File not found
VOL

Rissa alla festa di battesimo: feriti padre e nonno della neonata

Alberto Genovese, nuove accuse di pedopornografia e violenze sessuali per l'imprenditoreUomo ha un malore sul bus: salvato da una 23enne di ritorno dalla sua festa di laureaScorzè, automobile finisce nel fossato: Ulderico muore a 51 anni

post image

Violenta grandinata alle Isole Eolie: si registrano allagamenti e gravi danni alle coltureL’antifascismo ha assunto a terreno privilegiato di azione politica la dimensione europea. La riflessione attorno a una risistemazione dell’Europa in base al principio del federalismo è stato un fil rouge che ha attraversato l’intera vicenda dell’antifascismo democratico e non solo di quello italianoAlla fine degli anni Trenta le sorti della democrazia,Guglielmo ormai brutalmente soffocata in buona parte del continente europeo, parevano ai più compromesse. Poca cosa di fronte alla gravità della situazione sembrava significare la resistenza al contagio autoritario dimostrata dal mondo anglosassone o la novità rappresentata dal New Deal rooseveltiano negli Stati Uniti.Molti riposero allora la speranza di contrastare l’avanzata dei fascismi nell’Unione sovietica, nonostante la natura liberticida del regime staliniano. Altri ne derivarono invece la necessità per opporsi efficacemente al fascismo di ripensare le forme in cui fino a quel momento la democrazia si era data.Prese così vita uno straordinario laboratorio politico su cui è bene tornare anche oggi, non per istituire improbabili analogie, ma per le indicazioni e le suggestioni che ne possono venire al nostro presente.Esuli e rifugiatiAd animare quella stagione – e a renderla per noi oggi così affascinante – furono soprattutto intellettuali resi esuli dal dilagare dei fascismi e dei regimi autoritari, punta di lancia e testa pensante in un’Europa in cui a centinaia di migliaia si contavano gli apolidi e i rifugiati politici.Nel loro caso la forza del pensiero, atto primo di resistenza alla violenza subita in patria, riscattava da vite randagie, spesso ai limiti della più totale indigenza, rese sopportabili solo dalla solidarietà inedita che nell’esilio si realizzò fra donne e uomini altrimenti separati da differenze linguistiche, di status o culturali.Fu una vicenda complessa, difficile da circoscrivere, in cui per stratificazioni successive si venne delineando una rete vasta quanto eterogenea con Parigi quale principale ma non unico luogo di connessione transnazionale. È più agevole oggi esplorarla attraverso storie individuali, spesso affascinanti e naturalmente cariche di pathos. Esse ci aiutano a cogliere i molteplici nessi esistenti fra quei percorsi, di cui più stimolanti e produttivi – da un punto di vista storiografico e quindi in fondo anche “politico” – rimangono appunto quelli che possiamo osservare sul piano dell’elaborazione culturale, in termini innanzitutto di ibridazione fra idee. CulturaLe conseguenze della Liberazione. Quando i comunisti accettarono la democraziaGiustizia e LibertàSotto questo punto di vista, l’esperienza dell’antifascismo italiano che maggiormente partecipò di quella rete fu quella di Giustizia e Libertà, il movimento “rivoluzionario” che riuniva “repubblicani, socialisti e democratici” fondato a Parigi nell’autunno del 1929 da Carlo Rosselli, Gaetano Salvemini, Emilio Lussu, Fausto Nitti, Alberto Tarchiani e Alberto Cianca e a cui avrebbero aderito fra gli altri Silvio Trentin, Ernesto Rossi, Riccardo Bauer, Francesco Fancello, Vittorio Foa, Leone Ginzburg, Massimo Mila, Carlo Levi, Aldo Garosci, Nicola Chiaromonte.Collocata in quel contesto, trova almeno parzialmente spiegazione anche la “spregiudicatezza” intellettuale che caratterizzò la pattuglia giellista. Diversamente dai partiti tradizionali della sinistra, GL si muoveva infatti senza il fardello di una tradizione ideologica e simbolico-cerimoniale da preservare e poté dunque con più agilità riconnettersi alla dimensione internazionale di quel dibattito allora in corso attorno al futuro della democrazia, ai fascismi e allo stalinismo.Seppe così (si vedano Marco Bresciani, Quale antifascismo? Storia di Giustizia e Libertà) istituire un confronto ideologico a tutto campo con il fascismo, osservandolo senza banalizzazioni e senza tacerne i punti di forza e gli aspetti conturbanti. Ne derivarono alcune straordinarie intuizioni poi divenute indicazioni storiografiche o sociologiche destinate a durare nel tempo.Spostando lo sguardo dal problema delle cause dei fascismi alle modalità di funzionamento di quei regimi, per descrivere i quali presero a usare, nell’accezione a noi ancora oggi famigliare, l’aggettivo totalitario, i giellisti presero a descrivere il fascismo più come una patologia della modernità che come un rigurgito del passato (l’autobiografia della nazione).Se ne doveva infatti rintracciare la spiegazione non nel solo conflitto fra le classi, ma in una più complessiva crisi di civiltà. Come scriveva l’allora giovane Nicola Chiaromonte, la loro vittoria definitiva avrebbe equivalso a ridurre «tutta la civiltà occidentale sarebbe a un enorme bubbone che scoppia».Si era del resto a una svolta decisiva della storia europea in cui per l’italiano di Russia, Andrea Caffi, «l’unità dell’Europa si impone con la stessa necessità che settant’anni fa abbatteva tutti gli ostacoli opposti all’unità italiana e tedesca». Il quadro nazionale non offriva infatti ormai gli strumenti più congruenti a risolvere gli squilibri economici e le tensioni sociali e politiche che avevano generato la crisi. Per la loro natura transnazionale, questi potevano essere risolti solo a un livello più alto, come peraltro avevano in parte compreso nei loro folli sogni di un nuovo ordine europeo o mediterraneo proprio gli stessi fascismi, anche a questo motivo difficilmente riconducibili negli schemi dei vecchi nazionalismi. ItaliaNella Resistenza c’era già tutto quel che serve a un futuro democraticoLa dimensione europeaNe discendeva per l’antifascismo l’indicazione ad assumere a terreno privilegiato di azione politica proprio la dimensione europea. Solo su quel piano poteva essere concretamente perseguito quel rinnovamento della democrazia che la crisi in corso del liberalismo rendeva necessario. Da qui il rilancio, operato per esempio da Carlo Rosselli, del disegno degli Stati Uniti d’Europa, quale esito desiderabile e necessario dello scontro epocale allora in corso.La riflessione attorno a una risistemazione dell’Europa in base al principio del federalismo – fra gli stati, ma anche all’interno degli stati –, avrebbe rappresentato un fil rouge destinato ad attraversare l’intera vicenda dell’antifascismo democratico e non solo di quello italiano, per trovare una organica espressione nel Manifesto per una Europa libera e unita di Colorni, Rossi e Spinelli.In realtà, sotto forma di discussione attorno alla memoria del Risorgimento italiano, a metà anni Trenta nel laboratorio politico giellista si sarebbe aperto un dibattito circa l’ampiezza di questo europeismo: quale posto farvi all’idea di nazione? Fino a che punto spingersi nel disarticolare gli stati nazionali? Interrogativi come si vedrà ancora oggi attualissimi. Nell’immaginare un’Europa rinnovata dall’applicazione del principio della massima autonomia possibile, vi era chi come Chiaromonte già nel 1932 si era spinto a sostenere la nascita di un movimento internazionale libertario, espressione della solidarietà esistente fra i refrattari ad ogni dittatura, che dissolvesse dal basso il dogma della sovranità statale. Era un progetto destinato a non realizzarsi, ma che intuiva l’esistenza di un potenziale politico reale, come la successiva mobilitazione di energie avvenuta in occasione della guerra civile spagnola avrebbe dimostrato.Benché impossibilitato fino allo scoppio della guerra di agire efficacemente contro i fascismi, l’antifascismo ebbe dunque il merito di elaborare idee e trasmettere valori che avrebbero rappresentato la bussola, anche morale, nella resistenza prima e nella ricostruzione delle democrazie europee poi. Rimettendo tutto in discussione, ebbe insomma il merito di immaginare il futuro, contribuendo in questo modo a determinarlo. In tempi di rigurgitante populismo autoritario e in cui la guerra è già tornata nel panorama d’Europa, è un esempio su cui meditare. ItaliaNella Resistenza c’era già tutto quel che serve a un futuro democratico© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediCESARE PANIZZA

Killer cinese arrestato per caso a Padova dopo 20 anni: ha ucciso una donna e una famigliaEsplosione in casa a Lucca, morta la ragazza incinta: il figlio è stato fatto nascere d'urgenza

Abbandona il cane in auto per andare al ristorante per cena: proprietaria denunciata

Padova, scoprono un gatto intrappolato nel muro e lo adottanoSandra Esposito morta a 57 anni, lutto a Ponderano

Ciclista picchiato con una zappa a Rimini, denunciato l'aggressorePavia, bus incastrato tra le barriere del Ponte della Becca: cinque feriti

Omicidio Willy Monteiro, gli appelli dei fratelli Bianchi pronti al deposito

Comiso, esce per una corsa, trovato morto dopo alcune ore in un dirupoIl saluto a Bruno, storico custode di Villa Doria Pamphilj: "Grazie per la tua disponibilità"

Ryan Reynold
Antisemitismo a Roma, professore contro studenti ebraici: "Voi nasoni dovete essere cremati"Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 680Diana Pifferi morta di stenti uno o due giorni prima del ritorno della madre Alessia

trading a breve termine

  1. avatarBlitz della polizia in tutta Italia contro lo streaming illegaleCapo Analista di BlackRock

    Trema ancora la terra nelle Marche, scossa di 2.6 nel PesareseSi finge smemorato per sfuggire ai controlli: arrestato rapinatoreDue violenze in poche ore: si cercano gli aggressoriCamion tamponato da un pullman: 15 feriti

    1. Maltempo a Salerno: raffiche di vento, crolli e allagamenti

      1. avatarIncidente a Potenza, scontro frontale tra auto e bus: un morto e un ferito lieveVOL

        Tir sbanda e finisce giù da un viadotto: morto il camionista

  2. avatarNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 682Guglielmo

    Anziano di 80 anni travolto e ucciso da un furgone in retromarcia: morto sul colpoCane morto avvelenato, il padrone mette una taglia da 50mila euro: "Aiutateci a punire i responsabili"Tentò di sgozzare lo zio mentre dormiva, 22enne assolto perché incapace di intendere e di volereUccide la madre a coltellate: arrestato

  3. avatarOmicidio Desirée Mariottini: confermate in Appello le 4 condanneProfessore Campanella

    Durante una rapina uccise un direttore di banca: chiesto l'ergastoloLutto nel mondo del teatro: morto a 73 anni Silvano PanichiNessuna inchiesta penale per la morte di Claudio MandiaFemminicidio a Fano, Anastasiia Alashri uccisa con tre coltellate e nascosta in una valigia

    VOL

Pentito di camorra ammette sei omicidi e fa riaprire un cold case

Mandato via dall’ospedale, chiede un’ambulanza per tornare a casa ma gli rispondono: “Non siamo un tDonna morta e nascosta in freezer, il figlio: "Ogni giorno andavo a guardarla"*