Ucraina, Aiea: "Ripristinate le comunicazioni con la centrale di Chernobyl"Guerra in Ucraina, perché Zelensky vuole abbattere il ponte di CrimeaSi sparano a turno indossando un giubbotto antiproiettile: morto 15enne
La Finlandia ha votato a favore dell'ingresso nella Nato? I motivi per i quali non è corretto affermarloLa ricerca di Italiadecide “L’Italia e la sua reputazione: la giustizia civile cinque anni dopo”,trading a breve termine mostra come la situazione dello smaltimento dell’arretrato stia migliorando, ma i tempi dei processi rimangono ancora troppo lunghi rispetto alla media europea La situazione della giustizia civile in Italia sta migliorando, ma i livelli non sono ancora in linea con quelli degli altri paesi europei. Questa è la sintesi della ricerca "L'Italia e la sua reputazione: la Giustizia civile cinque anni dopo", realizzata da Italiadecide in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che confronta anche i dati italiani con altri paesi europei (Francia, Germania, Polonia e Spagna). I dati analizzati contengono anche quelli del 2020 e 2021, quindi sono condizionati dal periodo pandemico. La riduzione dell’arretrato L’Italia è uno dei paesi migliori per efficienza dei tribunali, grazie alla sua capacità di ridurre l’arretrato, con un clearence rate (procedimenti definiti/procedimenti iscritti nell’anno) del 104 per cento ogni 100 nuove cause di primo grado e del 115 per cento ogni 100 nuove cause di secondo grado. Quanto ai singoli giudici, la media è di 169 definizioni annue e risultano più produttivi rispetto ai colleghi europei (secondi nel ranking, dietro la Spagna). I tempi L’Italia risulta ultima invece per tempi di risoluzione delle cause, con un disposition time (durata dei procedimenti) di 674 e 1026 giorni, rispettivamente nel primo e secondo grado, dovuto all'enorme arretato accumulato fino al 2009. Nonostante una riduzione tra il 2012 e il 2020 di circa 1,5 milioni di pendenze, pari a quasi il 40 per cento del totale, l'Italia è in Europa il primo paese per numero di cause pendenti. Una delle variabili ancora incontrollabili è la variabilità nelle performance dei singoli tribunali, determinata non dalla localizzazione territoriale ma dalla differente disponibilità di risorse o dai diversi modelli organizzativi. E’ stato rilevato, infatti, che una parte considerevole del miglioramento complessivo, in termini di riduzione della durata media effettiva, deriva dai miglioramenti registrati nei tribunali del Centro-Sud. Sul fronte dell’abbattimento delle pendenze ultra triennali, infatti, le migliori performance sono state realizzate da Marsala, che nella variazione tra pendenti ultra triennali tra il 2022 e il 2017 ha totalizzato il -93 per cento; Crotone (-90 per cento) che ha portato le pendenze utra-triennali dal 33,5 per cento al 4,8; Savona (-82 per cento); Pesaro (-76 per cento) e Rovigo (-74 per cento). La media nazionale, invece è del -31, 3 per cento. La spesa in giustizia Confrontando la spesa nel sistema giudiziario (stipendi, tecnologia, periti, spese di formazione, manutenzione e costruzione edifici, spese per le procure e patrocini a spese dello stato) con il Pil nel 2020, risulta che l’Italia spende 61,9 euro pro capite (erano 83,2 euro nel 2018, quindi la diminuzione è avvenuta durante il Covid, come in tutta Europa). Al primo posto nel 2020 si è collocata la Spagna, con 76,4 euro pro capite, ma l’Italia si trova al terzo posto. Se confrontiamo la spesa nel sistema giudiziario con il PIL, invece, il quadro cambia leggermente. La Polonia risulta la prima con lo 0,40%, seguita da Spagna con lo 0,32% e dalla Romania con lo 0,29%. In Italia la spesa per il sistema giudiziario si attesta allo 0,22% del Pil. Il pnrr I target posti dal Pnrr in ambito civile sono la riduzione del disposition time complessivo nei tre gradi di giudizio del 40 per cento entro giugno 2026 e la riduzione dell’arretrato civile del 65 per cento in Tribunale e del 55 per cento in Corte di Appello entro fine 2024; del 90 per cento in Tribunale e in Corte di Appello entro giugno 2026. Lo studio ha dimostrato che il sistema giudiziario è in grado di smaltire l’afflusso di nuovi casi, tuttavia la durata dei processi continua a risentire delle pendenze e dell’arretrato che ancora grava sul sistema. Gli avvocati Uno dei dati che sono stati fatti emergere nel rapporto è che i livelli di litigiosità italiani sono in linea con la media degli altri paesi. L’unica differenza sostanziale è il numero di avvocati, significativamente superiore rispetto agli altri paesi. Correlare questi due elementi significa dimostrare quindi che non esiste correlazione tra litigiosità e numero degli avvocarti. Su questo ha risposto il presidente dell’Unione camere civili italiane, Antonio de Notaristefani, scrivendo che «il rapporto smentisce la favola secondo cui i tempi della giustizia civile sarebbero conseguenza del numero eccessivo degli avvocati, che fomenterebbero la litigiosità dei cittadini». Inoltre, sottolinea De Notaristefani in merito alla produttività dei magistrati che: «nelle statistiche ministeriali per “procedimenti definiti” si intendono non soltanto quei processi che vengono decisi dai giudici, ma anche tutti quelli che vengono cancellati dai ruoli dei magistrati, nella quasi totalità dei casi perché sono stati transatti dalle parti al di fuori del circuito giudiziario». In altre parole, l’alta produttività dei giudici sarebbe condizionata dalla capacità complessivo del sistema di utilizzare strumenti transattivi alternativi al giudizio, «perché sono definizioni cui spesso si arriva proprio per sottrarsi all’inefficienza della giustizia». © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.
Per Zelensky “Putin vuole smembrare l’Europa centrale ed orientale”Ucraina, Kiev: "Ungheria sapeva dell'invasione". Blinken: "Retorica di Lavrov vile e pericolosa"
Si finge un giocatore del Psg: scoperto e arrestato
Epatite di origine sconosciuta in Europa: casi in Regno Unito, Danimarca, Irlanda, Paesi Bassi e SpagnaUcraina, attacchi missilistici a Leopoli: colpita anche una stazione
Russia, incendio all’istituto di ricerca per la difesa aerospaziale: 6 morti La profezia del generale ucraino: "Putin si è spinto in un vicolo cieco, questa è la sua fine"
Dibattito al veleno, Macron accusa Le Pen di dipendere dal potere russoUcraina, Aiea: "Ripristinate le comunicazioni con la centrale di Chernobyl"
Odessa, 15enne muore nel bombardamento nel tentativo di salvare gli anziani vicini500 prigionieri ucraini costretti a sfilare alla parata della Vittoria il 9 maggio: l’ipotesi di PutinMorto impiccato in Spagna l’oligarca russo Sergey Protosenya: moglie e figlia uccise a coltellateCollettivo Madeo Turabe, Autore a Notizie.it
Putin e Zelensky invitati al G20 dal leader indonesiano Widodo: l’ira di Biden
Usa, sparatoria ad una festa a Pittsburgh: 2 morti e 11 feriti
Pasqua ortodossa 2022, quando cade e perché ha una data diversa da quella cattolicaNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 488Pesunta amante di Putin: per lei pronte sanzioni ma USA le congelanoQualcosa non torna nella nota del Cremlino sui mercenari italiani uccisi
Guerra in Ucraina, Zelensky incontro Guterres: segnalate due grandi esplosioni a KievBelgio, vince 250mila euro al Gratta e Vinci, ma non li può riscuotere perché è un immigrato irregolareNigeria, raffineria illegale di idrocarburi esplode: almeno un centinaio le vittimeFrancia, telefono cade nella vasca da bagno: morta 25enne incinta