Movimento Cinque Stelle, Conte chiede chiarimenti sulle nomine Rai: "Opportuno incontro con Draghi"Draghi al Quirinale, Conte non lo esclude ma “è prematuro”L'ex Ministro Francesco Boccia su Matteo Renzi: "Ammicca a destra"
Frase choc del leghista Fabio Meroni su Liliana Segre. Poi le scuse, ma la Lega prende le distanzeLe accuse contro la polizia catalana per la fuga di PuigdemontI Mossos d'Esquadra avrebbero dovuto arrestare l'ex presidente indipendentista,Campanella ma qualcosa è andato storto, e sembra di essere tornati al 2017 Condividi CondividiFacebookX (Twitter)EmailWhatsappRegala il PostMossos d'Esquadra (AP Photo/Emilio Morenatti, File)Caricamento player Da giovedì in Spagna giornali e politici di vari orientamenti stanno accusando i Mossos d’Esquadra, la polizia regionale catalana, di essere responsabili dell’incredibile fuga di Carles Puigdemont. Nonostante fosse ricercato dalla giustizia spagnola, ieri l’ex presidente indipendentista catalano Puigdemont era tornato a Barcellona per tenere un breve comizio vicino al parlamento regionale catalano, e poi si era dileguato tra la folla. I Mossos, che erano stati incaricati di arrestarlo, l’avevano poi cercato per tutta la regione, senza trovarlo: non si sa ancora dove si trovi Puigdemont, anche se il suo avvocato ha detto che è già uscito dalla Spagna e che sta tornando in Belgio, dove vive da quando scappò dalla Catalogna nel 2017.Le critiche ai Mossos sono state fatte per diverse ragioni. Anzitutto perché l’incarico di arrestare Puigdemont era stato affidato a loro, come ha specificato Félix Bolaños, il ministro spagnolo della Presidenza. E poi perché durante le indagini successive sono stati arrestati tre agenti del corpo di polizia catalano accusati di avere facilitato la fuga di Puigdemont. Il capo dei Mossos, Eduard Sallent, non ha escluso che altri agenti possano essere implicati.Tra giovedì e venerdì Pablo Llarena, giudice del Tribunale Supremo che ha seguito fin dal principio i casi contro gli indipendentisti catalani responsabili del referendum del 2017, ha chiesto al ministero dell’Interno catalano e ai Mossos d’Esquadra un rapporto per spiegare come era stata pianificata l’operazione per arrestare Puigdemont e perché è poi fallita (il ritorno in Catalogna di Puigdemont non è stata una sorpresa: lui stesso l’aveva annunciato giorni prima). Venerdì si è tenuta una conferenza stampa in cui Joan Ignasi Elena, il ministro dell’Interno catalano, ha difeso la polizia regionale, così come ha fatto il capo dei Mossos.In particolare, Sallent ha negato che i Mossos avessero fatto accordi precedenti con Puigdemont o con il suo partito, e ha aggiunto che il piano prevedeva l’arresto dell’ex presidente «nel posto considerato più idoneo». Puigdemont era arrivato però sul palco a Barcellona circondato da funzionari pubblici e autorità politiche, ha detto Sallent, e quindi i Mossos avevano considerato come migliore l’opzione di aspettare che finisse il comizio e arrestarlo subito dopo. «In quel momento abbiamo provato ad avvicinarci, però una massa di persone ha creato un muro e non siamo riusciti ad arrivare a lui. Le cose sono successe rapidamente. Il signor Puigdemont e Turull si sono messi un cappello, sono saliti su un’auto e sono scappati». (Jordi Turull è il segretario generale di Junts, il partito di centrodestra di Puigdemont).Sallent ha concluso dicendo: «Non ci siamo resi ridicoli. È stata un’operazione che non ha raggiunto il suo obiettivo».Non è la prima volta che i Mossos vengono criticati per le loro mancanze, e in parte accusati di essere vicini alla causa indipendentista.Prima del referendum del 2017 in molti in Spagna si chiedevano se i Mossos avrebbero seguito gli ordini del governo di Madrid e bloccato le operazioni di voto, o se invece avrebbero chiuso un occhio come era stato chiesto loro dal governo regionale catalano, che allora era indipendentista e guidato proprio da Puigdemont. Alla fine fecero la seconda cosa, e infatti furono accusati di «tradimento» per non aver seguito gli ordini del governo centrale.Per questo motivo, in seguito al referendum illegale, l’allora primo ministro spagnolo Mariano Rajoy cambiò i vertici del corpo di polizia: rimosse dall’incarico Josep Trapero, il capo dei Mossos d’Esquadra che all’epoca il País aveva definito addirittura «un’icona dell’indipendentismo», e anche il direttore generale Pere Soler, una specie di capo politico del corpo di polizia. Ma il cambio non ripulì completamente l’immagine dei Mossos d’Esquadra, la cui fedeltà allo stato spagnolo fu per molto tempo messa in dubbio.Mossos d’Esquadra camminano su una strada piena di schede elettorali dopo il referendum del 2017 (AP Photo/Emilio Morenatti)Sul País Rebeca Carranco e Óscar López-Fonseca hanno scritto un articolo intitolato: «La nuova fuga di Puigdemont aggiunge ulteriore discredito ai Mossos d’Esquadra». I due giornalisti sottolineano come la polizia catalana abbia tentato fin dalla sua creazione di ottenere credibilità e prestigio, soffrendo alcune profonde crisi: successe appunto nel 2017, quando fu accusata di avere in parte collaborato, o almeno non fermato, il referendum sull’indipendenza della Catalogna, considerato illegale dallo stato spagnolo. Ed è successo di nuovo giovedì quando, nonostante la presenza di 300 agenti vicino al parlamento, Puigdemont è riuscito a tenere un comizio indisturbato e poi a scappare.Sulla Vanguardia, giornale catalano ma con posizioni non favorevoli all’indipendentismo, la giornalista Mayka Navarro ha parlato di un’«umiliazione, un sentimento di vergogna sentito da un’organizzazione di polizia che da ieri è stata colpita da un’indescrivibile crisi di prestigio».Tag: Carles Puidgemont-indipendenza catalogna-mossos d'esquadraMostra i commenti
I compensi delle conferenze di Renzi finiscono online e lui annuncia quereleManifestazioni no Green Pass, il Viminale: "Stop temporaneo a cortei in aree urbane sensibili"
Covid, Patuanelli sul Super Green Pass: "Necessario. Tornare in lockdown non sarebbe accettabile"
Alessandro Sallusti contro Giuseppe Conte: “Avere pregiudiziali su Berlusconi è ipocrita”Cdm, Draghi sulla sicurezza sul lavoro: “Non si risparmia sulla vita dei lavoratori”
Open Arms, Richard Gere tra i testimoni. Salvini: "Processo surreale, difendere i confini è un doverCovid, Monti: "Occorre trovare delle modalità meno democratiche nella somministrazione dell'informaz
Elezioni comunali a Roma, elettori divisi: giovani per Gualtieri-Raggi, gli over 54 votano MichettiL'ex Ministro Francesco Boccia su Matteo Renzi: "Ammicca a destra"
Speranza: "Presto per dire se serviranno altri richiami, per vaccino ai bimbi ascoltiamo la scienza"Luigi Bisignani su Mario Draghi: "Flop in politica estera, non ne ha azzeccata una"Parità salariale, approvata in Senato la legge contro il gender pay gap tra uomo e donnaInchiesta Fanpage, Meloni su Fidanza: “Chi sbaglia paga, ma deve aver sbagliato”
Franceschini: “No ai tamponi gratuiti, disincentivano il vaccino”
M5S, Gubitosa: “Il presidente Draghi rispetti gli impegni presi e faccia ripartire il cashback”
Ballottaggio amministrative, le ultime battute di Salvini, Meloni e Letta prima del voto finaleElezioni comunali a Roma, Rachele Mussolini: "Mai fatto il saluto romano, ho molte amiche di sinistra"Quando Corrado Augias diceva: "Giorgia Meloni? Mamma, cristiana, italiana, ma anche un po’ fascistaStato di emergenza, si va verso la proroga per almeno sei mesi: l'ipotesi del governo
Notizie di Politica italiana - Pag. 272Caso Morisi, l’escort Alexander: «La droga dello stupro era nostra. Con noi è stato corretto»Lobby Nera, nel secondo episodio protagonisti la Terza Lega di Borghezio e Lealtà azioneQuarta ondata, Sileri: "Sono d'accordo con la Germania: saremo tutti vaccinati, guariti o morti”