne, è stato sostituito da quello della reciprocità dei generi, per cui tutto quello che è consentito ad uno, non può non esserlo all’altro. Qui ormai è in primo piano l’eguaglianza, mentre la differenza (alla luce della pesante eredità del passato) viene guardata con sospetto”. Tutto risolto quindi? È bastato far chiarezza su alcuni stereotipi ormai inaccettabili – l’uomo che non deve chiedere mai e la donna fragile, dolce e sottomessa – per cancellare alcuni millenni di discriminazione di genere? Purtroppo no, e la maggior parte delle questioni rimangono aperte. Il passaggio dalle gender theories (gli studi più seri) alle “teorie del gender” (più estreme e ideologiche), argomenta Savagnone, va affrontato con attenzione e spirito critico. In questa galassia esistono posizioni problematiche legate al concetto di decostruzione del corpo (Judith Butler), alla lettura della maternità come fonte dell’oppressione femminile (Donna Haraway), fino alle dichiarazioni sul “diritto del piacere” senza “anormalità” e “senza patologie” di Michel Foucault che finiscono per cancellare la persona e per mettere a fuoco solo il piacere che si verifica nell’incontro. Il filosofo prende in esame però anche le posizioni più moderate, quelle che si limitano a insistere sull’irrilevanza “del sesso biologico per la determinazione sia dell’identità di gemere sia dell’orientamento sessuale”. Una posizione che, argomenta Savagnone, ha senso solo se si ammette che le persone “alla ricerca della loro identità sessuale, non abbiano già dalla loro struttura fisica , e in ultima istanza da ciò che sono, una indicazione normativa, che nella stragrande maggioranza è decisiva”. Le eccezioni alla norma iscritta nell’identità biologica esistono – come esistono appunto le persone omosessuali e le persone transgender – e non vanno demonizzate, ma vanno considerare appunto eccezioni e non la prova che non “esista una qualsiasi regola iscritta nella biologia”. Con la stessa serenità, insieme a tante altre questioni connesse – il dibattito sulla natura umana, il significato della corporeità, le categorie universali e il gender fluid – l’autore affronta il tema della “famiglia” e delle “famiglie”. Accerta il superamento della figura del padre-padrone, che nella cultura della complementarietà aveva il suo radicamento, ammette che esiste una parte di verità nella denuncia di alcune autrici femministe a proposito della possibilità di cogliere in un certo paradigma del rapporto eterosessuale l’origine di violenze e sopraffazioni, ma argomenta che “senza la peculiarità dell’identità femminile e di quella maschile – inseparabili dal rispettivo sesso biologico – la ricchezza dell’umano, così come oggi la conosciamo e la viviamo, non esisterebbe”. E non esisterebbe neppure la famiglia in cui va sottolineata “la priorità innegabile del modello eterosessuale”. Non significa che “non si possano dare forme analoghe di relazione in cui la complementarietà si possa realizzare in modo meno pieno”, ma la logica a cui far riferimento è sempre quella dell’analogia. È questo il punto decisivo per superare da un lato forme univoche di famiglia, come nel passato, ma dall’altro per azzerare qualsiasi equivocità (per esempio pedofilia o zoofilia). Savagnone ammette quindi che l’idea della famiglia arcobaleno è praticabile nel senso di “dare spazio alle unioni tra persone che non rientrano nel paradigma eterosessuale e che hanno l’umana esigenza di vivere una vita familiare”, ma senza negare la peculiarità della famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna, “anzi, proprio il riferimento a tale modello garantirebbe alle possibili varianti di queste unioni un riferimento comune che evidenzi il loro significato di famiglie”. Insomma, in questa lunga stagione di dibattito sul gender se non vanno negati alcuni aspetti positivi, come un nuovo clima culturale di rispetto, il riconoscimento dei diritti delle persone lgbtq+, la lotta contro il bullismo, rimangono altre questioni gravemente problematiche come il problema della generazione con la pretesa del diritto ai figli e più in generale l’affermazione di teorie che pretendono di imporre una rivoluzione antropologica ed etica. Qual il rischio? Quello di ogni rivoluzione culturale, argomenta Savagnone, è cioè “che le mode se ne impadroniscano e finiscano per gestirla” dando luogo a nuove forme di totalitarismo culturale. “Allora, un movimento di idee nato originariamente con l’intento di aprire nuovi orizzonti e di sconfiggere l’intolleranza, può finire per diventare a sua volta una fonte di luoghi comuni e di slogan acriticamente accettati e ritenuti indiscutibili”.

“Noi dell’Azov non siamo affatto nazisti, siamo nazionalisti ucraini”I soldati russi hanno portato la polvere radioattiva di Chernobyl sui loro corpi

Russia, vietata la fuga dei dirigenti di banca, la Duma vara la legge

Il ritorno di Abramovich dopo il presunto avvelenamento: perché è protetto da Russia e UcrainaPatrick Zaky: "Sono sotto attacco informatico"

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 498I media ucraini: “Rapita la ragazza simbolo delle bombe sull’ospedale di Mariupol”

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 510

Sulla strage di Bucha Biden ribadisce: “Processare Putin come criminale di guerra”Filippine, migliaia di evacuati a causa dell'eruzione del vulcano Taal

Ryan Reynold
Ucraina, "parte delle truppe russe in ritirata in Bielorussia": Germania valuta scudo antimissileRussia annuncia chiusura uffici di Amnesty International, Human Rights Watch e altre Ong a MoscaGuerra in Ucraina, Mariupol: “I militari russi chiedono soldi ai civili per uscire dalla città”

Economista Italiano

  1. avatarL’offerta di Biden all’Europa contro il pericolo di razionamento del gas Campanella

    Come funziona il voto per le Presidenziali, il meccanismo delle elezioni in FranciaUcraina, Papa Francesco: "Assistiamo all'impotenza dell'Onu"La denuncia sulle sostanze sconosciute usate a Mariupol: armi chimiche?Guerra in Ucraina, le armi italiane sono "vecchie e difficili da usare"

    ETF
      1. avatarUcraina-Russia, la crisi europea più grande dopo la Seconda Guerra Mondiale: quanto ci sta costando?criptovalute

        Attentato a Tel Aviv, ucciso l'aggressore

  2. avatarGuerra in Ucraina, soldatesse rapite dai russi e rasate a zero in segno di umiliazioneVOL

    Zelensky: “Non ho paura di morire, ho paura che l’Ucraina sia cancellata”Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 503Ritrovata una scatola nera dell’aereo caduto nel sud della CinaL’accusa di Zelensky: “I russi hanno lasciato mine ovunque, chi non dà armi è responsabile”

  3. La città di Odessa sotto attacco, all’alba forti esplosioni in centroUSA, sparatoria in una scuola della contea di Greenville: ferito uno studenteZelensky ai leader europei: "Destino segnato se continuate a comprare gas dalla Russia"Ucraina, Enpa: "Missione compiuta, consegnati gli aiuti ad Andrea Cisternino"

L’azione diplomatica italiana sulla guerra all’Ucraina in dieci punti

Zelensky: “I russi vogliono il Donbass ed il sud dell’Ucraina”Sanzionato l'eurodeputato che aveva fatto il saluto nazista in Aula*