Mosca, tentato attacco al Cremlino con 2 droni: illeso PutinTerremoto in Canada: scossa di magnitudo 6.2Brasile, sindaco 65enne sposa 16enne e affida alla suocera un incarico pubblico
Zelensky per l'anniversario della strage di Bucha: "Deve diventare un simbolo di giustizia"Il centro europeo per i diritti digitali (Noyb) fondato da Max Schrems si mobilita contro il sistema “Pay or Okay” che sacrifica la nostra nostra privacy. O ci costa mille euro all’annoSe la homepage di un giornale vi chiede di abbonarvi o accettare i cookie,èlibertàGuglielmo vi trovate davanti a una situazione comunemente definita “Pay or Okay”. In sostanza, per usufruire del servizio, gli utenti hanno due opzioni. La prima è quella di pagare un abbonamento (Pay). La seconda, accettare i cookie e il tracciamento per finalità pubblicitarie (Okay).I nostri mille euro all’annoIn Italia, questa pratica inizia ad avere una certa diffusione tra i siti web più visitati. Tra questi, facebook.com, repubblica.it, corriere.it, instagram.com, tuttosport.it. In base a un calcolo basato sul costo medio degli abbonamenti mensili, moltiplicato per dodici mesi, l’esborso annuale per accedere a questi contenuti senza essere tracciati è pari a circa mille euro per individuo. Si discute se un sistema di questo tipo sia legittimo.Dal punto di vista di Meta – e pressocché chiunque adotti il modello Pay or Okay – l’argomento principale è quello della libertà di iniziativa economica. In sostanza, si sostiene, il servizio offerto ha un costo che deve essere coperto per andare a profitto. Ammettiamo la solidità dell’argomento. In genere, infatti, un imprenditore è libero di avviare un’attività economica e trarne profitto vendendo i propri prodotti o servizi. La situazione qui, però, è leggermente diversa.Scelta libera?Si dice: non ti obbligo ad accettare i cookie. Infatti, per usare il servizio, puoi anche pagare l’abbonamento. In teoria, potremmo pensare ci sia data una scelta. Tuttavia, ai sensi del GDPR – General Data Protection Regulation, ovvero il regolamento europeo per la protezione dei dati, che è la disciplina in materia di privacy – il consenso per accettare i cookie deve essere, tra le altre cose, libero e informato. È qui che si trova uno dei problemi.Una delle critiche fondamentali mosse al sistema Pay or Okay consiste proprio nel fatto che l’ipotesi iniziale, l’idea che vi sia una “scelta”, sia, in effetti poco più che una finzione. Rimaniamo su Meta e Instagram. La “scelta” è tra pagare 250 euro circa per l’abbonamento annuale ovvero accettare il tracciamento tramite consenso. Converrete con me che, a fronte di un esborso significativo, è molto più facile “accettare” di essere tracciati. E infatti i primi studi accertano che, in situazioni Pay or Okay, circa il 99 per cento degli utenti accetta il tracciamento; una prevalenza schiacciante.Cosa stiamo accettandoQuesto dato stupisce ancor di più ove si ponga attenzione a “cosa” stiamo accettando. Il consenso all’installazione di cookie per finalità di marketing è, di fatto, un lasciapassare per consegnare i nostri dati a un sistema di brokeraggio delle informazioni personali. In gergo, si chiama AdTech, per chi volesse far ricerche. Per semplicità, diciamo che i dati ottenuti tramite cookie e altri tracciatori – tra i quali la nostra posizione, le nostre preferenze, le azioni da noi compiute online – non sono usati soltanto per finalità pubblicitarie, come saremmo ingenuamente portati a credere.Di recente, per esempio, è stato dimostrato che alcuni data broker hanno usato i dati del “marketing” per supportare estese operazioni di sorveglianza di massa (provate a ricercare il caso di Echo, di Rayzone Group).Un falso bivio Dunque, da un lato, ho una “innocente” richiesta di abbonamento. Dall’altra, un pulsante di accettazione dei cookie che magicamente ci porta a fruire del servizio in modo per così dir “gratuito” (ma solo in apparenza). Non è chiaro, infatti, quali dati siano consegnati, con chi siano condivisi, e per quali finalità.Di certo, cliccando su Okay, non immaginiamo che i nostri dati siano condivisi con un governo straniero per sorvegliarci. Inoltre, non è esattamente una passeggiata per un* cittadin* avviare una causa contro una società collocata chissà dove. Dunque si può seriamente sostenere che quel consenso sia libero e informato, come richiesto dalla legge?L’iniziativa di NoybNe dubitiamo. Il business dei dati personali è veramente l’obiettivo finale del sistema Pay Or Okay. Con la scusa di offrire una “scelta”, questo stratagemma, di fatto, non ne offre alcuna e, anzi, impone agli utenti di accettare un tracciamento dai risvolti sconosciuti. Ricordate quel 99 per cento?Si tratta di un problema molto serio ed ha a che fare con l’idea stessa di scelte soggettive, ponderate, e volute. Il Garante per la protezione dei dati personali e il suo alterego europeo, l’EDPB, dovranno a breve pronunciarsi su tale spinosa questione. Si accontenteranno di ratificare una parvenza di consenso, o intenderanno garantire ai cittadini europei il diritto a scelte digitali effettive e libere? Sono queste le domande che noyb rivolge alle autorità di protezione dei dati in una lettera inviata oggi.Stefano Rossetti è avvocato presso Noyb – European Center for Digital Rights© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediStefano Rossetti
La neonata sopravvissuta al terremoto in Turchia ritrova la mamma dopo 54 giorniNashville: prof corre incontro alla killer per salvare gli alunni
Scoppia incendio al matrimonio: momenti di paura a Lagos
Vince 257 milioni alla lotteria, divorzia dalla moglie e lei si prende tuttoZelensky per l'anniversario della strage di Bucha: "Deve diventare un simbolo di giustizia"
Quegli errori che La Russa non deve più permettersiScomparso mentre era a pesca, i suoi resti sono stati ritrovati nello stomaco di un coccodrillo
Donald Trump, il duro attacco al presidente Biden: "Vuole la Guerra Mondiale"Chi è Riikka Purra: tutto sulla leader sovranista finlandese anti-Sanna Marin
Terremoto in Indonesia: scossa di magnitudo 7.1Trump incriminato, oggi l'udienza al tribunale di New YorkFuga dal Sudan, pronto il piano di evacuazione per 200 italianiPasseggera muore sull'aereo che effettua un atterraggio di emergenza
Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 251
Legge anti gay, l'Ue intenta causa contro l'Ungheria ma l'Italia non c'è
Uccide la figlia e suo marito dopo l'anniversario di matrimonio: "Mi hanno escluso dalla loro vita"Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 243Guerra in Ucraina, Mosca denuncia: "Attaccata una raffineria di Rostov"Finlandia, in funzione il reattore nucleare più grande in Europa
Guerra in Ucraina, maxi incendio vicino al ponte di CrimeaGuerra in Ucraina, maxi incendio vicino al ponte di CrimeaCina, terremoto di magniudo 5.2: 11 mila persone evacuateUcraina, missili russi su Mykolaiv: un morto e 23 feriti